Dieci tartarughe spiaggiate in soli due giorni
Bollettino di guerra per il mare: in soli due giorni, in 80km di costa, da Monopoli a Barletta, ha portato sulla battigia dieci tartarughe della specie caretta caretta.
Tutti gli esemplari hanno considerevoli dimensioni; il più grande misura oltre 80 centimetri di lunghezza carapace.
Le cause della mortalità sono molteplici ma la più incidente é senza dubbio l'annegamento, come rilevato da una prima valutazione necroscopica. Tale tesi é avvallata dal prolasso cloacale presente su quasi tutti gli esemplari.
Sui vari luoghi di spiaggiamento sono intervenuti gli attivisti del centro di recupero tartarughe marine di Molfetta, i militari delle locali Capitanerie di Porto, i veterinari ASL e le Polizie Locali.
Pasquale Salvemini, del WWF e responsabile del centro di recupero tartarughe marine di Molfetta, informa che su nessuno degli esemplari sarà possibile effettuare esami autoptici perché tutti gli animali versavano già in avanzato stato di decomposizione.
Dallo stato delle carcasse, dunque, si deduce che la morte é quasi sicuramente avvenuta diverse settimane fa. Sulle tartarughe sono state però effettuate le misurazioni di routine e, laddove é stato possibile, é stata effettuata una biopsia cutanea per studi genetici.
Per Pasquale Salvemini si tratta di animali annegati per cause antropiche come la pesca. «I pescatori – ricorda Salvemini – dovrebbero tenere la tartaruga a bordo, coprirla e consegnarla al centro di recupero
Che, da diversi anni ha operato in operato in diverse campagne di informazione e sensibilizzazione rivolte ai pescatori per evitare di arrecare ulteriori danni agli animali che accidentalmente vengono pescati. Il Crtm e i suoi volontari continuano e continueranno ancora ad assolvere a questo impegno di sensibilizzazione e informazione degli operatori della pesca affinché la salvaguardia, la tutela e la giusto comportamento dei pescatori diventino la normalità e non l’eccezione».