Domani a teatro

Domani a teatro "Tra 1 ora e 12 minuti" di Warner Waas

11 dicembre 2008

MOLFETTA - “ Io sento questo dolore senza fine ”. Tra 1 ora e 12 minuti è lo spettacolo della compagnia Manifatture Knos/Induma Teatro diretta da Werner Waas basato sulle ultime parole affidate ad un video diffuso su internet di Sebastian Bosse, liceale diciottenne che nel Novembre 2006 uccise diversi suoi compagni di scuola nella cittadina di Emstetten, Germania, e su “stralci” del Forganglighet di Lars Norén, testo già ispirato alla vicenda del ragazzo della Westfalia. Una passerella individuata da due file di lampadine poste sul pavimento è lo spazio dove Lea Barletti interpreta un monologo complicato, invettivo con toni volutamente spenti, pre-dramma interiore di Sebastian che prepara la sua strage, la giustifica. I movimenti e gli oggetti scenici sono pochi, solo un fazzoletto bianco..... Lo spettacolo andrà in scena domani, venerdì 12 dicembre, nel teatro dell' oratorio S. Filippo Neri con sipario alle 20.30. Sarà preceduto, alle 18, dalla conversazione con Lea Barletti presso la libreria "Il Ghigno" di Molfetta, dove è anche possibile acquistare i biglietti dello spettacolo, in prevendita, al costo di 5 euro.

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Roland Eagle

13 Dicembre 2008 alle ore 00:00:00

Sociologi, psicologi, esperti in comunicazione stanno discutendo oltre al caso in questione, anche simili violenti e tragici avvenimenti avvenuti qualche anno fa - forse dimenticati dalle masse - negli U.S.A.. 14 febbraio 2008: un ex studente universitario con fucile e pistole e vestito di nero, ha fatto irruzione nel campus della Northon Illinois University uccidendo 5 persone e ferite altre 16, per poi togliersi la vita: si chiamava Steven Kazmerczak. Un anno prima stessa sorte è toccata allo studente Seug Hui-Cho, sempre armato di fucile e pistola e vestito di nero, irrompe nel campus alla Virginia Tech University, uccidendo 32 studenti per poi suicidarsi. Molte analogie queste tragiche storie di violenza e miserie umane, strade diverse per venirne a capo. Negli USA si ricorre alla correzione della legge sul possesso d'armi, in Germania, il Governo tedesco colpevolizza la violenza derivata dai videogame. A tutt'oggi, non esiste alcuna prova scientifica che dimostrano inconfutabilmente che i videogame trasformino gli utenti in soggetti violenti e asociali. Il problema comunque resta. Tutto è allo studio degli esperti e speriamo che presto si venga a qualche risultato, anche se molte supposizioni e idee in merito ci sono: da provare.

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