Costa del nord barese tra le più inquinate: a Molfetta la maglia nera. Il depuratore non funziona. Lo dice Legambiente. Suggerimenti di lavoro utile e necessario per l’amministrazione comunale
Il depuratore di Molfetta in una foto di archivio
MOLFETTA – L’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) della Puglia ha assegnato a Molfetta la maglia nera sullo stato di inquinamento delle coste e quindi delle spiagge.
Lo ha denunciato Legambiente in un recente incontro a Molfetta dove ha messo in evidenza lo stato ecologico disastroso delle coste e in particolare del nord barese, con il Comune molfettese in posizione di ben poco invidiabile centralità.
La zona gravitante attorno a Bari, l’area di maggiore importanza industriale e densità di popolazione, risulta anche quella ecologicamente più problematica e carente.
L’impianto di depurazione presente a Molfetta, secondo Legambiente è stato e continua ad esser danneggiato da operazioni illegali e atti vandalici, e attualmente necessita di interventi di rifunzionalizzazione. A differenza dei depuratori di Bisceglie, Corato e Ruvo-Terlizzi, il nostro depuratore non funziona. Eppure era stato avviato con l'Aquedotto pugliese un processo di riqualificazione dell'impianto. Ora è tutto fermo? Cosa dice l'amministrazione del fare? I cittadini hanno il diritto di sapere e di essere tutelati.
Ecco un altro appunto e qualche idea di amministrazione per la giunta comunale di Molfetta: azioni utili e impegni di spesa necessari, contro gli sprechi del rifacimento di Corso Umberto e Corso Fornari, che non interessano a nessuno, se non alla vanità di qualche assessore.
Un suggerimento da annotare nell’agenda delle cose urgenti per migliorare realmente la città con i fatti e non con propaganda e sprechi.
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