Enzo de Cosmo: artefice della crescita della città attraverso l'informazione
Negli ultimi giorni dell’anno ci ha lasciato uno dei più significativi protagonisti dell’informazione giornalistica della nostra città di Molfetta: Michele de Sanctis. Non esagero nel sottolineare la correlazione tra informazione e sviluppo della città, specie dei piccoli centri, quando la mia mente va al ricordo di un’antica discussione scientifica tra due famosi storici economici della fine del ‘900, Henri Hauser e Amintore Fanfani, ripresa successivamente dallo storico economico molfettese Lorenzo Palumbo, secondo la quale «ogni piccola notizia, la più piccola cronaca, ogni piccolo chiarimento sulla realtà e sulle attività di una comunità cittadina, contribuiscono allo sviluppo anche economico dei piccoli centri, forse più di curve ed elaborazioni statistiche sapientemente studiate…» (“Annali dell’Istituto di Statistica” Università degli Studi di Bari, 1968-69). Uno degli artefici di questa “crescita” della nostra città, appunto, - soprattutto attraverso l’informazione -, è stato il giornalista Michele de Sanctis. Chi non ricorda le sue minuziose e puntuali notizie e corrispondenze su “La Gazzetta del Mezzogiorno” e altri quotidiani come “Il Messaggero” di Roma, relative ad iniziative culturali, politiche, sportive, sociali ed economiche della nostra città? La sua presenza fisica, attenta, sorridente, “intrusiva” per certi aspetti, ad ogni pubblica iniziativa o cerimonia ufficiale, era premessa di informazione e comunicazione alla più ampia comunità della Terra di Bari per la crescita culturale, politica, sociale ed economica della nostra città. E se – così come ha puntualmente riportato il 27 dicembre scorso la “Gazzetta del Mezzogiorno”, nel ricordo del giornalista molfettese scomparso – al compimento dei 50 anni di attività giornalistica ricevette una meritata medaglia d’oro di attestazione e gratitudine della città attraverso chi scrive, il sindaco dell’epoca, va sottolineato che è stata ed è la comunità cittadina molfettese che ringraziò e certamente ringrazia, nella continuità Michele de Sanctis. Va aggiunto, in particolare, attraverso questa mia modesta testimonianza, che a metà del 1984, quando assunsi la guida dell’Amministrazione della Città, rivenendo da un’epoca nella quale tutta l’attività culturale cittadina era concentrata e, pur se puntualmente, guidata dal “vertice” politico del Comune, fu Michele de Sanctis, insieme ad altri giornalisti locali, a sollecitare me e l’Amministrazione comunale ad attivare e disporre piccole ma significative risorse comunali per contribuire al “trasferimento” del coordinamento dell’attività culturale e dell’informazione cittadina alla “base” della comunità locale. Fu così che nacquero e si svilupparono alcuni periodici cittadini. Con questa breve testimonianza, nonché attraverso questi cari ricordi e sinceri sentimenti di Amicizia verso l’indimenticabile Michele de Sanctis, va il mio rinnovato cordoglio alla cara e gentile Signora ed all’intera Famiglia de Sanctis, particolarmente al figlio ed illustre giornalista Dott. Felice.