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Elena Stancanelli ha presentato al Ghigno di Molfetta il suo ultimo romanzo “La femmina nuda”
29 luglio 2016

MOLFETTA - Che cos'è l'amore? Sarà "una tela fornita dalla natura e abbellita dall'immaginazione" come dichiarava Voltaire? Oppure "non è altro che unimento spirituale de l'anima e de la cosa amata" come lo definiva Dante? Hermann Hesse lo identificava invece nella felicità "la felicità è amore, nient'altro".

Oscar Wilde dichiarava che "quando vuoi davvero l'amore lo troverai che ti aspetta" e Saffo invece ne enfatizzava l'aspetto puramente passionale "Eros ha sconvolto il mio cuore come un vento che si abbatte sulle querce sulla montagna".

Sappiamo benissimo che il concetto dell'amore non è per noi quello che grandi poeti e personaggi celebri invece hanno dato.

L' amore non è come quello che ci mostrano nei film, dove, ad ogni modo, va sempre a finire per il verso giusto.

Non crediamo di certo ai cosiddetti "amori da Mulino Bianco". L'amore è fatto anche di crisi, conflitti, incomprensioni, litigi, menzogne e gelosie.

Questo lo sa bene Elena Stancanelli (foto), ospite del quarto incontro della IV edizione del Festival di "Storie Italiane", nella libreria "Il Ghigno" di Molfetta. Elena Stancanelli ha presentato il suo ultimo romanzo "La femmina nuda", edito da "La nave di Teseo" e finalista al Premio Strega 2016. L'autrice ha scritto romanzi e racconti, tra cui "Benzina", pubblicato da Einaudi nel 1998, ha vinto il Premio Giuseppe Berto. Da quest'ultimo e dal suo successivo romanzo "Le attrici" (2001, Einaudi), la regista Monica Stambrini ha tratto il film Benzina (2001). La Stancanelli ha scritto inoltre "Firenze da piccola" (2006), "A immaginare una vita ce ne vuole un'altra" (2007), "Mamma o non mamma" (2009, con Carla Susani) e "Un uomo giusto" (2011). Elena Stancanelli collabora con "la Repubblica", è attiva anche nella produzione di racconti pubblicati su riviste e rotocalchi (Max, Amica, Gulliver, Tutte Storie, Cosmopolitan, Marie Claire) e su alcuni quotidiani nazionali (Il Secolo XIX, Corriere della Sera).

Prima che l’incontro cominciasse è stato ricordato Fulvio Schinzari, che è stato ospite con uno suo spettacolo della libreria qualche mese fa, vicequestore deceduto in seguito alla collisione dei due treni, avvenuta il 12 luglio nella nostra cara e amata terra. Un omaggio ad un uomo che ha molto amato la cultura, la musica, e la letteratura e a tutti coloro che hanno perso la vita.

 Successivamente, spazio alla musica, con un ospite già noto al pubblico de "Il ghigno", il musicista, cantautore e sperimentatore Mauro Massari, accompagnato dalla giovane Luigina.

A dialogare con la Stancanelli, la scrittrice Teresa Antonacci, che ha percorso tutti i passi salienti della storia invitando l'autrice a leggerli.

L' Antonacci si è inoltre soffermata su alcuni punti a lei poco chiari e ha fatto delle domande, a volte personali, all'autrice. «Volevo raccontare la coppia senza parlare della storia d'amore, ma puntando più su quello che succede quando due persone si incontrano e si lasciano» dichiara. « I due protagonisti»spiega la Stancanelli «sono archetipi degli uomini e delle donne di questi anni, da cui emergono una mascolinità e una femminilità semplici». Un rapporto, quello tra uomo e donna, che per la scrittrice "è molto più semplice oggi rispetto a circa vent'anni fa. C'è un modo di rapportarsi che sta cambiando, anche sulla scia del femminismo e come tale deve essere ancora metabolizzato dalla società e dalle persone. E ci vorrà un po' di tempo".
"La femmina nuda" è la storia di Anna, una donna che, nella forma di una confessione spudorata alla propria migliore amica, racconta il lato oscuro di ogni donna. "La femmina nuda" sarà presto un film. Pietro Valsecchi ha infatti acquisito i diritti cinematografici per Taodue Film.

Il cast del film è al momento ancora top secret, mentre la protagonista sarà una star del cinema francese.

La Stancanelli, una donna giovanile, elegante, matura dolce, leale, forte, con la testa sulle spalle, con 1.000 pensieri per la testa, ma allo stesso tempo spensierata.

Una voce calda, un sorriso, un timido 'grazie' detto a testa bassa e alla prossima storia Elena, al prossimo libro, al prossimo incontro tutto al femminile

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Autore: Sabrina Spadavecchia
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Cos'è l'amore? Amore e amore! L'Amore è un'arte, allora chiede sforzo e saggezza. Oppure l'Amore è una piacevole sensazione, qualcosa in cui imbattersi è questione di fortuna? La gente non pensa che l'Amore non conti. Anzi, ne ha bisogno; corre a vedere serie interminabili di film d'amore, felice o infelice, ascolta canzoni d'amore; eppure nessuno crede che ci sia qualcosa da imparare, in materia d'Amore. Questo atteggiamento si basa su parecchie premesse: la maggior parte della gente ritiene che Amore significhi “essere amati”, anziché amare; di conseguenza, per loro il problema è come farsi amare, come rendersi amabili, e per raggiungere questo scopo seguono parecchie strade. Una, preferita soprattutto dagli uomini, consiste nell'avere successo, nell'essere ricchi e potenti quanto lo possa permettere il livello della loro posizione sociale. Un'altra, seguita particolarmente dalle donne, è di rendersi attraenti, coltivando la bellezza, il modo di vestire, ecc.. Una terza via, seguita da uomini e donne, è di acquisire modi affabili, di tenere conversazioni interessanti, di essere utili, modesti, inoffensivi. Molti dei modi per rendersi amabili sono gli stessi impiegati per raggiungere il successo, per conquistare gli amici, e la gente importante. Come dato di fatto, quel che la gente intende per “essere amabili”, è essenzialmente un insieme di qualità. - L'Amore non è soltanto una relazione con una particolare persona: è un'attitudine, un orientamento di carattere che determina i rapporti di una persona col mondo, non verso un “oggetto” d'amore. Se una persona ama solo un'altra persona e è indifferente nei confronti dei suoi simili, il suo non è amore, ma un attaccamento simbiotico, o un egotismo portato all'eccesso. Eppure la maggior parte della gente crede che l'amore sia costituito dall'oggetto, non dalla facoltà di amare. Infatti, essi credono perfino che sia prova della intensità del loro amore il fatto di non amare nessuno tranne la persona “amata”- “L'AMORE è quando non esiste più l'”io” , quando la felicità di un'altra persona è più importante della tua”.

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