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Dimmi come mangi e ti dirò chi sei “
15 dicembre 2010

Dimmi come mangi e ti dirò chi sei” è questo il filo conduttore del progetto educativo didattico “Cibiamoci” che le classi terze della scuola primaria “ G. Cozzoli” si accingono a realizzare nel corrente anno scolastico in collaborazione con la società cooperativa Anthropos e l’ospedale di Molfetta. Il dirigente scolastico prof. Michele Laudadio nell’incontro con i genitori che si è svolto nei locali della scuola mercoledì 23 novembre 2010, si è mostrato entusiasta del progetto che prevede il coinvolgimento di uno staff medico psicologico con più figure professionali a sostegno degli alunni e delle famiglie che in assoluta privacy decideranno di seguire questo percorso. All’ incontro sono intervenute la biologa nutrizionista dott. Stefania Gianmarino, la pediatra dott. Silvia Rana, la dietista dott. Chiara Amato e la psicologa e psicoterapeuta dott. Nicoletta de Lorenzo che hanno spiegato l’importanza di una alimentazione equilibrata per lo sviluppo sano e armonico del bambino in età scolare. Infatti è proprio in questo periodo che si impostano e consolidano le abitudini alimentari, pertanto è in questa fase della vita che la famiglia e la scuola devono contribuire allo sviluppo di uno stile alimentare salutare, che permanga nell’età adulta. L’obesità è purtroppo un problema frequente in età pediatrica e spesso sottovalutata: bisogna evitare di nascondersi dietro la solita frase fatta che il bambino grassottello è sinonimo di salute. Il progressivo cambiamento dello stile di vita e dei ritmi lavorativi della società moderna hanno portato a profonde modificazioni delle abitudini alimentari familiari, con la diffusione nella popolazione infantile di un’alimentazione scorretta e abbondanza di cibi industrializzati per cui capita spesso di trovarsi a combattere fin da piccoli con problemi di sovrappeso e/o obesità che producono disagio psicologico nei soggetti interessati. Il percorso didattico proposto prevede attività di laboratorio da svolgersi in classe con le insegnanti e una seconda fase in cui si osserveranno i comportamenti e le abitudini alimentari di tutta la famiglia in quanto il bambino in sovrappeso non vive da solo ma risente di tutte le dinamiche familiari. Obiettivo del progetto sarà quello di educare il bambino ad assumere uno stile di vita sano che significa corretta alimentazione ed adeguata attività motoria ciò gli permetterà di diventare un adulto che abbia un buon rapporto con il cibo e che non sia obeso.Ins. I. Salvemini

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