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Festa dei Bersaglieri 18 GIUGNO 1836 – 18 GIUGNO 2006 170 anni di corsa
16 giugno 2006

S.GIORGIO A CREMANO - Con la proposizione per la formazione di una compagnia di bersaglieri e col Brevetto Reale, si fissano gli scopi per la costituzione del nuovo corpo. Il Capitano dei Granatieri Guardie, Alessandro La Marmora, propone una consistente innovazione nel panorama militare piemontese. All'epoca della restaurazione post-napoleonica la fanteria di linea incorpora 2 compagnie di cacciatori d'ordinanza, detti bersaglieri, con 8 anni di ferma. I reggimenti provinciali (milizia territoriale soggetta a 2 anni di leva ma a 12 di congedo e riserva) invece hanno 2 compagnie granatieri, 4 di fucilieri, e 1 di cacciatori. Nel 1831, quando sale al trono Carlo Alberto, il corpo dei cacciatori d'ordinanza viene soppresso. Restano solo i cacciatori dei reggimenti provinciali, che si formano alla "SCUOLA DEI BERSAGLIERI" . Il fregio sul cappello di questi militari è costituito da un corno da caccia con due fucili incrociati, poiché la maggior parte dei coscritti sono uomini pratici d'armi, già guardaboschi al servizio della nobiltà nella vita civile. La parola bersagliere era già stata usata da un corpo civico (guide) di Brescia nel 1805, sciolto senza aver partecipato a fatti d'arme. Quando, nell'organico dei reggimenti provinciali, i cacciatori scendono ad una compagnia sola nel terzo battaglione ( problemi legati al reperimento d'uomini ), il segretario alla guerra Pes di Villamarina cerca di correre ai ripari proponendo lo studio del suo sottoposto La Marmora sulle altre fanterie europee. Tuttavia la scarsità di fondi in cui si dibatte il Regno, non permette neanche l'abbozzo del progetto. Nel 1835 La Marmora, ritenendo che i tempi siano ormai maturi, presenta direttamente al Re la sua proposizione, ottenendone un'inaspettata accoglienza. Carlo Alberto, stufo dei continui stravolgimenti che il Pes porta al suo esercito, senza neanche esserne avvisato (anche per motivi finanziari), accetta il progetto e ne ordina l'adozione. Così il 30 gennaio1836 la dottrina d'impiego dei futuri bersaglieri prende corpo: "compiere guerra minuta, avanguardia o esplorazione, fiancheggiamento, infestare le comunicazioni e i convogli nemici, andare per siti montuosi alla scoperta di facili piste anche sul confine". Oggi i Fanti Piumati costituiscono il Corpo dell'Esercito con la maggiore esperienza in campo di missioni internazionali. Proprio i Bersaglieri sono stati l'avanguardia dell'attuale “professionismo” testando per primi le qualità e le potenzialità dei Volontari. La prima proiezione dell' Esercito Italiano dal dopo guerra per una missione di pace con l'operazione Libano 1 nel 1982 fu condotta proprio dai Bersaglieri. Sono state le prime truppe Italiane ad entrare in Bosnia, con l'8° Reggimento Bersaglieri, nel 1995. E' affidata a loro la sperimentazione di numerosi mezzi di nuova e futura introduzione. Il Corpo dei Bersaglieri è conosciuto e riconosciuto in ogni parte del mondo grazie alle sue tradizioni e alla capacità delle sue Fanfare di donare con la musica un sorriso a chi ascolta. Questi 170 anni rappresentano un anniversario particolare per i nostri professionisti del peacekeeping che festeggeranno impegnati in delicate operazione internazionali nei vari scenari mondiali. Di fatti la Brigata Garibaldi, costituita prevalentemente da militari di origine Campana, con sede a Caserta ha avvicendato nei giorni scorsi la Brigata Sassari in Iraq , il 7° Reggimento Bersaglieri con sede a Bari, reparto alle dipendenze della Brigata Pinerolo, sta terminando il rientro, dopo sei mesi, dalla Bosnia, il 6° Reggimento Bersaglieri con sede a Trapani , reparto alle dipendenze della Brigata Aosta, è impegnato in Kosovo. Anche all'esercitazione Multiply Intervention, che si sta svolgendo a Persano; sono molti i Bersaglieri partendo dal Comandante del 2° Comando delle Forze di Difesa, da cui dipende la Divisione Acqui, il Generale di Corpo d'Armata Domenico Villani che è stato Comandante della Brigata Bersaglieri “GARIBALDI” dal 1999 al 2001 e durante tale periodo ha partecipato all'Operazione JOINT GUARDIAN in qualità di Comandante della Brigata Multinazionale Ovest in Kosovo, per la quale è stato insignito della Medaglia di bronzo al Valore dell'Esercito. Il Comandante della Divisione Acqui, Generale di Divisione Vincenzo Lops, di origini pugliesi (nato a Corato), che è stato Comandante della Brigata Bersaglieri dal 2001 al 2003 periodo durante il quale è stato Comandante della Brigata Multinazionale Ovest con il Contingente “KFOR” nell'ambito dell'Operazione “Joint Guardian” in Kosovo ( luglio 2001 –novembre 2001) e con il Contingente “ITALFOR “IRAQ” nell'ambito dell'Operazione “Antica Babilonia” (giugno 2003 –ottobre 2003) quale Comandante dell'Italian Joint Task Force. Il suo Capo di stato Maggiore il Generale di Brigata Domenico Zucaro, pugliese (nato a Corato), che nel grado di Colonnello, ha ricoperto l'incarico di Comandante del 18° Reggimento Bersaglieri della Brigata “Garibaldi” dal 1997 al 1998; Il Tenente Colonnello Vincenzo Lauro Comandante del Reparto Comando della Divisione e molti Ufficiali, Sottufficiali, Volontari in Servizio Permanete e a Ferma prefissata.
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