Crac Divina Provvidenza di Bisceglie, rinvio nella decisione per l'arresto dell'ex sindaco di Molfetta, Azzollini. Il capogruppo del Ncd Schifani chiede più tempo per la sua relazione
ROMA – Slitta il voto dell’aula del Senato per l’autorizzazione all’arresto del sen. Antonio Azzollini. La decisione è stata presa dopo che il capogruppo del Nuovo centrodestra, Renato Schifani, ha chiesto ancora qualche giorno per elaborare una relazione di minoranza. E la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama ha accolto la proposta.
Quindi per questa settimana l’argomento non sarà in calendario. Se ne parlerà nella prossima perché il Pd non vuole far slittare il voto a dopo l’estate. Ricordiamo che l’ex sindaco di Molfetta, che si è dimesso da presidente della commissione Bilancio del Senato, è coinvolto nel crac della Divina Provvidenza di Bisceglie e la Procura di Trani ne ha chiesto la detenzione ai domiciliari.
Secondo il regolamento del Senato dalla presentazione della relazione di maggioranza (avvenuta il 9 luglio scorso) nella Giunta per le immunità (che ha dato il parere favorevole all’arresto), ad opera del presidente Dario Stefàno, non si possono superare i 90 giorni per decidere. Quindi al massimo entro il 9 settembre l’aula deve pronunciarsi.
Vedremo che il Pd resterà fermo in questa decisione di anticipare il voto o se si orienterà diversamente. Un amaro commento è stato fatto, a tal proposito, dal sen. Andrea Cioffi del Movimento 5 Stelle: «Hanno deciso di fargli fare le vacanze, così magari poi va ad Hammamet».
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