Delegazione delle associazioni combattentistiche di Molfetta in visita ai rifugi antiaerei di Monopoli
MOLFETTA - Una delegazione delle associazioni combattentistiche e d'armi di Molfetta, guidata dal consigliere federale A.N.C.R. Andrea de Gennaro, si è recata presso la città di Monopoli per visitare il locale Bunker Museum. Il nome del sito non deve spaventare: si tratta di una operazione di restauro dei rifugi antiaerei della città e del successivo recupero tramite la trasformazione in contenitore culturale. La fase di restauro è stata curata da tecnici del Politecnico di Bari su impulso della amministrazione comunale di Monopoli che voleva restituire ai cittadini questo pezzo di storia della città. La fase di recupero, cioè la trasformazione in un museo della storia, è stata proposta e ideata dalla locale sezione A.N.C.R. presieduta dal cav. Pietro Pipoli, con la collaborazione della Federazione A.N.C.R. Terra di Bari.
Il Bunker Museum è situato in Piazza Vittorio Emanuele II, ad otto metri di profondità. Le gallerie si snodano nel sottosuolo a formare una croce di sant'Andrea sotto la piazza quadrata della città, ove è presente anche il locale Monumento dei Caduti. Il rifugio è nato alla vigilia della seconda guerra mondiale, scavato a viva forza nella pietra calcarea e tufacea (tipica della Puglia), per esigenze di sicurezza e protezione dei cittadini. Tale sito fu molto utile durante il violento bombardamento che colpì la città di Monopoli il 16 novembre 1940: quel giorno, centinaia di cittadini e militari vi trovarono rifugio scampando alla morte ed ai crolli causati dagli ordigni.
La trasformazione in museo è frutto del lavoro della locale sezione A.N.C.R. che per la gestione e fruizione degli spazi si è avvalsa della collaborazione della amministrazione comunale di Monopoli retta dal sindaco ing. Emilio Romani e del Polo Liceale IISS Galileo Galilei. In questo modo i soci dell'associazione, dipendenti comunali, professori e studenti di liceo sono stati coinvolti in questa vasta ed innovativa operazione che ha già riscontrato un grande successo di pubblico e critica.
L'inaugurazione è avvenuta il giorno 17 novembre, anniversario del terribile bombardamento che sconvolse la città durante la guerra, alla presenza delle più alte autorità civili e militari, tra cui il generale di brigata Mauro Prezioso, originario di Molfetta.
La visita del Bunker Museum è stata una esperienza accattivante ed emozionante. Scendendo per delle comode rampe, anche queste scavate a mano, ci si aggrega per indossare il casco di sicurezza ed essere guidati per le ampie gallerie da giovani studenti, preparati nelle spiegazioni e cordiali nell'accompagnare i visitatori. Sui muri delle gallerie, numerosi pannelli illustravano la storia della città e del relativo bombardamento, proiezioni video con racconti di testimoni oculari, accurata e vasta documentazione d'epoca con piante, rilievi e la spiegazione della messa in sicurezza degli edifici storici. Grande sorpresa e commozione ha suscitato la presenza di una compagnia teatrale che ha rappresentato minuziosamente le operazioni di utilizzazione dei rifugi: un mare di gente spaventata dal rumore delle bombe si è rovesciata verso le gallerie per trovare rifugio, madri che cercavano i figli, uomini che pregavano, militari che soccorrevano i civili, ufficiali che chiamavano alla calma dispensando parole di conforto, dottori alle prese con le cure dei feriti assistiti dal personale della croce rossa. Quest’ultima scena ha avuto luogo nel restaurato reparto di infermiera, con suppellettili e strumenti dell’epoca.
Una esperienza molto piacevole e invitante, di cui estendiamo l'invito a visitarla a tutti coloro fossero interessati, appassionati di storia e non: nel museo infatti vi sono pannelli che raccontano dell'evoluzione urbanistica di Monopoli, delle condizioni dei lavoratori e dello stile di vita degli anni venti e trenta: un esperienza a tutto tondo. Per visitare il museo è necessario prenotarsi sul sito del comune di Monopoli, cercando il Bunker Museum.
L'auspicio della delegazione è che anche Molfetta, città ricchissima di storia e tradizioni e con le sedi A.N.M.I.G. e A.N.C.R. trasformate in musei storici, possa nel prossimo futuro dotarsi di una simile struttura che possa degnamente accogliere l’ingente patrimonio conservato per donargli il giusto riconoscimento. Tale scopo può essere raggiunto con l’esempio sperimentato a Monopoli in cui la sinergia tra ente pubblico, associazionismo e scuola ha permesso al comune di dotarsi di un ulteriore elemento di attrattiva turistica.