Recupero Password
Edilizia scolastica: il sogno di una palestra e i ritardi della Provincia
15 ottobre 2014

Da poco più di un mese si è aperto il nuovo anno scolastico; presenti all’appello vecchi e nuovi alunni, docenti, dirigenti scolastici ma anche tutti (o quasi) i problemi ed i disagi segnalati lo scorso anno. Noi di Quindici abbiamo preparato un’inchiesta sull’edilizia scolastica ascoltando le parole dei dirigenti scolastici (coloro che hanno acconsentito) che hanno fatto il punto della situazione degli istituti di loro competenza. Cominciamo dalle dichiarazioni del preside dell’Istituto Comprensivo “A. Manzoni- Cozzoli”, “Gagliardi-Gadaleta-Poli”, Michele Laudadio: «Ho segnalato, già da tempo, alcuni dei problemi più grandi che riguardano le quattro sedi di mia competenza all’amministrazione comunale che dovrebbe occuparsi appunto dello stato in cui versano gli edifici scolastici della scuola dell’obbligo, ma ho ricevuto poche risposte» dice «le esigenze sono molte e ve ne elenco alcune». L’elenco è davvero lungo e comincia dal bisogno di ampliare gli uffici della segreteria e di avere finalmente una palestra con la P maiuscola presso la sede “Manzoni” dato che fino ad ora i bambini sono costretti a passare le loro ore di educazione fisica in un’aula adibita a palestra o nell’atrio malmesso della scuola occupato dall’ex custode, ormai in pensione, che in realtà dovrebbe lasciare l’edificio. Alcuni lavori per la messa in norma delle finestre sono già in corso: «Un lavoro ben fatto fa si che non ci sia bisogno di continua manutenzione » afferma Laudadio. Passando alla sede “Cozzoli”, il problema più rilevante è la compresenza del centro delle tartarughe all’interno dell’edificio: «Nulla in contrario a quest’iniziativa, ma bisognerebbe organizzarsi in modo diverso, pensando per prima cosa al benessere dei bambini», già, perché questo centro delle tartarughe è proprio vicino alla sala adibita alla mensa, con tutti i disagi che ovviamente questa cosa comporta dal punto di vista igienico; oltre al fatto, ci spiega il preside, che non c’è una convenzione scritta che renda legale questo sodalizio scuola-centro tartarughe, quindi il tutto è abusivo, tanto che una volta si è arrivati all’intervento dell’ASM che ha rimosso una vasca delle tartarughe lasciata vuota nell’atrio della scuola, pericolosa perché ricettacolo di germi, per i bambini che lì ci giocano. Altro problema di questa sede è la mancanza di un sistema automatico di apertura del cancello e di conseguenza il fatto che il personale ATA sia costretto ad un andirivieni continuo per permettere l’ingresso nell’edificio. Poi, ci sono dei problemi in comune per tutte le quattro sedi: il primo è quello dell’impianto di riscaldamento che andava controllato già dall’estate o comunque da settembre così da non rimanere scoperti una volta cominciata la stagione invernale; un altro è quello della mancanza di suppellettili; ultimo, ma non meno importante è rappresentato dalla connessione WI-FI: «Dal 1° gennaio 2015 sarà d’obbligo l’uso esclusivo, pena una sanzione economica, dei registri elettronici ma la rete non copre gli interi edifici con la sua potenza. Ho già fatto fare un preventivo della spesa per il potenziamento della rete ma senza l’aiuto dell’amministrazione non posso farcela», continua il dirigente scolastico. Anche la sede “Gagliardi-Gadaleta” andrebbe ristrutturata perché ormai vecchia; oltre al problema identico alla “Cozzoli” del sistema elettrico per l’ingresso, qui si riscontra una pavimentazione dello spiazzale poco sicura ed anche questa sede nonostante sia ospitata in un edificio della Provincia è di pertinenza dell’amministrazione comunale. Presso la sede “Poli” infine, è in atto un buon progetto europeo che riguarda la costruzione di una palestra davvero carina, con un campo da basket e piste di atletica ma i lavori vanno a rilento e ci si augura che vengano portati a termine in questo stesso anno, ma anche qui ci sono dei problemi che non posso essere trascurati: andrebbe rifatto il tetto dell’edificio perché in occasione di piogge abbondanti, una guaina ormai da cambiare fa filtrare l’acqua nell’edificio fino a bagnare un’intera parete al secondo piano e rischiare di toccare i fili elettrici: «Anche qui molte sono state le segnalazioni al Comune, ma ancora nessuna risposta. Per me è un discorso di priorità! Penso che la scuola e la sicurezza nelle scuole siano un qualcosa che tocca tutti, dall’amministrazione ai singoli cittadini, quindi l’unico modo per risolvere almeno i più gravi dei problemi, elencati qui da me, sia un maggior dialogo con il sindaco ed i suoi collaboratori, perché da sole le scuole non riescono a garantire il benessere degli studenti e la salvaguardia dei loro diritti primari», conclude Laudadio.

