Emergenza rifiuti a Molfetta (di domenica e non solo). Legambiente: 'L'unico rimedio è differenziare di più. Aspettando la raccolta porta-a-porta
MOLFETTA - Differenziare, per forza. La massimizzazione della raccolta differenziata è ormai diventata una necessità. Dopo la chiusura della discarica di Trani, l’Amministrazione comunale di Molfetta, di concerto con l’Asm, ha correttamente disposto una serie di provvedimenti volti a gestire la fase di emergenza (da ultimo, il divieto di conferire rifiuti indifferenziati nei cassonetti di domenica e nei giorni festivi).
I nostri rifiuti, infatti, migreranno da Trani verso altre discariche regionali (per rifiuti speciali), dove, peraltro, i costi di smaltimento sono di gran lunga superiori a quelli versati, finora, alla discarica tranese. Tali impianti, inoltre, non saranno in funzione di domenica: di qui l’iniziativa assunta dalla nostra Amministrazione. E, questo, nell’attesa di attivare la raccolta porta-a-porta, il cui avvio è oggi, a maggior ragione, improcrastinabile.
“Purtroppo il problema dei rifiuti resta sommesso finché non si vede”, ha dichiarato Giovanna Grillo, presidente del circolo Legambiente di Molfetta. “E invece è sempre dietro l’angolo”.
Di fronte a questa situazione, ora più che mai, la cittadinanza non solo deve rispettare la nuova regolamentazione imposta dall’Amministrazione (che ha previsto sanzioni severe per i trasgressori), ma deve anche iniziare a ‘spingere’ le sue abitudini verso una raccolta differenziata più radicale.
Solo così l’emergenza rifiuti può diventare un’opportunità per ridurre il rifiuto indifferenziato (che rimane il più problematico da gestire sotto il profilo economico e ambientale).
Non è un paradosso. Si tratta di fare di necessità virtù.