Esclusivo. Porto, il sindaco pagherà 7,8 milioni di euro di risarcimento danni alla società appaltatrice
Confermata la clamorosa notizia in esclusiva per i lettori di Quindici: il sindaco Antonio Azzollini e la società Cmc (Cooperativa muratori e cementisti) di Ravenna, che sta eseguendo i lavori del nuovo porto di Molfetta, hanno sottoscritto una tregua che serve al senatore del Pdl a tacitare le polemiche e le richieste di risarcimento danni per i ritardi nei tempi previsti dal contratto. Dopo aver dato in anteprima sul numero di gennaio la notizia dell’ultimatum della Cmc al sindaco a consentire la ripresa dei lavori, ora “Quindici” è in grado di proporre un vero e proprio scoop, anticipato sul nostro quotidiano on line in esclusiva. L’accordo riconosce subito, alla società vincitrice dell’appalto, una somma di ben 7,8 milioni di euro, poco più di un terzo della somma richiesta dalla Cmc (22 milioni di euro di risarcimento, su un’opera del valore complessivo di 57 milioni e 600mila euro). Dal canto suo la Cmc riprenderebbe i lavori con la draghetta fatta venire in fretta e furia dal senatore a Molfetta per dimostrare che l’attività continua, anche se da settimane è tutto fermo. In tal modo si punterà ad eseguire alcuni lavori secondari, nelle aree già sgombrate dalle bombe, in attesa del completo sminamento del porto, per cui serviranno circa 2 anni di tempo. In pratica, si tratta di una transazione, che permette alla Cmc di ottenere subito un risarcimento milionario, rinunciando all’intera somma richiesta e al sindaco di evitare la rottura del contratto e la fi ne del sogno del porto commerciale. Ma sistemata la parte legale della faccenda, i cittadini molfettesi si chiedono legittimamente dove prenderà il sindaco i 7,8 milioni di euro da versare alla ditta emiliana (un bel “regalo” alla Cmc)? Utilizzerà il fi nanziamento ottenuto per quest’opera, che, con i ritardi in corso, appare già insuffi ciente, tant’è che lo stesso sindaco lo ha portato da 57 a 80 milioni, di cui 63 da riconoscere alla Cmc (oltre 6 milioni in più del previsto), oppure utilizzerà soldi comunali che saranno versati dai cittadini? È questa la domanda che Quindici rivolge al sindaco, che, sorpreso dalla pubblicazione sul nostro giornale di una notizia che doveva restare segreta, almeno fi no al termine della campagna elettorale, si è chiuso in un imbarazzante, ma assordante silenzio.