Gianni Vattimo e Santiago Zabala il 3 settembre a Molfetta
MOLFETTA - In occasione dell' apertura dell'associazione culturale "La Voce" di Sant'Andrea, il prof. Gianni Vattimo e il prof. Santiago Zabala affronteranno le tematiche del loro nuovo libro "Hermeneutic Communism: from Heidegger to Marx" edito nel prossimo mese di ottobre dalla Columbia University Press. L'incontro sarà moderato dal prof. Francesco Paolo de Ceglia.
L'incontro avrà luogo sabato 3 settembre ore 19 a Molfetta (piazza Mazzini). “Comunismo ermeneutico” cerca di rinnovare il marxismo attraverso l’ermeneutica. Ma questo rinnovamento non va verso una nuova teoria marxista, al contrario, parte proprio dal suo indebolimento.
Oggi il marxismo o meglio ancora, il comunismo, è debole, cioè libero dalle strutture forti che lo reggevano. Proprio questa è la sua forza, cioè la possibilità che abbiamo per praticarlo senza la violenza industriale che ha rovinato la stessa Russia comunista. L’ermeneutica, come filosofia post-metafisica, serve all’marxismo per ricordarsi che non dobbiamo più “descrivere il mondo,ma solo interpretarlo”. Questa massima (ovviamente è una modificazione della famosa tesi di Marx) aiuta a non cadere dentro una politica della verità dove tutti devono seguire delle regole oggettive. L’unico imperativo sono i deboli, cioè il “comunismo ermeneutico” è dalla parte dei deboli, dei poveri, dei marginati delle strutture attuali del lavoro, che non sono altro quelli senza, come dici tu, “ragion d’essere”. Per questo Vattimo dice che “il pensiero debole è il pensiero dei deboli”: non sono altro che i “residui” dell’essere come ho cercato di tradurre ontologicamente nel mio “The Remains of Being”… Proprio questo Essere Deboli non ha forza, cioè governi dalla loro parte, per lo meno in Europa. (Zabala, 2011 tratto dall'intervista rilasciata a Das Humankapital).