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Diario segreto di uno studente molfettese - Confessioni di una mente scolarizzata
15 ottobre 2006

13 settembre Ebbene sì… è ricominciata. Oggi è il primo giorno di scuola. Folle di anime in pena si riversano nel limbo dell'istruzione, pronti a subire le pene dell'inferno. Direi che la visione pessimistica dell'ennesimo inizio anno è più che azzeccata. A parte quelli del primo anno, che hanno delle facce molto allegre perché stanno entrando in una nuova realtà parallela, tutti gli altri sembrano piuttosto depressi e devastati. Il solo pensiero di non avere più i pomeriggi liberi e di non poter più dormire fino ad orari indeterminati, distrugge anche quelli che si erano imposti di prenderla il meglio possibile. L'accoglienza da parte dei professori è stata calorosissima: c'è chi spiega; c'è chi, sognante, parla delle innovazioni che vorrebbe introdurre e c'è chi invece passivamente guarda la classe e FINALMENTE ci da il benvenuto. A parte questo non è successo nulla di rilevante, e vedere che, dopo un anno, le cose non sono cambiate, incupisce un po'. L'unica cosa che potrebbe consolarci è che, forse, quest'anno non farà freddo. Forse quest'anno ci sarà un'atmosfera più vivibile, che non ci nega il nostro sacrosanto diritto alla salute, perché poi, quando ci assentiamo si lamentano!!! Assurdo!!! §§§§§§§ 16 settembre Primo sabato primo sciopero! Anche quest'anno si ripete l'assurda e sempre più surreale astensione di massa da parte degli studenti molfettesi. All'ingresso girano di mano in mano i tipici volantini con su scritte motivazioni assurde, partorite da quelle che notoriamente non sono mai state considerate le menti più brillanti, ma sicuramente le più argute, perché riuscire ad inventarsi tutte quelle motivazioni surreali è segno di profonda furbizia o di estremo desiderio di festività aggiuntive. Davanti all'ingresso possiamo trovare, come ogni anno, i soliti tre o quattro personaggi idiotissimi che si sentono importanti solo perché qualche ragazza estremamente disinteressata al quoziente intellettivo, ha detto loro che sono carini. Con la loro onnipotenza riescono a scoraggiare i più piccoli dall'entrare: li terrorizzano urlando spropositi assolutamente sgrammaticati. La situazione è molto pittoresca, quasi degna di essere il soggetto di un documentario sulle masse giovanili. §§§§§§§ Giorno imprecisato di settembre Cominciano i primi fermenti elettorali. Si diffondono voci di candidature improponibili, perché lo sappiamo tutti che il desiderio di potere è una brutta bestia: gente assurda che chiede il voto ai i suoi compagni “perché se vengo eletto io, facciamo un sacco di scioperi!!”. E la massa urlante lancia cenni d'assenso, pervasa da un fin troppo forte desiderio di nullafacenza. I potenziali candidati non faranno altro che vagare per i corridoi per far vedere meglio la loro faccia e per invitare qualunque essere vivente e respirante a promettere il loro voto. Ci manca poco che comincino a regalare ricariche e buoni benzina in cambio di questa tanto agognata X sul loro nome. Gente disperata dice in giro che non voterà nessuno perché sono tutti idioti e ha la sua parte di ragione. Chissà come andrà a finire…
Autore: Mario Rossi
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