Dopo anni di incuria, l'amministrazione comunale di Molfetta avvia la pulizia di tombini e caditoie intasate che provocano allagamenti in città
MOLFETTA – Fare ordinaria manutenzione in una città abbandonata a se stessa per anni, costituisce già un fatto positivo e di buona amministrazione. Non servono grandi opere (che restano magari incompiute o non servono a nessuno), quando non si riesce a garantire l’ordinaria manutenzione della città, per evitare disagi ai cittadini. Ora dopo anni in cui è mancata la manutenzione e la pulizia di tombini e caditoie a Molfetta, con la conseguenza di frequenti allagamenti in caso di pioggia intensa, l’amministrazione comunale del sindaco Paola Natalicchio ha deciso di stanziare 35mila euro per evitare allagamenti di strade e di locali a piano terra.
Un intervento necessario dopo le numerose segnalazioni dei cittadini e della Polizia Municipale costretta a far fronte alle emergenze ogni volta che cade un’abbondante pioggia.
Dopo uno studio del problema, l’amministrazione comunale ha preso atto che il problema dell’allagamento è causato principalmente dalla mancata manutenzione del reticolo idrografico superficiale di drenaggio delle acque meteoriche ed in particolare modo dell'intasamento delle griglie, tombini, caditoie e bocche di lupo ubicate ai margini delle carreggiate stradali che non consentono lo smaltimento delle acque di accumulo nelle cunette e nelle aree più depresse delle carreggiate stradali.
Perciò è stata decisa la costante pulizia di grate, tombini, caditoie, cunette e canali di scorrimento per le acque piovane; la rimozione di accumuli e discariche abusive di rifiuti che possano, a seguito di pioggia, contribuire ad ostruire gli scarichi; il monitoraggio dei sottopassi stradali e pedonali, ed altri punti critici con necessità di presidio in caso di piogge intense; la rimozione degli ostacoli di qualunque altra natura lungo tutti i percorsi naturali di scorrimento delle acque (alvei, lame, canali, inghiottitoi, ecc.) per scongiurare situazioni di pericolo.
L’intervento è necessario anche per garantire il corretto funzionamento della rete di fognatura bianca e di conseguenza la sicurezza idraulica del territorio e soprattutto per evitare i continui risarcimenti danni, con esborso di denaro pubblico da parte del Comune, come è avvenuto finora.
I lavori, con procedura d’urgenza, sono stati, perciò, affidati all'Impresa “Cuna Costruzioni s.r.l” di Bisceglie, ditta di fiducia del Comune, utilizzando i fondi previsti in bilancio per la manutenzione della fogna bianca.
© Riproduzione riservata