Entro dicembre si partirà con la messa in sicurezza del porto
Aad annunciarlo il candidato sindaco Tommaso Minervini nel corso di una conferenza stampa
MOLFETTA –«Intendo dare una notizia che ritengo importante, una notizia che nasce dalla interazione positiva tra la Regione Puglia – Assessorato ai Lavori Pubblici e l’attuale gestione commissariale» con queste parole ha esordito il candidato sindaco Tommaso Minervini nell’incontro che ha tenuto con la stampa nella serata di ieri.
Affiancato da Mariano Caputo ha reso noto che, dopo il parere favorevole al progetto definitivo per i lavori di messa in sicurezza del porto, sarebbe stato licenziato il progetto esecutivo.
Un progetto esecutivo di oltre 21 milioni di euro che riguarderà la costruzione del braccio della diga, mettendo il porto al riparo dalle correnti meteo-marine, rendendo più funzionale l’intero specchio d’acqua portuale, oggi utilizzato al 60%. In altre parole si punta ala protezione e messa in sicurezza non soltanto delle infrastrutture ma una sicurezza per tutti i moli, e quindi per l’attività dei pescherecci. Ovviamente con la terminazione del braccio, saranno rimossi i cassoni.
«Gran parte di questi lavori – ha precisato Tommaso Minervini – non appartengono all’appalto principale, che, quindi, rimane grosso modo intatto. Questo progetto incide quindi molto marginalmente sull’appalto principale, e quindi rimane intatto il quadro economico della parte principale che ovviamente non deve essere toccato, anzi, bisogna accantonare una parte di eventuali fondi perché quando si dovranno riprendere i lavori, il quadro economico sarà lievitato e quindi noi, prudentemente, andiamo ad assicurare i lavori del porto principale».
L’iter seguito ha visto l’approvazione del progetto definitivo da parte della Regione; il Comune ha dovuto fare degli ulteriori adempimenti tecnici per poter arrivare alla redazione del progetto esecutivo, a sua volta approvato della Regione.
L’ultimo atto complessivo è quello di trasmettere tutto al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, presso il Ministero delle infrastrutture a Roma, per le definitive approvazioni.
Poi tutto tornerà nelle mani dell’amministrazione comunale che potrà indire la gara d’appalto.
La gara d’appalto pone un’altra problematica cioè se fosse necessario un appalto pubblico aperto, cioè dove potessero partecipare tutti, oppure si poteva ricorrere alla procedura negoziata,invitando cinque ditte altamente specializzate per quel tipo di lavori: una procedura sicuramente più veloce.
«Questo è quello che l’ANAC ha specificato - hanno riferito i politici – ossia che è possibile, per quanto riguarda la messa in sicurezza del porto di Molfetta, adottare la procedura negoziata a 5 ditte e quindi accelera i tempi per la gara».
Ovviamente molto dipende dai tempi tecnici di approvazione complessiva del Consiglio Superiore dei LL.PP. e da quelli della procedura negoziata: «Se tutto andrà bene – ha precisato Mariano Caputo – entro dicembre si espleterà la gara e si dovrebbero avviare i lavori di messa in sicurezza».
Del resto, è stato più volte sottolineato, dal 2015 il porto è stato riconsegnato all’Amministrazione comunale e «quindi scattano le responsabilità del danno, non solo del danno erariale ma anche del danno fisico che potrebbe essere causato da eventuali mareggiate o situazioni di degrado».
«Sia pure da cittadini, con una operazione di “cittadinanza attiva” – ha aggiunto Tommaso Minervini, abbiamo seguito questo procedimento sia dalla parte commissariale sia dalla parte regionale e, quindi, oggi abbiamo accompagnato, sia pure con lo sguardo, questo processo. Ci tenevamo a dire che ciò che era fermo si sta per sbloccare».
«Insieme a questo – ha concluso – l’amministrazione che sarà andrà a completare le altre questioni: il porto turistico, il completamento delle infrastrutture tecniche dei pescherecci, il mercato ittico, i cantieri ecc».
La messa in sicurezza del bacino del porto è sicuramente una delle problematiche più sentite da parte degli operatori del settore, in particolare degli armatori e degli equipaggi dei motopescherecci che, troppo spesso, lamentano di vedere messe in pericolo da mareggiate e correnti interne le proprie imbarcazioni. Speriamo che i tempi preventivati siano effettivamente rispettati.
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Autore: Isabella de Pinto