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Di Gioia: No ad apparentamenti. Sì al dialogo Il candidato sindaco dell'Unione prende posizione
03 giugno 2006

MOLFETTA - Alla fine dice la sua, Lillino di Gioia, candidato sindaco dell'Unione, rende noto come la pensa, facendo chiarezza nella ridda di voci, ipotesi, supposizioni sui rapporti con la coalizione perdente, quella di Tommaso Minervini, e sulle mosse in vista del ballottaggio. Prima di tutto una valutazione sul voto di domenica scorsa: “Esprimo la mia soddisfazione per il risultato delle elezioni amministrative emerso dalle urne dello scorso 28 e 29 maggio. È evidente la progressiva regressione del centrodestra nella nostra città che continua il suo inarrestabile trend negativo, tanto da fermarsi al 37,51 % dei consensi, molto lontano da quella maggioranza assoluta dei voti che, nei deliri del sen. Azzollini, avrebbe dovuto garantirgli la vittoria già al primo turno. La realtà è un'altra: la Casa delle Libertà ha perso, nel giro di poche settimane, e cioè dal 9 aprile scorso, il 13,5% dei consensi passando dal 51% al 37,5%, a dimostrazione che, evidentemente, i molfettesi hanno voltato le spalle al centrodestra. Le forze politiche dell'Unione, al contrario, complessivamente considerate hanno abbondantemente superato la soglia del 50%”. La cosa che più importa ai molfettesi non è però sapere come valuta quello che è stato, ma quel che accadrà fino al domenica 11 giugno; Lillino di Gioia non si tira indietro, dichiarando: “Sono convinto che, nei prossimi giorni, tutto il popolo democratico di Molfetta saprà ritrovare compattezza ed entusiasmo per impedire che una intollerabile concentrazione di potere politico ed economico possa minare, in maniera irrimediabile, le basi della democrazia nella nostra città. Anche per questo rivolgo un caloroso appello a tutti i cittadini molfettesi che hanno a cuore le sorti di Molfetta, affinché domenica 11 e lunedì 12 giugno si rechino numerosi alle urne per scegliere, in piena autonomia e senza condizionamenti di sorta, quale futuro garantire alla città, respingendo con forza ogni tentazione astensionistica che, di fatto, costituirebbe un gradito ed insperato favore per il centrodestra ed il suo candidato sindaco”. Un appello a scongiurare il rischio Azzollini ed a recarsi nuovamente ai seggi non indirizzato solo ai suoi elettori, quelli che lo hanno già scelto al primo turno, ma che si allarga a tutti, con un paletto, però, che riguarda soprattutto i partiti: apparentamenti non se ne faranno. “Sento il dovere di ribadire, infine – fa sapere Di Gioia nella parte conclusiva del suo comunicato stampa - che la coalizione che ho l'onore di rappresentare non ritiene politicamente opportuno alcun tipo di apparentamento con quei partiti che, al primo turno, hanno sostenuto la candidatura a sindaco di Tommaso Minervini, in quanto questo, in caso di vittoria al ballottaggio, determinerebbe inevitabilmente un indebolimento complessivo delle rappresentanze di centrosinistra all'interno della massima assise cittadina, con il conseguente ampliamento dei seggi attribuiti alla Casa delle Libertà, che si vedrebbe sostanzialmente “regalati”, con inspiegabile generosità, 5-6 consiglieri comunali a scapito delle forze politiche dell'Unione”. Non un no a priori e pregiudiziale, ma la spiegazione delle motivazioni concrete che rendono impossibile la scelta di apparentamento con tutte o alcune liste che hanno sostenuto Minervini. Ciò non vuol dire negarsi ad un apertura con quella parte politica, infatti Di Gioia conclude affermando che: “L'apertura di un dialogo che possa portare ad una intesa di tipo politico permetterebbe al centrosinistra tutto di avere, nel caso in cui la nostra coalizione dovesse prevalere, una maggioranza più ampia e solida nell'Aula “G. Carnicella”, garanzia importante per attuare in maniera efficace le nostre linee programmatiche. Auspico, quindi, che tutte le forze che si riconoscono nel centrosinistra, anche quelle che al primo turno avevano intrapreso strade diverse, sappiano trovare, in tempi rapidi, le ragioni di una convergenza politica e programmatica in vista del turno di ballottaggio in modo da consentire a Molfetta di scrivere una nuova ed esaltante pagina della sua storia”. La mossa, ora, passa di nuovo agli ex avversari, probabili futuri alleati.
Autore: Lella Salvemini
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