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Cooperative edilizie: denuncia alla Procura per illegittimità Chiesti 40 milioni di danni ai soci. Chi pagherà? Altomare o il Comune?
15 settembre 2011

Urgente fabbisogno di casa a Molfetta (143 domande su 89 lotti da assegnare). Sette anni di fitti a vuoto. 40milioni di danni reali ai soci delle cooperative. Scatta la denuncia della cooperativa edilizia «Heidi» e degli «Ambientalisti» di Molfetta alla Procura della Repubblica di Trani. Consegnato il fascicolo sulla graduatoria delle cooperative edilizie per l’assegnazione dei suoli al comando dei carabinieri di Molfetta. Sarà l’autorità giudiziaria a verificare se le istituzioni del Comune di Molfetta (il sindaco Antonio Azzollini, giunta e maggioranza comunale, l’ing. Rocco Altomare che, come dirigente del Settore Territorio, ha firmato l’aggiornamento della graduatoria, ora agli arresti domiciliari a Potenza, dopo essere stato in carcere a Trani, per l’inchiesta «Mani sulla città») hanno commesso abuso d’ufficio, omissioni in atti d’ufficio sugli esposti delle cooperative, interessi privati in atti d’ufficio, danni materiali, morali e biologici subiti dai soci delle cooperative o altri reati. Sullo scorso numero di luglio-agosto («Cooperative edilizie ancora in attesa da anni. Interverrà la Procura?», p. 22), Quindici aveva già descritto nel dettaglio tutta la vicenda sin dal 2004, quando fu interrotta l’assegnazione dei lotti edificabili alle cooperative elencate nella graduatoria del 2003. Quali motivazioni? Favorita la speculazione privata dell’offerta di case sul mercato? Altro nodo, il bando integrativo per l’aggiornamento della graduatoria pubblicato nel febbraio 2010: avrebbe agevolato cooperative che, pur presenti in graduatoria, non erano collocate in posizione utile per l’assegnazione o estranee alla stessa, perché non partecipanti al bando pubblico. Secondo la delibera C.C. n.11/09 («Integrazione e modifica dello schema di convenzione da stipularsi con le cooperative edilizie»), l’aggiornamento doveva basarsi sulla L.R. n.54/84 («Norme per l’assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica»), applicabile però solo alle graduatorie delle case popolari. Atto illegittimo? Nel giugno 2010 l’ing. Altomare, secondo la denuncia, pur considerando la L.R. n.54/84 non adottabile per le cooperative edilizie, approva il bando pubblico integrativo redatto secondo la stesa legge. E le premesse adulterano due sentenze del TAR Puglia (nn. 4495/05 e 849/06), secondo cui l’aggiornamento non è obbligatorio, anzi è necessario un nuovo bando. Insomma, quel bando, invece di razionalizzare i tempi di assegnazione dei suoli per eventuali rinunce, avrebbe taroccato le posizioni in graduatoria delle cooperative in base alle modifiche di anzianità d’iscrizione dei soci. Assetto che però non può variare per il modificarsi dei soci, secondo la convenzione. Merus flatus vocis gli esposti al Comune di Molfetta da parte delle cooperative defraudate: i primi nel 2007, poi nel marzo 2009 quello di 7 cooperative contro la delibera C.C. n.11/09. Ulteriore esposto della Cooperativa Heidi nell’aprile 2010. Silenzio (assenso) delle istituzioni comunali di fronte alle legittime richieste dei cittadini di Molfetta. Gli esposti sono ora denuncia: la Procura di Trani indaga.

Autore: Marcello la Forgia
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