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Europee 25 maggio: forse è nata una nuova nazione
28 maggio 2014

25/05/2014, giorno delle Elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo e, per alcuni Comuni – capoluogo e non – e due Regioni italiane, per eleggere Sindaci e Governatori. Un appuntamento elettorale come tanti  altri, apparentemente. Nelle settimane precedenti, con toni sempre più pressanti, con esortazioni via-via più stringenti, con l’uso di metafore sempre più rozze, a volte anche grevi e volgari – al limite dell’offesa personale, quasi tutti coloro che arringavano le folle, per convincerle che la propria ideologia era la migliore, i propri Candidati  erano quelli da preferire, dipingendo, di conseguenza, il/i Candidato/i dello schieramento antagonista come dei poco di buono, (abbiamo sentito epiteti come ebetino!, galeotto, assassino!, evocazione di perverse figure storiche come Hitler, Stalin, Pol-pot, ecc.; si è evocato il fior fiore di personaggi della storia passata che, questa storia, l’hanno tracciata con il sangue, le stragi, le guerre, le distruzioni, i genocidi), gente alla quale bisognerebbe addirittura negare il saluto, assimilandola a tali figure storiche o, addirittura scimmiottandone il perverso carisma.

Finalmente! La consultazione c’è stata. I risultati ci sono tutti e certificati. Gli schieramenti politici dai quali ci si aspettava determinate performances, peraltro abbondantemente previste!? da sondaggi demoscopici  commissionati dalle Segreterie dei vari Partiti, sono stati un po’… diversi dalle aspettative dei leader di tali Partiti e da quanto pronosticavano i detti sondaggi.

Per riepilogare brevemente i risultati, ricorreremo ad alcuni ossimori che caratterizzano sempre l’analisi dei risultati elettorali, specie quando questi sono avversi a chi li subisce e li commenta.

Il Partito Democratico ha “non perso” (come alle Politiche): ha vinto decisamente e con percentuali davvero impensabili un anno fa, alle elezioni politiche, dove, appunto ha “non perso” (ma, non ha vinto). Questo risultato, che taluni ritenevano eclatante, ma episodico, ha trovato conferma netta ed inequivocabile dopo i risultati, arrivati con qualche ora di ritardo, relativi alle consultazioni Regionali e Comunali. Ha fatto, come si dice l’en plein, sbaragliando tutti.

Il neo-Movimento Cinque Stelle che alle passate politiche, circa un anno or sono, aveva “non vinto” (ma, nemmeno perso) con numeri assolutamente inaspettati e pareva dovesse ripetere l’exploit, ha invece subito una brusca, imprevista, traumatica battuta d’arresto. Questo, malgrado la sicumera baldanzosa, l’arroganza quasi insolente del già vincitore (il suo sanguigno leader, ex comico), ancor prima che le urne fossero aperte. Quindi, ha perso ed anche di brutto!

Il neo/ex partito Forza Italia (fino a qualche mese fa, era Popolo delle Libertà) diventato poi tale con un semplice schiocco di dita del suo leader indiscusso Berlusconi (ex Premier, ex Cavaliere del Lavoro, ex Senatore della Repubblica, pregiudicato per reati gravissimi contro lo Stato – sta scontando  la condanna residua somministratagli dalla Corte di Cassazione, ai Servizi di Utilità sociale – ancora indagato e sotto processo in diversi procedimenti per reati comuni anche molto gravi) è praticamente sparito dalla scena politica nazionale. Le urne hanno consegnato alla Storia un responso nettissimo: la Destra italiana, così come l’aveva confezionata o, se preferite, adulterata il Berlusconismo, non esiste praticamente più!

In questi ultimi due giorni ormai, abbiamo ascoltato le più diverse analisi, dei risultati del voto, fatte da Politologi, Sociologi, Psicologi, Giornalisti. Tutte le opinioni - anche se alcuni opinionisti, come di solito accade all’indomani dello spoglio dei risultati di voto, parlano di risultati (negativi, ovviamente) pur… non favorevoli, ma (udite) meno sfavorevoli di quanto ci si aspettasse! – certificano il successo senza precedenti del PD e del suo attuale leader Matteo Renzi, Primo Ministro della Repubblica. Se qualcuno, in estasi onirica, pure fino a sabato 24 avesse pronosticato quantitativamente il risultato scaturito dalle Urne, sarebbe stato additato come  un visionario! Mai, nella Storia repubblicana, la SINISTRA aveva raccolto una tale messe di consensi.

