COSIMO BOCCASSINI, IL TORCHIETTO
Sulle perplessità ancora vive riguardo il progetto presentato del nuovo teatro comunale di Molfetta, abbiamo ascoltato chi respira teatro quotidianamente. Cosimo Boccassini è uno tra questi. Attore, registra e commediografo, esperto di storia del Teatro Napoletano, è il presidente dell’Associazione teatrale “Il Torchietto”. Penso sia arrivata finalmente l’ora che anche Molfetta abbia un teatro tutto suo. Per quanto riguarda il costo, a prima vista penso sia elevato ma riflettendoci non saprei, oggi, quanto possa costare costruire un teatro ex novo come si deve. Con questo intendo che, se questa somma serve per creare una struttura che funzioni dal punto di vista tecnico, pensata per durare nel tempo, può anche andare bene. Ciò non toglie che la cifra è evidentemente alta. Con la stessa cifra costruirne due? Potrebbe essere un altro modo per vedere la questione, ma non sono sicuro che con questa somma si possano garantire due teatri. Un teatro va fatto con tutte le regole. È inconcepibile pensare di costruirlo e poi magari riscontrare problemi tecnici, di audio ad esempio. Si rischia di avere un teatro bello da guardare ma non funzionale. Per questo preferisco uno ma fatto bene. L’ubicazione? La maggior parte dei teatri si trovano in centro, certamente, ma penso che la collocazione non sia così importante. Ne sono un esempio, anche se in città sicuramente più grandi di Molfetta, i teatri di Milano e quello di Bari. Chi ha interesse a raggiungere un teatro non si pone questo problema, ci si reca dappertutto. A mio parere 1.200 posti è un numero un po’ esagerato ma al momento non conosco gli obiettivi che il Comune si è posto costruendo questa struttura. Mi fa pensare che sarà un teatro progettato anche per iniziative come musical e spettacoli di danza che sicuramente attirano un numero di spettatori più elevato. Forse per un input 1.200 posti sono tanti, ma gestendolo con intelligenza sono sicuro potremmo vederlo pieno. Riscaldamento e manutenzione dipenderanno anch’essi dalla gestione, se il teatro funziona non sarà difficile trovare il denaro per coprire questi due aspetti importanti. Per quanto riguarda le misure, non conoscevo i particolari del progetto, però sì queste misure non mi sembrano sufficienti per una struttura pensata per 1.200 spettatori. Soprattutto se portiamo avanti il discorso che questa struttura potrebbe essere utilizzata per spettacoli di più ampio respiro come musical e danza. In questi casi lo spazio è fondamentale. Il rischio del “non luogo”? Ahimè si se si commetteranno errori nella gestione. Avremo finalmente un teatro comunale, desiderato da davvero moltissimi anni ma se non siamo bravi a suscitare interesse, ad educare il pubblico locale e non, ad attirare anche i giovani con dei progetti sempre nuovi, mirati, creando una radice, allora sì che questa struttura rimarrà l’ennesimo pezzo da museo. Importante sarà pensare e dare spazio a tutte le forme teatrali e con questo sto pensando al coinvolgimento ed alla collaborazione di tutte le compagnie teatrali molfettesi e dei dintorni. In una città in cui il teatro è radicato, il pubblico arriva dalla città stessa ma anche dai paesi limitrofi perché vede una continuità di progetto. Il teatro può certamente andare bene anche come sala cinematografica, ma io non sono per niente d’accordo proprio per una questione di progettualità. Gestire una struttura da 1.200 posti non è uno scherzo, soprattutto nel primo periodo, il più delicato. Penso che la gestione debba competere certamente al Comune ma affiancato da esperti di teatro, penso proprio a dei tecnici. Soprattutto nei primi quattro o cinque anni. La maggior parte delle compagnie teatrali locali sono a livello amatoriale. Con il tempo si vedrà a quali associazioni questo discorso interessa sul serio, bisognerà certamente collaborare. Ma nei primi tempi è fondamentale che si sia a capo qualcuno esperto di tutte le dinamiche di una gestione complessa. L’intitolazione a Capotorti, è un’idea che mi piace molto e che mi sento di condividere. Daniela Bufo
Autore: Daniela Bufo