* * *

Più tranquilla è invece la situazione del Liceo Linguistico e delle Scienze Umane “V. Fornari” nel quale ci accoglie il neodirigente scolastico Eugenio Scardaccione: «Sono in carica, in questo istituto, da soli due mesi, quindi capite bene che non sono ancora riuscito a farmi un’idea precisa sul da farsi. Certo la prima cosa che salta all’occhio è la mancanza di una palestra, ma è un problema che l’istituto ha da decenni ed al quale più o meno si riesce comunque a supplire ». Un altro problema, questo più grave, è la caduta di alcuni calcinacci in alcune parti dell’edificio: «Sono stati già eseguiti dei lavori ma andrebbe sistemato tutto con più calma perché ne va della sicurezza degli studenti ed anche dell’estetica dell’edificio stesso». Per il resto invece, grazie all’aiuto della Provincia e alla competenza del personale ATA, va tutto bene; l’impianto di riscaldamento è stato già controllato e tutti i piccoli accorgimenti per garantire un tranquillo anno scolastico sono stati già adottati.

* * *

Passiamo all’ITCGT “G. Salvemini”; qui invece c’è parecchio da sistemare, ci spiega il responsabile della sicurezza, prof. De Palma: «A cominciare dalla facciata esterna e dall’ingresso completamente da rifare, passando per i piccoli lavoretti di manutenzione che non sempre vengono eseguiti ed arrivando a quello che è il problema più grande ovvero il mancato adeguamento alle norme di sicurezza per quanto riguarda l’illuminazione, alcuni infissi soprattutto nelle aule ed il trattamento anti-umidità che andrebbe fatto in gran parte dell’edificio». Qualcosa è stato già fatto, ammette il professore, grazie all’aiuto della Provincia la quale, in realtà, dovrebbe cercare di essere più presente. Infine, altro problema che accomuna l’ITCGT a molte scuole visitate per quest’inchiesta è quello della palestra; l’istituto è provvisto sia di una palestra coperta che di una scoperta, utilizzate non solo dagli studenti della scuola stessa, ma anche in occasione di gare sportive e progetti esterni, ma entrambe andrebbero totalmente ristrutturate perché ormai poco sicure.

* * *

Diamo ora uno sguardo alla situazione di uno degli istituti con il più alto numero di iscritti della città, ovvero l’I.T.I.S. “G. Ferraris” confrontandoci, anche qui, con il responsabile della sicurezza, prof. Nino Sallustio: «Non va tutto alla perfezione ma com’è normale che sia in una scuola di mille studenti, ma non vi sono problemi di sicurezza. Certo sono segnalabili alcuni ritardi nella manutenzione ordinaria, ma d’altronde la Provincia stessa fa i conti con la mancanza di fondi». Da quasi un anno l’aula magna- auditorium che l’istituto condivide con il Liceo Scientifico è chiusa e la Provincia ha bandito un concorso per chi dovrà occuparsi dei lavori. Invece per quanto riguarda la nuova struttura, tutto è fermo, perché l’appalto iniziale prevedeva la costruzione dell’edificio ma non la fornitura di banchi e sedie, il cui ordine è stato fatto solo a settembre. Nell’attesa, i ragazzi e gli insegnanti sono costretti a fare il doppio turno, con tutti i disagi che ne conseguono ma si spera che la situazione verrà risolta nel giro di un paio di settimane.