Anzi, stando alle premesse della vigilia, un risultato così vistosamente abbondante sarebbe stato quasi naturale se, a conseguirlo fosse stato il Movimento Cinque Stelle, tanto il suo leader ed i Parlamentari medesimi, con un battage ossessivo, a volte brutale e, perché no, volgare, sembravano aver condizionato l’Opinione pubblica. Era quasi una professione di fede di questi Signori, tanto erano certi della vittoria finale. Avevano metaforicamente quasi già eretto i palchi dei Tribunali (chissà se avevano già nominato anche il Collegio giudicante) per “processare il Presidente Napolitano, il Premier Renzi, alcuni Politici, alcuni Giornalisti (la maggior parte, italiani e stranieri), alcuni Imprenditori, certamente anche alcuni comuni Cittadini!”.

E invece no!

Anche questa è una novità degna di nota. Noi Italiani siamo tendenzialmente orientati verso l’attribuzione della responsabilità della situazione civile che viviamo, non sempre ad alcuni nostri comportamenti (siamo molto poco attenti alle leggi; non amiamo moltissimo il comportamento civile che limita il nostro diritto al confine di quello del prossimo; siamo fantasiosi, sinceri così così, ma anche scaltri e crediamo, a torto, che queste siano doti assolute) ma che tutte le nostre miserie siano solo conseguenza della non particolare qualità della classe politica. Non che questo punto di vista sia completamente sbagliato: la politica, alcuni dei suoi attuali e passati rappresentanti, i loro comportamenti, giustificano in larga parte il comune sentire. Di conseguenza siamo sempre in attesa del deus ex machina che ci risollevi dalle nostre miserie. Abbiamo un’innata passione per l’UOMO FORTE, colui che… spezza le reni. L’uomo con la filosofia del… ’ghe pensi mi!, di colui che avrebbe trovato la cura per il cancro! Colui che avrebbe abbassato le tasse per tutti e dato un alloggio a tutti. Ultimamente, di colui che avrebbe distrutto (attenzione, non rottamato - parola orrenda, quando usata per l’Uomo) tutto il Sistema, che avrebbe eliminato tutto! Colui che, come detto, avrebbe addirittura giustiziato – si spera metaforicamente – i responsabili della situazione drammatica che viviamo: un novello Robespierre. Parole forti, immagini nette e terribili; dette nel contesto socio politico economico che la crisi, ancora persistente nel nostro Paese, gli scandali che coinvolgono quasi tutta la Società civile, le ingiustizie che si sono accumulate in anni ed anni di lassismo, di mancanza di valori, trovano facile presa sul Cittadino stremato, arrabbiato, conscio del fatto che la CRISI, che altri hanno provocato, la stanno pagando con il proprio sangue.

