MOLFETTA - Continuano le segnalazioni a Quindici sulla proliferazione dell’ambulantato diffuso e del vandalismo a Molfetta. Mentre sorgono nuove postazioni di “marketing all’ingrosso” in ogni angolo occupabile della città (ad esempio, alla piazza di Corso Fornari), si è piazzato un rivenditore di bevande munito di ombrellone e frigo persino sul molo san Corrado (foto), in una posizione strategica tale da essere individuato solo dai bagnanti di Cala sant’Andrea, come indicato da un lettore. Non si sa se in possesso o meno di regolare autorizzazione comunale, secondo indiscrezioni, sarebbero state inoltrate anche alcune denunce che avrebbero dovuto comunque determinare dei controlli.
Tra l’altro, in molti si chiedono come sia stato possibile che il Comune di Molfetta abbia concesso per l’ennesimo anno la balneabilità a Cala sant’Andrea, bacino semichiuso che a prima vista appare sporco, benché sia uno degli ultimi rimasto fruibile liberamente dal cittadino. Senza contare che per i lavori di riqualificazione dell’area prospiciente il Duomo si stanno riversando nella cala pietrisco ed elementi edilizi sottili (es. polvere), come accadrebbe in una normale opera edilizia. Che tipo di salubrità si garantisce per quello specchio di acqua?
RIGATTIERI DI FRUTTI DI MARE
Altre denunce pare siano state formulate per i rivenditori (abusivi?) di frutti di mare, che ormai sbucano come funghi in ogni angolo della città, soprattutto nei punti più trafficati e, dunque, maggiormente infestati di gas inquinanti. Una questione soprattutto igienica e di decoro urbano.
«Il problema che vi stiamo denunciando é quello del solito ambulante dei frutti di mare che si posiziona quotidianamente all'angolo tra via Madonna dei Martiri e via Mameli. Più volte abbiamo denunciato questo "signore" alle autorità competenti, mail alla Capitaneria di Porto, Vigili Urbani, ecc. ma senza mai aver avuto una giusta ed adeguata risposta o meglio un'azione di polizia atta al sequestro dei mezzi e della frutta di mare che questo pseudo ambulante vende - la segnalazione di un lettore a Quindici, ma altri rivenditori si trovano, ad esempio, alla banchina san Domenico, su via Vicotr Hugo o anche al mercato settimanale -. Etichettatura, tracciabilità e controlli a garanzia di genuinità, tutti requisiti, leggi e regolamenti che in questa città non sembra toccare minimamente questi ambulanti e che si posizionano già da qualche decina di metri dalla locale Capitaneria di Porto, proprio sotto il naso».
I cittadini sono esausti dell’ambulantato diffuso e incontrollato, del degrado urbano conseguente e anche della concorrenza sleale di queste postazioni nei confronti di quei rivenditori che rispettano la legge e ne applicano le prescrizioni. In particolare, si lamenta la nonchalance delle Forze dell’Ordine. Anche se niente impedirebbe il perpetrarsi di queste situazioni pur in presenza di una sanzione pecuniaria e amministrativa.
VICO GARIBALDI, ZONA FRANCA
Oltre all’ambulantato diffuso, altri sono gli episodi di vandalismo segnalati. Questa volta un cittadino ha riportato a Quindici la «situazione di assoluta insicurezza e degrado in cui si trova Vico Garibaldi».
«Durante il giorno sembra una tranquilla stradina senza alcun problema rilevante, eccetto forse per l'abuso di gente non munita di pass, in quanto non residente, che stabilmente vi parcheggia - spiega la segnalazione -. Con il passar del tempo e con l'arrivo delle ore notturne la strada in questione si trasforma in zona di nessuno, diventando ricettacolo di ragazzi di tutte le età (talvolta certamente minorenni) e di tutte le estrazioni sociali (con ovvie differenze di educazione), che passano le ore a fumare non certo sigarette, a bere alcolici di ogni sorta e ad orinare in tutti gli angoli più nascosti della strada, tra le macchine, sui cancelli dei garage ecc... con relativi olezzi che inevitabilmente si sprigionano nella zona». Dure reazioni da branco «se qualcuno osa chiedere con gentilezza almeno di non "pisciare" ovunque».
Per questo, il residente chiede maggiore attenzione alle Forze dell’Ordine e, soprattutto, al Corpo di Polizia Municipale.
«Tempo fa incontrando casualmente un vigile urbano nei pressi di casa gli chiesi gentilmente di recarsi ogni tanto nella strada quantomeno per rendersi conto della situazione, ma la sua risposta testuale fu "noi fino alle 22:30 facciamo servizio" - continua il cittadino -. Dopo tale ora la città diventa terra di nessuno? Sia la Polizia Municipale, seppur fino alle 22:30, che i Carabinieri, sempre in giro per il loro servizio, che tengo a sottolineare apprezzo e stimo, non potrebbero inserire nei loro giri anche vico Garibaldi almeno nelle ore notturne?».
Insomma, Molfetta si sta trasformando in una vera e propria zona franca.
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