Donna e creatività per una giornata in rosa (ma non troppo)
CRONACA
Malgrado la celebrazione di questa ricorrenza non riscuota generali consensi, noi perseveriamo nel credere che sia opportuno non dimenticare il triste evento che l'8 marzo intende ricordare, un momento storico che vide esercitata una brutale violenza contro donne operaie che rivendicavano i propri diritti e insieme non annullare nell'oblio il lungo cammino di rivendicazione dei diritti delle donne, delle lotte perseguite con tenacia e sacrificio dalla fine dell'Ottocento ad oggi, in cui le problematiche connesse alla condizione femminile in Italia non sono affatto risolte se, per "garantire" un a certa presenza delle donne nell'esercizio attivo della partecipazione politica, si ricorre ancora alle controverse "quote rosa".
Ma non è più tempo di mimosa e di cortei in piazza o di serate libere di donne in pizzeria; è ora di mettere a profitto le capacità e le occasioni propizie per recuperare il senso di uno spazio comune
e pubblico di rappresentanza adeguata a quello che si è diventate.
Fra le varie occasioni culturali proposte in città per l'8 marzo e dintorni, la sezione Fidapa di Molfetta ha organizzato la 3° edizione della manifestazione "Donna e creatività" nelle sale dello Sporting Club per offrire a un gruppo di artigiane e artiste la possibilità di mettere in mostra i prodotti della propria attività creativa nei vari campi in cui da sempre si esercita la manualità e la creatività delle donne più dotate.
Così abbiamo potuto ammirare le creazioni della giovane Elisa Aurora: oggettistica personalizzata con varie tecniche; Pasqua Belgiovine: decoupage e altro; Consiglia Bufo, fiorista, che ha realizzato raffinate creazioni floreali; Maria Campo: lavori a tombolo; Vittoria Capurso: lavori a mezzo punto e punto croce; Renata Maria Casucci: ricami tradizionali; Serafina De Ceglia: pizzi Rinascimento in raffinate creazioni di biancheria; Carmen Perilla, scultrice: creazioni artistiche e gioielli in pietra; Giuliana Panunzio, ceramista “Alchimia” Ceramiche e vetri; Anna Tridente: lavori a uncinetto.
Numerosi visitatori hanno affollato le sale della mostra soffermandosi ammirati davanti ai raffinati lavori e anche le espositrici hanno apprezzato la possibilità di questa "vetrina" loro offerta.
Indubbiamente la mostra "Donna e creatività" è stata soprattutto un'occasione gioiosa di incontrarsi e comunicare, una rassegna non ampia, anche per il limitato spazio, che ha privilegiato un'attività femminile tradizionale, quella che richiede la pazienza del lavoro di connessione tra fili segni e nodi e ci riporta a un passato di creatività meravigliosa e irripetibile di un'arte non più tramandata, che non vuole essere però un ammuffito reperto della memoria ma una testimonianza di originali capacità che devono trasfondersi nel presente, nelle possibilità imprenditoriali di costruzione di nuove occasioni di affermazione delle donne, capaci anche di sfruttare al meglio le nuove tecnologie, come peraltro sta avvenendo in molti campi professionali.
Negli ultimi tempi tuttavia, tra referendum limitativi, notizie di cronaca e difficili condizioni economiche delle famiglie, in materia di dignità femminile sono stati fatti passi indietro, specie sul piano della rappresentanza. Lo stesso presidente Ciampi, nel celebrare il suo ultimo "8 marzo" al Quirinale, non ha esitato a dire che la politica finora ha fallito nella sfida di portare più donne in posizioni decisionali e ha riportato qualche dato sull'attuale condizione femminile in Italia: più alta disoccupazione, più ostacoli di fatto da rimuovere, servizi sociali insufficienti, scarsa collaborazione in famiglia. Un processo per le pari opportunità che risulta troppo lento malgrado leggi favorevoli che non hanno trovato però una piena applicazione.
Autore: Vittoria Sallustio