Un giovane Uomo politico, un po’ spaccone, un po’ fuori dalle righe, diverso dai suoi predecessori, un po’ spregiudicato: meno di sei mesi fa vince le primarie del PD; poi, con un atto dai più giudicato al limite della correttezza istituzionale, quasi un colpo di stato, da Segretario eletto del Partito di maggioranza relativa, toglie la fiducia al Governo – a guida PD – in carica, si fa nominare Primo ministro ed impone  un’impronta diversa, nuova, inedita ai rituali della politica standard. Fa promesse, alcune azzardate, minaccia, blandisce. Smuove, con metodi fuori dagli standard correnti della politica stantia, la “melassa” nella quale le Istituzioni sguazzavano con inconcludenza. Fa del male perfino ad alcuni Esponenti del proprio Partito, emarginandoli. E’ poco propenso ad inseguire chi, magari anche con una certa malizia, corre avanti, sicuro del fatto che il timore di rompere delicati equilibri, gli conceda un’immunità mal meritata; e con questo, in nome di finalità recondite, condiziona il cammino della POLITICA che deve salvaguardare la Comunità e non le bizze, a volte, dei singoli.
Mantiene una promessa importante: eroga la famosa elemosina (è stata definita così dal sig, Grillo, ex comico e milionario) degli 80,00 €. Fa insomma tutto il contrario di quanto siamo ormai abituati a vedere e subire nel panorama politico nazionale. Lavora più di sciabola che di fioretto! Mette, con ferma determinazione, da parte la nomenclatura incrostata del Partito, poco badando alle incrostazioni degli altri Partiti, coalizzati o non. Si circonda di giovani ed anche meno giovani, ma motivati dalle sue stesse priorità.  Poi, circa tre mesi dopo la “presa del potere” che succede? Vince le elezioni europee e fa vincere il PD, il proprio Partito, in tutta la Nazione, sbaragliando la Destra populista, rappresentata da Forza Italia, ed umilia pesantemente il nuovo Movimento, il suo leader che, solo pochi mesi prima, con un’azione veramente inusuale, al limite del maleducato, non solo istituzionalmente parlando, lo aveva lui, messo alle strette: non lo aveva neanche lasciato parlare.

Poi che fa? In conferenza stampa, dichiara che la vittoria non serve se ad essa non fa seguito la serie di azioni che tale vittoria hanno propiziato. Dice che il cammino intrapreso, il cui gradimento sembra positivo, dati i risultati, deve essere addirittura accelerato! Quindi descrive con semplicità potente, gli obiettivi che si prefigge di raggiungere ed il cui solo annuncio, gli hanno probabilmente aperto la strada della strepitosa vittoria elettorale conseguita.

Una scossa! Uno shock! Un’altra Italia? Non lo sappiamo. Sappiamo solo che una volta tanto, nella storia del nostro Paese, forse è anche un po’ cambiata l’indole dell’Italiano. Forse Renzi, Renzie (uno dei tanti epiteti affibbiatogli dal sig. Grillo, era lo spacconcello di “Happy days”) il giovane politico alla D’Artagnan ce la farà a riportare l’Italia e gli Italiani sui binari della dignità nazionale che, anni di  comportamenti aberranti, hanno compromesso a livello internazionale, oltre che nazionale.

Ci riuscirà? Certamente con l’aiuto di tutti noi Italiani, con la modifica sostanziale di alcuni fondamentali anche da parte nostra, nella percezione della cosa pubblica, possiamo forse guardare al futuro con animo più leggero. Dobbiamo provarci, ora e subito! Lo dobbiamo a tanti nostri Concittadini che soffrono, come e più di noi, per lo stato delle Istituzioni che si riflette sulla vita di tutti. Lo dobbiamo a tutti e soprattutto ai giovani.

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Autore: Tommaso Gaudio
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No Gaudio.....non ci siamo !! Non penso assolutamente che tu sia uno squilibrato e ne un partigiano. Non ho motivi e ne avrebbe senso storico definirti tale. Come anche di non potermelo nemmeno permettere per il rispetto che, per indole, porto a tutti. Quelli che la pensano come me ed i tanti che la pensano diversamente. Ciò non toglie che anche una persona equilibrata come te, contaminata nel pensiero dallo spirito di appartenenza ( il senso di partigianeria era questo ) possa riportare affermazioni in assenza di equilibrio. In relazione a Renzi resto convintissimo di quanto dichiarato e, se hai letto bene, sarei felice se data la sua apparente risolutezza ( vedremo in seguito se sarà così .......per ora solo fumo ) il nostro comune Paese potrà giovarsi della sua azione riformatrice che nel disegno generale proposto ha evidentissime connotazioni di Destra. Se non le vuoi vedere non fa nulla. Io non devo e non voglio convincere nessuno ma se per caso avremo modo di affrontare la questione privatamente o pubblicamente, sarò felice di approfondirla. Renzi, oggi, rappresenta senza dubbio, una speranza per il Paese. Ma altrettanto lo era Berlusconi o poteva esserlo Grillo. Ma possiamo in una situazione di disastro generale contare ancora sulle speranze di questo o quell'altro Capo di Governo o di Stato ? La società italiana, a differenza di quasi tutta quella occidentale, non ha certezze. E l'assenza di certezze e', allo stesso tempo, la forza del sistema politico. Quando l'elettorato avrà preso coscienza di questo, non guarderà più in faccia a nessuno. Comunque si chiami e a qualunque area politica dichiari di appartenere.