* * *

L’istituto che a quanto pare versa nelle migliori condizioni è il Liceo Classico “L. Da Vinci”, ne parliamo con Margherita Anna Bufi, dirigente scolastico anche del Liceo Scientifico “A. Enstein”: «L’edificio del Liceo Classico è stato ristrutturato 2-3 anni fa, con un accurato lavoro anche per quanto riguarda gli interni. La palestra resta quella condivisa con la scuola media “G. Pascoli”». Il Liceo Scientifico invece, pochi giorni fa, ha ricevuto le chiavi della nuova palestra, la cui prima pietra era stata posata a settembre del 2013; fino allo scorso anno, gli studenti dello scientifico la condividevano con i ragazzi dell’Industriale, ai quali è ora stata lasciata la vecchia struttura, mentre i primi utilizzano la nuova. All’esterno della palestra, c’è una pista di atletica in comune con l’I.T.I.S. Infine: “Anche lo Scientifico avverte il disagio generato dal doversi privare dell’aula magna, spazio indispensabile per incontri ed assemblee» spiega la Bufi, «non essendoci altri ambienti adeguati ad ospitare tutti ed in attesa che la Provincia avvii questa manutenzione, le assemblee si svolgeranno in palestra».

* * *

Caso opposto al Liceo Classico è quello delle due sedi dell’istituto IPSSAR Alberghiero delle quali ci parla il dirigente scolastico Antonio Natalicchio: «Durante il periodo estivo, sono stati già eseguiti alcuni lavori come il ripristino dell’impianto termico nella sede succursale, a cura della Provincia ed il ripristino delle tapparelle sul lato sud sempre della succursale, lavori in parte autofinanziati ed in parte finanziati dal ricavato di una cena e da una donazione dell’Amira» ma, continua, «ci sono ancora molti lavori urgenti da eseguire in entrambe le sedi». Cominciando dalla sede centrale, situata all’interno dell’Apicella, andrebbero abbattute delle barriere architettoniche; servirebbe una manutenzione straordinaria generale degli infissi, della pavimentazione,delle pareti di alcune aule e laboratori, dell’impianto idrico-fognante, dell’illuminazione e dell’impianto elettrico dalla cabina generale ai quadri elettrici; la realizzazione di un impianto di comunicazione interna; la delimitazione dell’area palestra con la separazione da spazi ASL e la chiusura di accessi all’atrio interno. Per quanto riguarda la sede succursale, situata presso via Giovinazzo, la lista non è meno lunga: il vecchio impianto antincendio è gravemente colpito dalla corrosione degli agenti marini quindi andrebbe sostituito; anche qui, servirebbe l’abbattimento di barriere; la manutenzione straordinaria dei quadri elettrici nei laboratori, degli infissi, delle controsoffittature, del sottotetto e caditoie, degli interni e delle facciate esterne con i muri perimetrali; il ripristino degli impianti elettrici danneggiati dai ladri di rame la scorsa estate ed infine la correzione delle pendenze dei tubi di scarico acqua in alcuni laboratori.

* * *

Chiudiamo la nostra inchiesta con l’IISS “Mons. Antonio Bello” grazie alle parole dell’ex responsabile della sicurezza, prof. Spagnoletti: «Ho seguito le vicende di questo istituto fin dal 2001 e di anno in anno ho fatto si che venissero eseguite tutte quelle piccole manutenzioni che rendessero la scuola a norma di legge. Infatti ora, non sono riscontrabili grandi emergenze anche perché, è un edificio costruito abbastanza recentemente ». Sono solo due gli appunti da fare. Il primo riguarda l’ingresso della scuola: «Per anni abbiamo chiesto alla Provincia il doppio ingresso pedonale e carrabile, dato che ce n’è uno adibito ad entrambi» continua Spagnoletti, «ma non avendo avuto risposte, per il momento, abbiamo impedito l’accesso alle auto nell’ingresso tranne, ovviamente ai mezzi di soccorso». Il secondo riguarda invece la scarsa attenzione da parte della Provincia nell’inviare la documentazione necessaria per avere un quadro completo della situazione; nonostante ciò, tutto è sotto controllo. Impossibilitati ad ascoltare le richieste di tutti gli Istituti di Molfetta che sono davvero numerosi, speriamo con quest’inchiesta di aver fatto almeno salire in superficie quelle che sono le situazioni di emergenza, un monito per l’amministrazione e per chi ne ha la competenza, in modo tale da garantire a tutti i nostri studenti molfettesi e pendolari, dai più piccoli ai più grandi, un buon nuovo anno scolastico, in edifici sicuri ed a norma di legge.

Autore: Daniela Bufo
Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet