Gaetano Grillo, Lectio Historiae
L'artista dopo 12 anni torna con una personale a Molfetta
L'Ospedale dei Crociati, un antichissimo luogo con mille anni di vita ma appena riconsegnato alla città di Molfetta dopo un complesso e raffinato restauro (curato dall'architetto Franco Arbore), ospita, nella sua prima presentazione ufficiale un'importante rassegna del noto artista pugliese Gaetano Grillo, nato a Molfetta e formatosi a Milano dove vive stabilmente.
La mostra, che giunge dopo dodici anni dall'ultima personale di Grillo in Puglia, celebra trent'anni di ininterrotta attività artistica dell'autore iniziata con la sua prima mostra personale allestita nel 1972 alla Galleria la Bussola di Bari. Con quella mostra dal titolo "Lectio Historiae" si configurò il linguaggio artistico di Gaetano Grillo (allora appena ventenne) connotato da una pittura fortemente concettuale e ironica fatta di stratificazioni storiche e contaminazioni culturali con un linguaggio che fonde e fa convivere immagini, scritture e codici diversissimi.
Grillo ha studiato all'Istituto d'Arte di Bari e si è poi formato all'Accademia di Brera a Milano dove vive e lavora alternandosi con Torino dove è docente titolare della cattedra di Pittura all'Accademia Albertina delle Belle Arti.
Negli anni '70 Grillo teorizzò il ritomo alla pittura e fu molto sostenuto da uno dei maggiori critici d'arte italiani, Luigi Carluccio di Torino, che lo invitò alla Biennale di Venezia dei 1982.
Negli anni ottanta fece parte dei gruppo "Stazione Centrale" (insieme a Francesco Bonami, Natà, Arcangelo e Marco N. Rotelli) che faceva capo alla Galleria Cannaviello di Milano ma la sua vicenda artistica segue un percorso individuale che lo porta a teorizzare il bacino del mediterraneo come metafora del luogo delle contaminazioni culturali per antonomasia.
In coerenza con questo principio, nel 1996 ha fondato a Molfetta l'associazione Culturale Mediterranea e l'omonima Biennale Internazionale d'Arte Contemporanea (giunta ormai alla terza edizione) che si tiene in Paesi mediterranei sempre diversi. Ha partecipato ad importanti rassegne e tenuto mostre personali in Italia ma anche a Parigi, Zurigo, Bonn, Amburgo, Stoccolma ecc.
La mostra è patrocinata dal Comune di Molfetta e si avvale della collaborazione organizzativa della Lorusso Arte di Andria. E' composta da oltre quaranta opere di grandi dimensioni e di una decina di sculture-oggetto da interno, mentre una selezione di opere piccole è contemporaneamente esposta presso lo Spazio S. Orsola (borgo antico) a cura dell'Associazione Mediterranea.
La mostra è corredata da un voluminoso catalogo monografico (nella foto) edito dalla Comunicare S.r.l. di Molfetta (tradotto anche in spagnolo e inglese) a cura di uno dei maggiori critici d'arte spagnoli, Pabio J. Rico, già direttore di vari Musei fra i quali il Museo J, Mirò di Palma de Mailiorca, curatore di mostre storiche come (la grande mostra di Goya a Venezia), commisario in varie Biennali in Europa e Stati Uniti.
Pabio Rico, nell'esauriente testo di presentazione in catalogo, colloca l'opera di Grillo nel contesto della storia dell'arte dei XX secolo ripercorrendo le ragioni concettuali e formali della sua produzione nel corso di questi trent'anni di attività. L'Ospedale dei Crociati è annesso al Santuario Madonna dei Martiri, sul lungomare nord di Molfetta in uscita dalla città in direzione di Bisceglie.
La mostra, che si chiuderà il prossimo 6 gennaio sarà visitabile tutti i giorni con ingresso libero dalle ore 17,30 alle 21,30; il sabato e la domenica anche di mattina dalle ore 11 alle 13.