...GAUDIO da buon PENSIONATO si è trasformato di botto in capo-ultrà al solo scopo di difendere il Sistema e, quindi, i suoi diritti acquisiti. Mica è uno "squilibrato"!! Per cui anche lui, da buon italiano geneticamente dotato di pelo sullo stomaco,fregandosene altamente del futuro delle giovani generazioni è salito sul carro del vincitore (qualcuno lo ha chiamato simpaticamente "cargo")visto che, per sua stessa ammissione, non aveva votato Renzi alle Primarie (che errore vero Tommy?).A dirla tutta in questo sport prettamente italiota è in ottima compagnia visto che anche Bersani, D'Alema, Cuperlo e persino Fassina si sono dichiarati Renziani di ferro (pare della prima ora[sic!])!! Il post scritto dal nostro caro amico ultrà GAUDIO è una arrampicata sugli specchi senza ritegno. Dove è finito il tuo proverbiale equilibrio mio caro neo Genny a'carogna?? Che Renzusconi sia di destra lo dimostra un dato:il quartiere Parioli di Roma ha votato in massa il vostro Matteo....P.S. informo i "tifosi" piddini: dopo la "scorpacciata" di voti (tralascio, per stile, la discussione che impazza sul web per quel 40% e rotti) i mass-media stanno comunicando ai cittadini che per il 2014 non vi sarà nessuna ripresa economica e per il futuro non v'è certezza. Per cui, visto il cospicuo tempo libero a disposizione, PD (con SEL e LISTA CIVICA annessi nel nuovo contenitore politico),NCD, FORZA ITALIA, LEGA (alleata in Europa con la Le Pen e i fascisti di Alba Dorata) e COMUNISTI sparsi(Sindacati, giornalisti ecc.)concentreranno i loro sforzi sulla vera priorità del paese...cosa avete capito non la corruzione (quella non si tocca, scherziamo!), non la criminalità organizzata (non sia mai!) ma molto di più... far fuori definitivamente il M5S dal sistema(infatti è partito un attacco massiccio fatto di notizie false al solo scopo di metter zizzania) ...loro le chiamano "Riforme" o "Patto per l'Italia", fa lo stesso!!
L'incipit dello scritto dell'ineffabile Tatulli è: "Non ho parole". Poi, a dispetto di quanto dichiara, le parole gli vengono, e tante! Alla faccia!... Mi taccia di partigianeria. Di essere quasi uno squilibrato ("non mostro equilibrio" - sarò un cretino?). Ed infine rivela che io - e credo, non solo io - ho preso una cantonata assoluta, nel pensare che Renzi, attuale Segretario politico del PD (partito nella cui cultura sociale mi riconosco; tra parentesi, alle primarie con cui, nel Partito Democratico si scelgono i Segretari Politici, io non ho votato per lui), Primo ministro di un Gabinetto di Centro Sinistra. Leader della Sinistra italiana. Niente di meno, egli è di DESTRA!!!! Sotto mentite spoglie, ma è DECISAMENTE DI DESTRA!!! e, non si discute. Lo certifica Tatulli. CHE RIVELAZIONE TRAUMATICA; sono cose che ti segnano per il resto della vita. Mah, veniamo a noi, caro il "mio" Tatulli. SONO PARTIGIANO? E, di grazia, perché NON dovrei esserlo? Riconoscendomi in una cultura che ammette la diversità, pur nel perseguimento degli obiettivi comuni. In cui NON vige la "filosofia" del (è una vecchia barzelletta che forse non conosci) - ...il Comandante ai suoi: "Avanti miei prodi, aprite il fuoco sul nemico!"; il soldatino fa: "ma Signore, non abbiamo munizioni"; ed il prode Comandante: "zitto cogli...,SPARA!" - (se afferri la metafora). Mi diagnostica una mancanza di EQUILIBRIO (fisico? morale? intellettuale?). E perché, caro il "mio insostituibile" Tatulli? Perché forse ho toccato la tua sensibilità? Se così fosse, NON mi dispiace, anzi, peggio per te. Ed infine, la PERLA delle PERLE: Matteo Renzi? Un IMPOSTORE, un MALFATTORE SOTTO LE SPOGLIE DEL RAGAZZINO AMMODO!!! Ha truffato tre milioni di simpatizzanti, alle primarie (che, ripeto, a Sinistra si fanno, a Destra NO!) - menomale, io non c'ero fra quelli che l'hanno votato: avevo visto giusto? - che idiota essermene poi dimenticato. Più di undici milioni di Italiani, alle Europee. Non solo, indirettamente ha truffato e trufferà altri milioni di onesti elettori nelle consultazioni amministrative e perpetuerà il suo delitto di IMPOSTURA, anche l'8 Giugno! Poveri noi. Speriamo che l'"illuminante" rivelazione che SOLO ADESSO ci fai, serva a smascherarlo e a limitare i danni! E checcavolo, caro Tatulli, adesso dici queste cose? Non potevi dirle prima? Hai costretto me (ma, non è grave, sono partigiano, squilibrato e non capisco una mazza di politica, al tuo cospetto) e milioni di onesti Cittadini a votare UNO DI DESTRA! Ma sarai un pò sadico, al limite dell'autolesionismo? Dopo questa lezione - ti assicuro, l'ho imparata - aspetto Renzi e la Sinistra - che poi SINISTRA non è, ma è DESTRA (miodio, che confusione), alla prossima occasione. Un saluto a te.



