Come cambierà la tua vita quando ti ritroverai una centrale nucleare sotto casa? I piani nucleari del governo prevedono la creazione di almeno quattro centrali nucleari che costeranno all’Italia, soltanto per la costruzione, ognuna tra i 5 e i 6 miliardi di euro e che non saranno attive prima di dieci anni. Se l’Italia punterà sul nucleare non potrà rispettare gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni al 2020 e sprecherà le risorse che avrebbe potuto investire in tecnologie pulite ed efficienza, vere soluzioni immediatamente disponibili.
Il governo italiano vuole imporre il nucleare che è una pericolosa perdita di tempo e una falsa soluzione per i cambiamenti climatici.
Il nucleare copre poco più del 2 per cento dei consumi globali di energia nel mondo, meno dell’idroelettrico. Raddoppiare la potenza nucleare oggi installata, oltre a aumentare i rischi di incidenti, le scorie e i rischi di proliferazione di armi nucleari, avrebbe un effetto molto limitato sulle emissioni globali, dell’ordine del 5%. E implicherebbe l’apertura di un nuovo reattore ogni due settimane da oggi al 2030. A circa 60 anni dalla nascita della tecnologia nucleare civile non esiste una tecnologia nucleare intrinsecamente sicura, la gestione a lungo termine delle scorie nucleari non è stata risolta da nessun paese e non c’è una tecnologia che non possa essere utilizzata anche per produrre materiali per le bombe atomiche. Infine, le riserve di Uranio estraibili a costi calcolabili, ai livelli attuali di consumo ce ne sono per 70-80 anni. Per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e combattere il riscaldamento globale bisogna puntare sulle alternative più sicure ed efficaci: fonti rinnovabili ed efficienza energetica. Investire sul nucleare invece introduce altri rischi e assorbe molte risorse che vanno invece utilizzate per le fonti davvero pulite.
Gli effetti dei cambiamenti climatici si moltiplicano. Dalla fusione dei ghiacci alla desertificazione, fino all'inasprirsi degli eventi estremi. Siamo ancora in tempo per salvare il clima. Ma è necessaria una rivoluzione energetica da subito!