Fede, cultura e tradizione per celebrare San Corrado, patrono di Molfetta e della diocesi
MOLFETTA – Con l’accensione del tradizionale falò e il volo di una mongolfiera si sono conclusi i festeggiamenti in onore di San Corrado di Baviera, patrono della città e della diocesi di Molfetta.
Appuntamenti religiosi, culturali e tradizionali hanno contrassegnato le scorse settimane, a partire da domenica 28 gennaio, quando si è tenuta l’intronizzazione del busto argenteo, per proseguire da mercoledì 31 gennaio, con la celebrazione della novena.
Ottimi riscontri per le visite guidate promosse dal 6 all’8 febbraio, dal Museo Diocesano di Molfetta con il Comitato Feste Patronali e il Teatro dei Cipis, dedicate a “San Corrado di Baviera, il patrono e il pellegrino”. In particolare, gli allievi degli istituti scolastici Don Cosmo Azzollini – Giaquinto e San Giovanni Bosco di Molfetta e gli studenti dell’IISS “Mons. Antonio Bello” (con percorsi adeguati alle differenti età) hanno incontrato San Corrado (simpaticamente interpretato da Corrado La Grasta del Teatro dei Cipis), ascoltandolo con grande attenzione o rivolgendogli, con grande spontaneità, curiose domande. La visita, a cura della FeArT soc. coop., è proseguita nelle sale del Museo, in cui i ragazzi hanno scoperto alcuni oggetti legati alla figura del patrono e al suo culto (dalla statua lapidea, un tempo collocata sull’ingresso della città, alla cassetta lignea che ne ha custodito le reliquie). Si sono poi recati nella Chiesa Cattedrale, alla scoperta delle immagini raffiguranti San Corrado, a partire dalla grande tela di Corrado Giaquinto dedicata all’Assunta contemplata da santi, tra i quali è raffigurato San Corrado. Non poteva mancare la sosta dinanzi alla cappella dei Santi Pietro e Paolo, che custodisce la teca con le reliquie del Santo ed in cui è stato allestito il sontuoso trono.
I ragazzi sono rimasti affascinati dalla narrazione della vita del Santo, dalle sue reliquie e dal busto reliquiario in argento, eseguito nel XVII secolo per contenere il cranio di San Corrado ed anche dalle tradizioni tramandate da secoli tra i molfettesi.
Per tutti i partecipanti c’è stata, infine, una gradevole sorpresa: i rappresentanti del Comitato Feste Patronali hanno distribuito un sacchetto con legumi arrostiti, rimarcando la tradizione che vedeva i nostri antenati consumarli mentre vegliavano intorno ai fuochi accesi nei diversi quartieri alla vigilia della festa.
Il progetto, dunque, ha pienamente raggiunto l’obiettivo prefissato: quello di far conoscere ai più giovani non solo il patrimonio storico, artistico ed ecclesiastico della nostra città, ma anche la figura del nostro patrono e le tradizioni a lui legate.
Giovedì 8 febbraio, vigilia della solennità liturgica, sono state numerose le realtà associative e, soprattutto, parrocchiali che hanno risposto all’invito del Comitato, proponendo i cosiddetti “fuochi di allegrezza” che hanno illuminato diversi angoli della città, dal piazzale antistante il Duomo San Corrado a piazza Paradiso, dalla chiesa San Domenico alla parrocchia Santa Famiglia.
Il momento centrale dei festeggiamenti, però, è stata sicuramente la celebrazione del solenne pontificale, presieduto dal vescovo Mons. Domenico Cornacchia, alla presenza del Capitolo Cattedrale, delle autorità cittadine, del Comitato Feste Patronali di Molfetta, presieduto da Vincenzo Germinario, dei rappresentanti dei Comitati Feste Patronali di Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi e di tantissimi fedeli che hanno gremito l’aula liturgica.
Alla celebrazione è seguita la distribuzione dei pacchetti di legumi e l’accensione del falò.
@Riproduzione riservata
Autore: Isabella de Pinto