Destra? Sinistra? Vince la sinistra con la politica di destra ? Renzi è di destra o di sinistra? Sinistra? Destra? Come non rileggersi Norberto Bobbio: Destra e Sinistra – Ragioni e significati di una distinzione politica. - Parole del nostro linguaggio politico, destra e sinistra stanno sperimentando negli ultimi tempi una curiosa sorte e una contrastata fortuna. Mai come oggi, la tradizionale distinzione del campo politico, invalsa almeno da due secoli, viene da più parti contestata, e considerata come una contrapposizione che avrebbe ormai fatto il suo tempo e che non avrebbe più alcun senso, posto che mai ne abbia avuto uno. Mai come oggi, d'altro canto, la scena politica di gran parte del mondo occidentale – e quella italiana in particolare – è stata dominata dall'idea di una polarizzazione dello scontro tra due schieramenti contrapposti, che si apprestano a lottare accanitamente l'uno contro l'altro per conquistare la supremazia. Dunque, destra e sinistra esistono ancora? E se esistono ancora e tengono il campo, come si può sostenere che hanno perduto del tutto il loro significato? E se un significato ancora lo hanno, questo significato qual è? L'essenza più intima della distinzione consiste nel diverso atteggiamento che le due parti – il popolo di destra e il popolo di sinistra – sistematicamente mostrano nei confronti dell'idea di eguaglianza. Naturalmente, eguaglianza e diseguaglianza sono concetti relativi: né la sinistra pensa che gli uomini siano in tutto eguali, né la destra pensa che essi siano tutti diseguali. Ma coloro che si proclamano di sinistra danno maggiore importanza, nella loro condotta morale e nella loro iniziativa politica, a ciò che rende gli uomini eguali, o ai modi di attenuare e ridurre i fattori della disuguaglianza; mentre coloro che si proclamano di destra sono convinti che le disuguaglianze siano un dato ineliminabile, e che in fin dei conti non ne debba neanche auspicare la soppressione. A questo punto si può anche osservare che sinistra e destra sono termini che il linguaggio politico è venuto adoperando nel corso dell'Ottocento, e sino ad oggi, per rappresentare l'universo conflittuale della politica. L'essenziale oggi non è imporre questo o quel regime, tutti i regimi sono imperfetti, la cosa più urgente è salvare la vita sul pianeta ed evitare in tutti i modi i conflitti tra le persone.
1°parte. - Al di fuori della politica l'uomo ha fatto miracoli: ha sfruttato il vento e l'energia, ha trasformato sassi pesanti in cattedrali, è riuscito a controllare e vincere quasi tutte le malattie, ha cominciato a penetrare i misteri del cosmo. “In tutte le altre scienze si sono registrate notevoli progressi” ebbe a dire una volta John Adams, secondo presidente degli Stati Uniti “ma non in quella del governo, la cui prassi è rimasta immutata.” Esistono quattro tipi di malgoverno, spesso combinati fra loro: la tirannia, l'eccessiva ambizione, la inadeguatezza e la decadenza, e, infine, la follia o la perversità. Ma follia e perversità, potrebbe obiettare qualcuno, fanno parte della natura umana, e allora per quale ragione dovremmo aspettarci qualcosa di diverso dagli uomini di governo? La follia dei governi preoccupa perché si ripercuote con effetti più negativi su un maggior numero di persone; di qui l'obbligo per i reggitori di stati di agire più degli altri seconda ragione. Tutto ciò è risaputo da tempo immemorabile, e allora perché la nostra specie non ha pensato a prendere precauzioni e a cautelarsi? Qualche tentativo è stato fatto, a cominciare da Platone, che propose di creare una categoria di cittadini destinati a diventare professionisti della politica. Secondo lui la classe dominante, in una società giusta, doveva essere costituita da cittadini che avevano imparato l'arte di governare, e la sua soluzione, affascinante ma utopistica, erano i re filosofi: “Nelle nostre città i filosofi devono diventare re, oppure chi è già re deve dedicarsi alla ricerca della sapienza come un vero filosofo, in modo da far coesistere in una sola persona potere politico e vigore intellettuale.” Fino a quando ciò non fosse accaduto, riconosceva Platone, “le città e, io credo, l'intero genere umano non potranno considerarsi al riparo dai mali.” E' così è stato. (continua)

