Firmato il contratto per il porto commerciale Il sindaco: ora tocca a quello turistico
Ha voluto una cerimonia ufficiale il sindaco, sen. Antonio Azzollini, per la sottoscrizione del contratto d'appalto integrato per la costruzione del nuovo porto. La firma definitiva l'hanno posta per il Comune di Molfetta l'ing. Enzo Balducci, dell'Ufficio tecnico comunale, responsabile del procedimento, e Francesco Giuffrida, direttore della Divisione Progetti Italia della Cooperativa Muratori e Cementisti (CMC) di Ravenna, ditta capofila dell'Associazione temporanea d'Imprese (Ati) che si è aggiudicata l'appalto di 55 milioni e mezzo di euro, di cui fanno parte anche la Società italiana dragaggi S.p.a. e l'Impresa Pietro Cidonio. A controsiglare il documento in qualità di testimoni, sotto la supervisione del segretario generale, dott. Michele Camero, lo stesso sindaco e Antonio Camporeale, allo stesso tempo segretario cittadino di Forza Italia ed ex assessore del Porto. A partire dal 2 aprile, giorno della firma del contratto, l'ATI avrà a disposizione novanta giorni per la presentazione agli uffici tecnici comunali del progetto esecutivo dell'opera e, dopo la approvazione di quest'ultimo, 1.310 giorni per completare l'opera. Lavori che comprendo la costruzione di un secondo molo in continuità alla diga Salvucci e di uno “sperone” radicato all'attuale molo peschereccio S.Vincenzo; il banchinamento della diga Salvucci per il traffico commerciale e le navi Ro-Ro, vale a dire quelle che trasportano camion carichi di merce; i dragaggi necessari per l'ingresso delle imbarcazioni in porto e per la navigabilità interna. Inoltre, nel Piano regolatore del porto sono previsti l'edificazione di capannoni per lo stoccaggio delle merci; un ponte di collegamento fra il porto e la zona industriale e un sistema di viabilità interna con parcheggi e arredi. Una realtà che, già a vederla semplicemente rappresentata sul filmato preparato per l'occasione, cambia radicalmente non solo il fronte mare di Ponente, ma quella parte di città e forze la città stessa, perché finirà per incidere sull'immagine archetipica che ogni molfettese, per quanto atipico, ha dentro. Un cambiamento che è un'opportunità per il sindaco Azzollini, colui che quest'opera ha fortemente voluto. “Questa città, così, può affrontare la sfida dell'Europa a 25”, ha affermato, puntando molto sul porto come motore per l'occupazione, dichiarando: “L'ente pubblico può far questo, fornire le infrastrutture e un preciso quadro di regole, poi toccherà alle imprese costruire ricchezza e benessere a favore del territorio. In questo il porto potrà essere un importante tassello per risolvere il problema dell'occupazione”. A questo proposito, ha sollecitato le ditte appaltatrici alla firma di un protocollo di intesa che le impegni, nei limiti del fattibile, ad utilizzare maestranze locali, che, ha affermato Azzollini, lodandone le capacità derivanti dall'antica tradizione marinara, “dovranno essere competitive ed efficienti”. Alle imprese il sindaco ha chiesto due cose: lavorar bene e cercare la massima collaborazione nelle strutture comunali, risolvendo tutti gli eventuali problemi senza contenziosi e cause, anche perché, ha specificato: “Nelle casse comunali ci sono già tutti i soldi necessari per completare questa infrastruttura e anche una riserva aggiuntiva per le eventuali emergenze che potranno sorgere”. “I lavori partiranno dopo l'estate” ha assicurato Giorgio Calderoni, responsabile della divisione Lavori Marittimi della CMC, ma stando a quanto annunciato dal sindaco, se questa pagina si appresta a realizzarsi, altre stanno per essere progettate. “Da domani cominceremo a lavorare per una variante al Piano Regolatore Generale del Porto – ha concluso Azzollini - al fine di realizzare un porto turistico davanti al Duomo di Molfetta”.