Don Tonino, quante difficoltà con i politici!
Riportiamo la testimonianza di Annalisa Altomare (nella foto, con don Tonino, già ammalato), sindaco negli ultimi giorni del vescovo
Carissimo Don Tonino, mi hanno chiesto di scrivere poche righe nel tuo ricordo, ma non ci riesco.Preferisco parlarti direttamente. Il tuo “Santo Transito" non ha portato ad una assenza, ma ad una presenza lontana. Non sento la tenerezza del ricordo, vivo invece la profonda nostalgia di chi è costretto alla lontananza.
Avendo avuto il privilegio di essere Sindaco durante i tuoi ultimi giorni a Molfetta, sono stata fra i diretti testimoni della tua assoluta passione per la nostra Città, per i suoi cittadini e per quanti sono stati impegnati politicamente al suo servizio.
Quante difficoltà hai dovuto superare con i politici!
Forse hai sorriso della loro stupita preoccupazione quando hai aperto le porte della tua casa agli sfrattati quando hai indicato con la forza la strada esigente del servizio ai poveri e della esaltazione degli umili.
Ti sei impegnato per offrire loro dei momenti di riflessione e di incontro, e hai sofferto della loro assenza.
La guerra del Golfo è stata sicuramente l'occasione in cui il tuo impegno esigente per la Pace ha suscitato nella Città discussioni appassionate su tesi contrapposte.
Non fu vana la tua amarezza di quel momento, la coscienza nella necessità di impegnarsi per la Pace si è fatta strada fino a questi giorni: in molti hanno manifestato l'avversione a questa nuova guerra del Golfo.
Ci sono stati momenti terribili nei quali hai stretto in un abbraccio Molfetta ed i Suoi Amministratori: l'assassinio del Sindaco Carnicella. In quella occasione in molti tentarono di utilizzare politicamente i tuoi pensieri da parti diverse. Tu eri invece dalla parte del popolo e sentivi la necessità di indicare alla Città la strada per una nuova Primavera.
Nei momenti più carichi di tensione hai sempre avuto una parola “per” mai “contro”. Non so quali sono oggi i tuoi pensieri.
Non so se è stata raccolta appieno la raccomandazione che hai fatto a Molfetta salutandola prima di partire: “... vi raccomando i poveri!”
Grazie per quanto con i tuoi scritti riesci a suscitare, per avere chiesto ai giovani di cantare la libertà ogni giorno, per avere detto ai politici che si continua a preparare la PRIMAVERA anche sapendo di non poterne vedere i fiori.
Grazie perché nel mattino del tuo ultimo Giovedì Santo hai detto ad ognuno di noi “Ti voglio bene!"
Ciao
Annalisa