2°parte. - Il conte Axel Oxenstierna, cancelliere svedese durante la terribile Guerra dei Trent'anni, parlava con ampia cognizione di causa quando disse: “Renditi conto, figlio mio, che ben poco posto viene lasciato alla saggezza nel sistema con cui è retto il mondo.” Lord Acton, uomo politico inglese del secolo scorso, usava dire che il potere corrompe, e di ciò ormai, siamo perfettamente convinti. Meno consapevoli siamo del fatto che esso alimenta la follia, che la facoltà di comandare spesso ostacola e toglie lucidità alla facoltà di pensare. La perseveranza nell'errore, ecco dove sta il problema. I governanti giustificano con l'impossibilità di fare altrimenti decisioni infelici o sbagliate. Domanda: può un paese scongiurare una simile “stupidità difensiva” come la definì George Orwell, nel fare politica? Altra domanda, conseguente alla prima: è possibile insegnare il mestiere ai governanti? I burocrati sognano promozioni, i loro superiori vogliono un più vasto campo d'azione, i legislatori desiderano essere riconfermati nella carica. Sapendo che ambizione, corruzione e uso delle emozioni sono altrettanto forze di controllo, dovremmo forse, nella nostra ricerca di governanti migliori, sottoporre prima di tutto i candidati a un esame di carattere per controllarne il contenuto di coraggio morale, ovvero, per dirla con Montaigne, di “fermezza e coraggio, due virtù che non l'ambizione ma il discernimento e la ragione possono far germogliare in uno spirito equilibrato.” Forse per avere governi migliori bisogna creare una società dinamica invece che frastornata. Se John Adams aveva ragione, se veramente l'arte di governare “ha fatto pochissimi progressi rispetto a 3000 o 4000 anni fa” non possiamo aspettarci grandi miglioramenti. Possiamo soltanto tirare avanti alla men peggio, come abbiamo fatto finora, attraverso zone di luce vivida e di decadenza, di grandi tentativi e d'ombra. (fine)

