BARI – E’ morto ieri all'età di 87 anni Giuseppe Giacovazzo (nella foto con Al Bano a Molfetta), da qualche mese ricoverato nell’ospedale di Acquaviva per una grave malattia. Maestro di giornalismo, già direttore della "Gazzetta del Mezzogiorno" nei primi anni 80, Giacovazzo è stato anche uomo politico e scrittore. Nato a Locorotondo il 6 settembre 1925 ha condotto il Tg1 della Rai prima di dirigere il quotidiano pugliese.
Eletto in Parlamento nel 1987 e riconfermato nelle due successive legislature nelle fila della Democrazia Cristiana (ha seguito da sempre l'esperienza di Aldo Moro).
È stato sottosegretario di Stato per gli Affari esteri nel primo governo di Giuliano Amato e nel governo di Carlo Azeglio Ciampi e ha fatto parte di numerose commissioni parlamentari.
L'ultimo incarico ricoperto è stato quello della presidenza del Corecom Puglia.
Ha scritto diversi libri fra i quali “Puglia, il suo cuore”, cento piccole storie raccontate nei paesi, dal Gargano al Capo di Leuca, alla scoperta di un cuore d’ombra, indocile e geloso, quel cuore segreto di quella Puglia che ha tanto amato e ha descritto come un romanzo. L’ultima sua fatica è stata il libro “Elogio del trullo”, il suo testamento spirituale. Ha creato e diretto a Locorotondo il periodico “Paese vivrai” scuola di giornalismo per tanti giovani della sua città.
Alla famiglia vanno le condoglianze della redazione e del direttore di “Quindici” Felice de Sanctis, il quale ricorda con affetto il collega e amico, il maestro che lo chiamò alla "Gazzetta del Mezzogiorno", grato per i suoi insegnamenti non solo di giornalismo, ma anche di vita.
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