Due ragazze di Molfetta in Francia per ascoltare i Bts
Un’esperienza che ha cambiato la mia vita, un sogno diventato realtà. Queste sono le parole di Deborah, una giovane ragazza che ha coronato il sogno di vedere i suoi artisti preferiti dal vivo, ma che per farlo, ha dovuto spendere una fortuna per arrivare a Parigi, perché per la seconda volta, l’Italia è stata tagliata fuori, per mancanza di fondi. Una vera ingiustizia, prima di tutto perché non tutte le persone sono fortunate come Deborah e la sua amica Veronica da poter fare un viaggio all’estero, e in secondo luogo perché di sicuro la presenza di concerti del genere, riuscirebbero ad incrementare l’economia in Italia, dandole la possibilità di arricchirsi, invece di far arricchire i paesi vicini. Ma chi sono questi BTS? Al momento, solo la boy band più conosciuta in tutto il mondo, che ha dato il via alla diffusione del genere musicale che sta conquistando l’Europa e tanti altri territori, ma solo dopo aver fatto impazzire l’America, ovvero il K-pop (Korean pop, musica pop proveniente dalla Corea del Sud). Questi sette ragazzi, pieni di passione e con un grande talento, hanno iniziato il loro secondo tour mondiale l’anno scorso, e tra un mese lo concluderanno tornando nel posto da dove lo hanno iniziato, l’Asia. Ovviamente, per le due ragazze, così come tante altre perone, non è stato facile comprare quel prezioso biglietto per Parigi: “Ho chiesto ai miei genitori di poter partecipare al concerto anche gli anni precedenti - le parole di Veronica - ma non è facile organizzare un viaggio che comporti aereo, hotel e altre spese, alla fine però è stato utile, perché abbiamo fatto una vacanza all’estero, anche se avremmo preferito rimanere in Italia”. Entrambe le ragazze hanno sostenuto che non sia per niente giusto sottrarre all’Italia la possibilità di ospitare degli artisti che hanno aggiunto diverse tappe in Europa ormai da due anni, e soprattutto degli artisti che stanno attraversando proprio ora il momento più importante della carriera, grazie alla grande fama che hanno raggiunto: “Considerando la corruzione che c’è in Italia, è ovvio che ci sia il problema della mancanza di fondi, però quello che m’infastidisce di più è che in Italia anche la musica è cultura, quindi tutta la cultura che abbiamo in Italia non viene sfruttata, per questo penso che lo stato italiano dovrebbe investire di più su cose come i concerti, perché realizzando un concerto del genere, si portano ottanta mila persone in una città, e queste persone molto spesso non viaggiano solo per partecipare al concerto, ma rimangono per più giorni e colgono la possibilità di visitare la città. Se ad esempio dovesse esserci un concerto a Milano, potrebbero esserci molte persone provenienti anche dall’estero (come noi siamo andate a Parigi, gli stranieri potrebbero venire in Italia) che ovviamente visiterebbero più posti e quindi incrementerebbero l’economia del nostro paese. I concerti aiutano sempre l’economia e aumentano i turisti, e sicuramente lo stadio non rimarrebbe vuoto”. A causa dell’esclusione dell’Italia dal tour mondiale, molte ragazze sono rimaste deluse e hanno dovuto conservare ancora una volta il loro sogno nel cassetto, in attesa del prossimo tour e con la speranza che ci sia anche l’Italia, ma per il momento, resta solo la delusione che Veronica ha provato l’anno scorso: “Il giorno in cui vi è il concerto a un’ora di aereo dall’Italia, quindi in Francia, è il giorno più brutto, io ho provato l’esperienza l’anno scorso, quando non sono potuta andare. I social non aiutano per niente, perché si riempiono di video o foto del concerto, facendoti pensare solo di voler essere presente, ma di non poterci andare”. E la cosa più brutta è che solamente l’Italia viene esclusa: I BTS si sono esibiti al Wembley Stadium di Londra per due volte e allo Stade de France di Parigi per altre due volte. Perché al San Siro a Milano o allo Stadio Olimpico di Milano no? Dopotutto, se gli stadi fossero utilizzati, la gente spenderebbe in Italia e non arricchirebbe i paesi vicini. Alla difficile domanda “Perché i BTS dovrebbero venire in Italia?”, Deborah ha risposto “Prima di tutto, per aumentare la loro visibilità in Italia, quest’ultima sembra essere rimasta in dietro se pensiamo al grande successo che questo fantastico gruppo sta avendo in tutto il mondo, ma dovrebbero aggiungere una o due tappe in Italia anche per realizzare il sogno di tantissime persone”, Veronica ha poi aggiunto “Secondo me dovrebbero visitare non solo l’Italia, ma più posti possibili per poter aprire la mente e allargare gli orizzonti alle persone, grazie alle fantastiche parole che compongono i testi delle loro canzoni”. Alle persone che vivono in paesini piccoli come Molfetta servirebbe aprire la mente ad altre culture, tradizioni e modi di vivere, soprattutto in questo periodo in cui sembra che tutti stiano diventando egoisti a tal punto da non voler aiutare chi, in mare, è in difficoltà. Purtroppo anche il secondo tour mondiale di questi talentuosi artisti si concluderà presto senza aver toccato le sponde della penisola italiana. Tantissimi ragazzi e ragazze italiani sono rimasti delusi, ma non si arrendono: attraverso petizioni e manifestazioni, stanno cercando di non essere più esclusi, com’è successo per due anni di fila, ma dovranno sbrigarsi ad ottenere le tanto sperate tappe in Italia, perché più tempo passa, più per i famosi artisti sud-coreani si avvicina il tanto temuto servizio militare obbligatorio, a causa di questo, i cantanti sospenderanno completamente la loro carriera per tre lunghi anni, e nessuno sa se dopo ci sarà la possibilità per loro di salire sui palchi e tornare a cantare. Ma per il momento, le fan non vogliono pensare alla possibilità dello scioglimento della band, e preferiscono pensare al secondo film che racconterà la storia dei BTS al cinema “BTS Bring the Soul”, in tutti i cinema dal 7 all’11 agosto