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Gemellaggio fra i Rotary Club di Molfetta e Pescara Nord nel segno dell’assistenza ai disabili
Nardinocchi, De Florentiis, Catalano, Amodio e il segretario Vito Valente
01 giugno 2019

 MOLFETTA – Da un semplice idea, può nascere un bel progetto umanitario a favore dei disabili. E’ quello che è avvenuto a Pescara, dove il Rotary Club, nel 1988, ha deciso di ospitare per una settimana, in una località di villeggiatura, il Campus del Villaggio turistico Lido di Roseto, un certo numero di disabili e i rispettivi familiari per offrire loro una occasione di incontro fra realtà ed esperienze diverse, per fornire una occasione di svago, di divertimento, di socializzazione, di riflessione e confronto sulle tante problematiche della disabilità e su quanto la società e le istituzioni facciano (o non facciano) per assisterli, per abbattere le barriere (architettoniche e non) che ancora troppo pesantemente sono di ostacolo per un compiuto riconoscimento di una doverosa parità di diritti.
Dall’idea di un Club, l’iniziativa si è allargata, con la creazione di una struttura organizzativa vera e propria che si è consolidata di anno in anno fino al  1997, in cui il Campus è divenuto manifestazione distrettuale (il Distretto 2090 che comprendeva all'epoca Abruzzo, Molise, Marche, Umbria, Albania), e si dotò di uno Statuto.
Il Campus è arrivato, nelle ultime edizioni, ad ospitare oltre 400 persone provenienti da tutto il territorio abruzzese; una quota, negli anni passati, veniva riservata alle altre regioni del  distretto (Marche, Umbria, Molise, Albania) ma i marchigiani hanno mutuato l’idea del Club di Pescara Nord e, dopo essere stati ospiti per alcuni anni, nel 2004 hanno iniziato ad organizzarlo in maniera autonoma.

Anche l’Umbria è alle prime esperienze in questo senso, mentre il Molise, numericamente poco consistente, dal 2006 è confluito nella organizzazione abruzzese e il campus ha cambiato la denominazione in “Rotary Campus d’Abruzzo e Molise”.

Nasce da questo nobile progetto, il gemellaggio fra i Club Rotary di Molfetta e Pescara Nord, che ha avuto il suo primo momento costitutivo proprio nella città pugliese.

Il presidente del Rotary di Molfetta, gen. Michele Catalano, ha tracciato una breve storia del Club, nato 46 anni fa su iniziativa del dott. Pasquale Laganara, il quale, attingendo negli ambienti professionali e imprenditoriali, mise insieme un gruppo di amici che crearono l’ossatura indispensabile per la nascita.

Il 21 novembre 1972, il Club padrino di Trani, con una apposita cerimonia, consegnò la carta costitutiva. Erano presenti anche due vescovi che diedero ancora più prestigio all’evento. Il 4 gennaio 1973 lo stesso Laganara, primo presidente, diede il primo tocco della campana donata dal Club di Trani.

«Nei 46 anni di storia, il Club si è sempre distinto per compattezza e intenso spirito di amicizia (fondamentale per l’esistenza e la vita di un club) e ha avuto l’onore di dare al Distretto ben due Governatori, che per un club non metropolitano, rappresenta un fatto prestigioso. Il primo è stato Tommaso Berardi, il secondo Luigi Palombella. Ci sono stati, tra l’altro, ben 9 assistenti del governatore, due segretari distrettuali, istruttori e tesorieri distrettuali oltre a vari presidenti di commissione distrettuali. Ci accingiamo, fra tre anni, a festeggiare il bellissimo traguardo del 50° anno di vita.

L’idea del gemellaggio è nata da una chiacchierata tra due amici, il nostro socio Pino Spagnoletti ed Emidio De Florentiis, quando si è scoperto che, l’anno scorso, una ragazza dell’Anffas (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità) di Giovinazzo aveva partecipato a questo campus con una accompagnatrice e si era trovata benissimo. Pino me ne ha parlato ed è nata l’idea che il Club di Molfetta poteva dare l’opportunità quest’anno di far partecipare al campus tre ragazzi con problemi di disabilità con i rispettivi accompagnatori. Unendo le forze tra il nostro club e il socio Spagnoletti daremo la possibilità a tre ragazzi di andare al campus con i rispettivi accompagnatori.

Poi credo che un gemellaggio, che ricordo sarà completato tra una settimana in quel di Roseto degli Abruzzi, nasce soprattutto da quei ideali che accomunano i rotariani di tutto il mondo racchiusi in quella che è la visione del Rotary: “crediamo in un mondo dove tutti i popoli insieme, promuovono cambiamenti positivi e duraturi nelle comunità vicine, in quelle lontane, in ognuno di noi”. Attraverso quali valori: amicizia, integrità, diversità, servizio e leadership. Non a caso al primo posto c’è l’amicizia e con un auspicio che l’amicizia nata oggi tra i nostri due club possa durare per sempre e insieme cercare di fare anche dei service per il bene di comunità vicine e lontane da noi».

Il presidente del Club di Pescara Nord Emidio De Florentiis ha sottolineato come il gemellaggio fosse importante perché, come dice lo stesso nome, è un legame indelebile per la vita, ed esprime alti valori come quelli del Rotary.  Il presidente ha quindi fatto presente che «quello di Molfetta rappresenta un primo incontro di avvio di una cerimonia che sarà perfezionata a Pescara quando gli amici di Molfetta verranno a trovarci al Campus del Villaggio turistico Lido di Roseto dove ospitiamo i disabili».

L’assistente del Governatore del Distretto 2090, Roberta Nardinocchi, ha messo in evidenza come ci sia un forte affiatamento fra i rotariani (il Club di Pescara Nord quest’anno festeggia i 20 anni dalla sua fondazione), anche perché molti di loro provengono dal Rotaract, per cui hanno condiviso questa esperienza giovanile.

Il campus, organizzato ogni anno a rotazione dai vari Club abruzzesi ospita 250 disabili, con 250 accompagnatori, persone speciali che si dedicano agli altri. Roberta ha invitato il Club di Molfetta a realizzare anche in Puglia questa iniziativa umanitaria.

Il past governor del Distretto 2120, Luigi Palombella, ha apprezzato molto questo service e l’idea del gemellaggio, perché «quando i Club mettono insieme le loro energie, nasce sempre qualcosa di utile alla comunità».

L'idea di scambiarsi esperienze fra i vari Club è piaciuto anche all'assistente del governatore del 210 Distretto, Luigi Amodio.

Infine una ragazza disabile, Antonella, che ha partecipato al Campus abruzzese, ha raccontato la sua felice esperienza, che ripeterà anche quest’anno.

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