Filmò e diffuse in rete il video dell’amica che faceva l’amore in una cabina balneare a Molfetta: lei condannata a pagare 80mila euro e i suoi genitori 20mila
MOLFETTA - Costerà caro ad Anna e alla sua famiglia il filmato hard diffuso in rete che riprende di nascosto l’amica Rosa (i nomi sono di fantasia, ndr) che fa l’amore col suo ragazzo in una cabina balneare a Molfetta: ben 80mila euro di risarcimento danni.
Lo ha deciso il Tribunale di Trani con la sua sentenza di primo grado che ha assolto i 4 amici di Anna (due erano stati già prosciolti prima), ma ha condannato i suoi genitori al pagamento di altri 20mila euro alla famiglia di Rosa.
Soddisfatti gli avvocati di Rosa, Bepi Maralfa e Lele D’Amato, anche perché la Corte ha accolto le loro istanze, valutando come enorme il danno provocato dal filmino a luci rosse diffuso in Internet senza alcun filtro e quindi riproducibile e replicabile infinite volte, senza possibilità di disporne il sequestro.
I ragazzi, tutti minorenni all’epoca dei fatti (Rosa aveva 16 anni), nel 2006, ben 12 anni fa, sono studenti del liceo e figli della cosiddetta “Molfetta bene” e l’episodio provocò grande scandalo in città, per questo video hard che girava senza problemi.
Ora, a distanza di anni, la pesante sentenza civile, che si spera possa fare da deterrente ad altri episodi simili, realizzati con molta superficialità dai ragazzi attraverso gli smartphone che possono trasformare un gioco in uno scandalo a luci rosse, senza avere la dimensione del danno devastante che si può provocare agli altri.
Lo stesso difensore di Rosa, l’avv. Bepi Maralfa ha spiegato la pesante sentenza col fatto che in tutti questi anni, a suo parere, dell’assenza sia nella ragazza, sia nei suoi genitori di resipiscenza per questo comportamento ai danni dell’amica del cuore.
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