Francesca Borri dal fronte siriano a Molfetta per raccontare la guerra
Questa sera la giornalista sarà ospite alle 19.30 della libreria Pagina TRE per presentare il suo ultimo libro. Interverrà il sindaco Paola Natalicchio
MOLFETTA - Il 21 agosto 2013 un attacco chimico alla periferia di Damasco ricorda al mondo l’esistenza della guerra in Siria, già in corso da due anni. Francesca Borri ha 33 anni ed è ad Aleppo da un anno come reporter freelance, vivendo il duplice fronte: quello di una guerra senza regole, dove non esiste alcuna distinzione tra civili e combattenti e quello quotidiano dei rapporti con i caporedattori e gli altri giornalisti, in cui dominano cinismo, competizione, superficialità.
Francesca racconta tutto questo nel libro “La guerra dentro” (edito da Bompiani) che presenterà a Molfetta questa sera alle ore 19.30 alla libreria “Pagina TRE” (in via Achille Salvucci, 14) in dialogo con la giornalista, sindaco di Molfetta, Paola Natalicchio.
Un viaggio nella guerra che investe come un colpo di mortaio tutto quello in cui crediamo: il lavoro, l’amicizia, le ambizioni.
L’autrice dopo una prima esperienza nei Balcani ha lavorato in Medio Oriente, e in particolare in Israele e Palestina, come specialista di diritti umani. Nel febbraio 2012 ha deciso di raccontare la guerra di Siria come reporter freelance, e i suoi articoli sono stati pubblicati in undici lingue. Attualmente in Italia scrive per “il Fatto Quotidiano”.
Venerdì sarà l’occasione particolarmente significativa, proprio nell’anno del centenario della Prima Guerra Mondiale, per aprire una riflessione pubblica sulla guerra, sull’art. 11 della Costituzione Italiana e su quella che secondo le Nazioni Unite è, con 200.000 vittime stimate e oltre metà della popolazione sfollata o rifugiata, la peggiore crisi umanitaria dai tempi della seconda guerra mondiale.