E’ una guerra giusta?
Caro direttore,
il motivo di questa lettera nasce dal fatto che da pochi minuti sono partite le navi italiane dal porto di Taranto; è concretamente iniziata la nostra partecipazione al conflitto. Guardando la TV assisto inerte alla retorica dei commentatori di turno sulla necessità di far valere l’orgoglio italiano troppo spesso in questi anni dimenticato, alle trionfanti parate del Governo - e ciò non sarebbe un gran danno se non fossero state avvalorate dai miei stessi compagni diessini che hanno votato a grande maggioranza la partecipazione dell’Italia alla guerra, per poi diventare, con buona pace di tutti, “ riformisti e socialdemocratici”.
Ma il dubbio è che l’opinione pubblica è veramente convinta che la giustificazione della guerra sia la lotta ai terroristi e ne vada fiera perchè alle voci dissenzienti non è stato dato mai il giusto riscontro né in TV né sui giornali se non per criminalizzarle, in un paese, come l’Italia, in cui si è di fronte ad un attacco quotidiano contro le libertà democratiche ed i diritti civili.
Caro direttore, vogliamo ricordare a noi stessi e ai lettori del tuo giornale che la guerra contro il terrorismo è un’abile copertura degli americani per sfruttare le riserve di petrolio e di gas presenti nel Caspio; che i terroristi delle torri sono stati addestrati nei campi americani e tedeschi e che i taleban sono stati creati dagli americani, finanziati dalla Cia e foraggiati da società petrolifere disposte a spartire con loro i profitti sul petrolio e sul gas che sarebbe passato attraverso il “famoso oleodotto dell’Asia Centrale” che tutti dimenticano?
E non è forse altrettanto terrorista chi uccide innocenti in Afghanistan o colpisce ospedali e camion che trasportano rifugiati? E poi che dire della situazione di crisi e di estrema precarietà in cui versano le zone “calde” dell’Asia del Sud (il Kashmir per intenderci ), paesi con un arsenale nucleare sempre pronto e che potrebbe cadere nelle mani dei fondamentalisti?
Io ritengo che anche un giornale locale, e soprattutto il suo, abbia il compito di aprire un dibattito su questi temi, di porre domande su tali questioni, un giornale di sinistra signor direttore, una risorsa preziosa, insieme a poche altre, in questa città.
Con profonda stima
Nino Caputo
Il dibattito è aperto. Molti nostri lettori sono pacifisti, ma ci sono anche coloro che ritengono che questa guerra sia giusta per sconfiggere il terrorismo. Riporteremo i pareri favorevoli o contrari che ci giungeranno.