De Robertis e Turturro con Divella per rilanciare Apicella, Pulo, scuole e viabilità a Molfetta
MOLFETTA -Nella Sala Finocchiaro della Fabbrica di San Domenico Mauro de Robertis e Francesco Turturro hanno presentato il loro programma elettorale in collaborazione del loro candidato Presidente alla provincia Vincenzo Divella.
A prendere parola è il candidato del collegio di ponente di Molfetta, de Robertis, il quale esplica il programma che la coalizione della Primavera in Movimento porta a queste elezioni del 6 e 7 Giugno. Essenziale è l'impegno nel portare l'istituto Apicella a diventare un polo di riferimento per l'intera regione. Per quanto riguarda il turismo, il Pulo molfettese deve essere riportato in auge e diventare un punto centrale del turismo, ma non per questo deve essere l'unica prerogativa della nostra città, che grazie alla viabilità, alla quale è destinata attenzione nel programma, godrà di nuova considerazione da parte del territorio pugliese. Nuovi investimenti verranno destinati alla cultura, ovvero le scuole molfettesi godranno di nuovi fondi per ampliare le proprie strutture e magari evitare proprio le succursali presenti nell'Apicella. Inoltre costruire un Istituto d'Arte, mancante a Molfetta, è un proposito di Divella.
Francesco Turturro, candidato del collegio di levante di Molfetta e del collegio di Giovinazzo,si presenta come imprenditore, e in quanto tale alla conoscenza delle problematiche delle imprese di Molfetta, le quali insieme al sociale e alla famiglia sono le parole chiave del programma di Divella, il quale ha già operato dal 2004 a favore delle imprese, con una politica concreta.
Lo stesso Presidente Divella, presente alla conferenza, ha riconfermato i punti del suo progetto politico, quali il turismo, con il Pulo e la villa Rana, l'istruzione, con investimenti nell'alberghiero e con la creazione di nuove 15 aule, 10 laboratori e una nuova palestra per l'istituto Galileo Ferraris,e la viabilità, cercando di far diminuire il numero di deceduti per incidenti stradali.
Cardine della sua azione politica sarà l'aiuto alle imprese, le quali risentono della crisi che le Istituzioni fanno finta di ignorare. Con una detassazione e una riduzione del credito d'imposta, le imprese saranno in grado di offrire al territorio maggiore occupazione creando un circolo virtuoso che porta maggior consumo e turismo. Quest'ultimo verrà agevolato da sovvenzionamenti regionali che permetteranno di allargare l'affluenza dei turisti almeno per 5 mesi all'anno.
Insieme alle imprese, l'agricoltura è base del programma come lo è per l'economia pugliese. Economia messa in difficoltà dal sempre più pressante problema della desertificazione, il quale trova rimedio solo nell'investimento nella ricerca e quindi nella formazione.
Come lui stesso afferma, la sua politica sarà concreta e ponderata dato che lui, dalle più umili origini (“mio nonno era un venditore ambulante, e non mi vergogno di dirlo” afferma), conosce il valore del denaro e non sarà lui a sperperarlo in spese inutili o in progetti che lasceranno incompiuto il loro iter. “Noi siamo insieme ai partiti ma al di là” dichiara Divella poiché non si definisce “manichino” di qualche importante politico e industriale che per proprio tornaconto svolge una politica che tutto è all'infuori che in nome del popolo.