Da una foto ai ricordi la riunione della IV B dopo mezzo secolo
Spero che chi leggerà ciò che ho scritto, possa sviluppare il senso dell'amicizia senza interessi, come è avvenuto in me, che mi ha reso una immensa felicità: queste sono le parole sincere, nate dal cuore di Cosmo Morrelli, custode presso il Municipio di Molfetta, che si è prefisso questo intento nella stesura e nell'auto-produzione del testo “Ricordi emozionanti di uno scolaro”. Questo libricino (realizzato dalla litografia Minervini), che lo stesso Morrelli definisce “un diario”, nasce da una fatalità: un evento drammatico come la morte del proprio insegnante elementare, Angelo Domenico Palumbo, e l'incontro fortuito con il figlio di quest'ultimo, che ha permesso all'ex alunno della scuola elementare “Cesare Battisti” di Molfetta di riunire il suo gruppo classe, per ricordare i tempi lontani dinanzi ad un buon bicchiere di vino. Il primo incontro della IV B, avvenuto nel 1990, ha riunito 19 dei 32 allievi. Molto è cambiato da allora: i bambini discoli di cinquant'anni fa, che temevano le bacchettate sulle mani o le punizioni dietro la lavagna, hanno messo la testa a posto, costruito una famiglia e alcuni sono diventati nonni; altri, purtroppo, sono passati a miglior vita; i capelli sono ormai quasi tutti bianchi e ad alcuni le calvizie sono più evidenti; ma le caratteristiche interiori e i caratteri, anche con il passar degli anni, sono restati immutati. Nonostante il tempo tiranno, che scorre imperterrito ed inarrestabile, il ricordo ha ricondotto indietro nel tempo questi “alunni nell'anima”, in una rievocazione delle sensazioni, delle emozioni, dei momenti passati tra gli amati ed odiati banchi di scuola. La seconda “riunione” si è svolta nel 2004, esattamente a 50 anni dallo scatto della fotografia, che Morrelli ha posto in copertina: dopo mezzo secolo, quella pellicola, ingiallita o bruciata ai bordi, ha conservato un valore inestimabile, che viene evidenziato anche nelle ultime righe della riflessione finale: “Quanto ho raccontato spero rimanga nel tempo, e che un giorno, in cui non farò più parte dei vivi, questo scritto potrà essere utile a qualcuno”. Senza alcuna presunzione, questo diario di memorie, che ora raccoglie eventi personali, potrebbe diventare necessario per far rivivere il valore dell'amicizia disinteressata anche ai giorni nostri.
Autore: Maria Rosa Rainone