Non condivido. L'analisi e' un altra. In questo paese c'e' uno strato di popolazione che la crisi gli e' scivolata addosso e che l' ha vista solo nelle case degli altri, uno zoccolo di potere economico e amministrativo consolidato, spesso e volentieri non alla luce della ribalta mediatica, che vive non 'per' lo stato ma 'di' stato, che spesso non chiede ma 'pretende' dallo stato, che viene finanziato o sovvenzionato dallo stato, uno zoccolo duro che attraversa e spesso dipende da strutture del paese garantite dallo stato. E non sto parlando della sola fantomatica burocrazia. Si va dal tranquillo e indisturbato professore di scuola media al barone universitario, dal burocrate dell'Inps al direttore sanitario della ASL, dal ministeriale che non puo' piu' permettersi di imboscarsi come ieri, al banchiere della banca permeata e salvata da strutture del parastato, dai fasulli manager delle piccole e grandi aziende statali o parastatali agli altrettanto 'apparenti' manager di medie grandi aziende private, spesso anche quotate in borsa, ma non abituate a sostenersi da sole sui mercati se non gli arriva 'ogni tanto' qualche buon bando regionale confezionato per loro. Pensateci bene, e guardatevi attorno. Tutta questa gente e' una specie di nuova borghesia tutta italiana, ha approfittato per anni delle vacche grasse e del loro latte, non importa da quale fonte garantito, partiti di destra, centro destra, centro sinistra e sinistra, uno zoccolo di potere trasversale al fronte politico che non ha sentito gli effetti della crisi e che, come sempre, si puo' permettere tranquillamente la vacanza d'estate e la settimana bianca d'inverno. Questa gente ha capito che per questo stato si e' arrivati ormai alla resa dei conti economici, e che davanti alla minaccia del M5S, crescente e distruttiva delle loro certezze, dei loro diritti acquisiti, dei loro tradizionali sponsor politici, poteva fare una sola cosa: saltare sul carro del vincitore!



... Un articolo pieno zeppo di banalità a conferma che gli ANZIANI( vederni così tanti ai seggi per le Europee mi ha fatto impressione!)stanno frenando il cambiamento culturale di questo paese. I flussi elettorali dicono che il PD ha inglobato Scelta Civica(non è un caso l'appello pre-elettorale dei soliti vescovi che invitavano alla "moderazione") che solo il 50% degli italiani ha votato e che le transizioni dal M5S e da Forza Italia sono state irrilevanti visto che i voti persi hanno ingrossato il numero degli astenuti (guarda caso il PD non dice nulla e non fa nulla sull'astensionismo). Tutto ciò significa che il PD vale al massimo il solito 30-32% e alle politiche sarà tutta un'altra storia visto che il voto è LIQUIDO..Una cosa è certa: il PD non è più un partito di Sinistra (per chi voterà la sinistra vera alle prossime politiche?). Una considerazione sul M5S:in un paese BIGOTTO come l'Italia avere un Movimento indipendente al 21% che ha preso voti non elargendo e promettendo nulla agli elettori è un evento EPOCALE a dimostrazione che in Italia c'è GENTE ONESTA che non si fa abbindolare e sulla quale costruire la nazione. Infine una serie di considerazioni: A)Berlusconi ha preso il 16% il che sta a significare che è vivo e vegeto.B)il Parlamento Italiano non è stato modificato da questo voto per cui tutto resterà immutato negli equilibri. Berlusconi è centrale e per le "Riforme"( che non si faranno anche perchè non si sa in cosa consistono)chiederà in cambio la Luna( e la otterrà!).C) gli italiani non cambiano e sono sempre gli stessi. Votano un leader che sia a loro immagine e somiglianza e che promette loro: di chiudere un occhio sull'evasione fiscale e sul lavoro nero, manica larga sulle regole e niente discorsi e, soprattutto provvedimenti su Mafia, Camorra e N'drangheta perchè creano lavoro e danno da mangiare. Al massimo possono tollerare la "nave della legalità" ma non di più. Insomma...TRANQUILLITA' perchè l'Italia è e deve essere il paese del Carnevale permanente!!!


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