Federconsumatori: spiagge pugliesi negate ai cittadini
BARI – 4.8.2004
La Federconsumatori Puglia prende posizione sulla situazione delle spiagge. “Anche per il 2004 le spiagge pugliesi sono negate all'utenza – dice il comunicato -: solo nove Comuni su 67 ha il piano spiagge, ora la Regione nomini i commissari ad acta.
Nonostante la Puglia disponga della costa più lunga della penisola italiana e seconda solo all'isola siciliana, anche per la stagione 2004 la situazione delle spiagge pugliesi non è cambiata: non si sa neppure quali e quante spiagge esistano in Puglia, che caratteristiche abbiano e soprattutto come si possa accedere, l'unico dato certo è l'incremento dei costi per l'accesso.
La Federazione pugliese dei Consumatori, ritiene insufficienti gli interventi e chiede che la Regione eserciti i poteri di cui dispone nominando i commissari ad acta per affrontare finalmente in modo radicale ed organico il problema e recuperare un ritardo che è ormai quasi trentennale.
E' dalla legge delega 59 del lontano 1977 che le Regioni devono regolamentare il settore ed intervenire efficacemente.
Le linee guida approvate dalla Regione a distanza di oltre venticinque anni, nel 2001, prevedevano l'adozione dei piani da parte dei Comuni costieri, ma solo nove Comuni costieri su 67 hanno presentato il piano spiagge. Peraltro le stesse linee spesso si limitano ad indicazioni generiche con funzioni delegate di vigilanza sul demanio marittimo attraverso convenzioni che restano sulla carta, senza neppure coinvolgere gli utenti e le loro organizzazioni come previsto dalla legge.
In questa situazione anche per questa stagione gli utenti pugliesi delle spiagge pugliesi possono “scegliere” tra i costi stellari delle spiagge (oltre 50 euro a famiglia per una giornata) e senza parametri di affollamento e le spiagge "libere", non accessibili e prive di riferimenti e di servizi del tutto inesistenti come:
- servizi di vigilanza e di pulizia;
- informazione (cartelli etc) riguardo la balneabilità, le vie di accesso e la loro consistenza(scogli,sabbia etc);
- protezione o assistenza e soccorso, concetti ignoti salvo rare eccezioni.
Anche per quanto riguarda le spiagge date in concessione i costi restano elevati e senza alcuna forma di coinvolgimento delle organizzazioni degli utenti, per quanto riguarda i livelli di qualità nonostante si tratti di un servizio pubblico espletato su patrimonio demaniale.
La mancanza di riferimenti rende impossibile lo stesso libero accesso alla battigia previsto per legge soprattutto nei punti di maggiore attrattiva del litorale che è di fatto sottratto alla pubblica fruizione ed impedito da sbarre, cancelli, muretti etc. in aperta violazione della normativa senza che nessuno preposto ai controlli intervenga, salvo rare eccezioni.
La Federconsumatori Puglia, ritiene che il ritardo, oltre a comportare un danno evidente per gli utenti pugliesi del “servizio”pubblico delle spiagge, costituisca un grave danno per le stesse aspirazioni turistiche della regione ed in favore degli utenti-turisti.
In favore degli utenti interessati è disponibile uno sportello internet per le segnalazioni: spiaggenegate@piazzaconsumatori.it