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Gio' Madonnari grande successo: giovedì la premiazione a Molfetta La creatività nei gessetti: la carica dei piccoli 900
28 aprile 2008

MOLFETTA - I giovanissimi madonnari hanno letteralmente invaso viale Gramsci, dando prova di grande inventiva, originalità ed entusiasmo: “Anche per questa edizione – è il commento di Michele Marino, uno degli organizzatori della maratona creativa – ha vinto la grande spontaneità dei ragazzi”. La manifestazione ha avuto il consueto successo. Se è vero che gli organizzatori di Gio' Madonnari avevano previsto la presenza di 1000 ragazzi, altrettanto vero è che la coincidenza dell'iniziativa col 25 aprile (con relativo “ponte”) aveva fatto preventivare un leggero calo dei partecipanti. Così più di 800 ragazzi di varie età, dalla scuola materna a quella media inferiore, hanno affollato Via Gramsci, dando prova di grande inventiva, originalità ed entusiasmo. Tutti di grande interesse i lavori, oggetto della valutazione della commissione. “Anche per questa edizione – è il commento di Michele Marino, uno degli organizzatori della maratona creativa – ha vinto la grande spontaneità dei ragazzi”. Ora, dopo la realizzazione degli elaborati, arriverà il momento della premiazione: giovedì 1 maggio, alle 10.30 presso il PalaPoli, saranno premiati i primi cinque di ogni categoria. Fantasia, inventiva, precisione nell'uso dei gessetti: in base a questi criteri avverrà la valutazione. Va detto che tutti i partecipanti avranno un riconoscimento, un set di matite, righello, gomma e temperino, assieme ad una medaglia di terracotta ed al kit ristoro. Anche quest'anno, così, Gio' Madonnari ha avuto il suo seguito, anche stavolta la festa si è rinnovata. Una festa per l'organizzazione della quale hanno avuto un ruolo decisivo gli sponsor e gli enti promotori. Ora arriverà il secondo atto, complementare al primo, molto atteso, nel quale ogni partecipante ripone le sue speranze. A tutti un grande in bocca al lupo, nella consapevolezza che essere parte della festa è già un intrinseco successo. Senza scomodare il barone De Coubertin (ha “brevettato” il motto per cui l'importante è partecipare), ciò che è stato fondamentale è l'aver dato testimonianza della propria libertà compositiva, della personale ed ingenua ispirazione, del desiderio di sognare ancora una volta.
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