Convegno Mare Nostrum all'Ipsiam di Molfetta: il mare come cultura
MOLFETTA - Il mare come cultura: è questo il significato del convegno dal titolo “Mare Nostrum” tenutosi nella sede dell'Ipsiam A. Vespucci di Molfetta, in occasione del 90° di fondazione della Scuola Professionale Marittima ex ENEM (Ente Nazionale Educazione Marinara) poi divenuta Ipsiam.
Scopo del convegno è stato quello di illustrare il progetto Por Puglia 2008-2009, già iniziato, con lo scopo di avvicinare i giovani alla cultura del mare. Sono intervenuti S.E. Mons. Luigi Martella vescovo di Molfetta, il sindaco sen. Antonio Azzollini, il prof. Nicolò Carnimeo docente di Diritto della navigazione Università di Bari, il dott. Ruggero Francavilla dirigente USR Puglia, il dott. Luigi Campo sociologo, il dott. Franco Minervini presidente dell'Assopesca di Molfetta, il prof. Francesco Gesmundo dell'Assopesca di Molfetta, il prof. Pasquale Gagliardi docente di astronomia e navigazione; moderatore del convegno il Preside dell'istituto prof. Antonio Vacca.
Al saluto e introduzione del Preside è seguito il saluto del Vescovo che ha ricordato le sue origini nel Salento, terra circondata dal mare, e la sua permanenza a Otranto da seminarista da parroco a Castro Marina e poi da vescovo della Diocesi di Molfetta, luoghi dove il mare è parte della vita della gente. Il saluto del Sindaco è stato rivolto alle nuove opere del Porto di Molfetta e al restauro del Palazzo Dogana che avranno sicuramente risvolti economici e turistici positivi per la città; ha concluso con l'impegno di invitare sempre l'Ipsiam al tavolo della concertazione dei problemi marinari. Il dott. Francavilla ha illustrato l'interim del progetto Progetto Por Puglia 2008-2009, evidenziando la sinergia tra Istituzioni, Scuola, Enti privati e studenti.
Nell'ambito del convegno è stato presentato il libro “Anime di legno - Storie e testimonianze della marineria da pesca di Molfetta”, edito dalla Gelsorosso; autori Nicolò Carnimeo, Luigi Campo, Michele Pacciano. Il prof. Carnimeo ha trattando la storia della marineria molfettese, le tradizioni, i ricordi dei marinai, i cantieri navali, ecc.; anche come presidente della Fondazione “La Vedetta sul Mediterraneo” di Giovinazzo ha illustrato il progetto “Mare d'inchiostro” che vedrà la collaborazione di circa 40 studenti dell'Ipsiam. Il dott. Campo ha illustrato l'importanza della documentazione storica conservata presso l'Archivio Comunale di Molfetta, soffermandosi sull'importanza di un elenco relativo alla gente di mare molfettese risalente al 1858 dove chiunque potrà rintracciare notizie dei propri avi. Ha concluso il dott. Franco Gesmundo dell'Assopesca di Molfetta; questi ha messo in evidenza l'impegno che la stessa Assopesca mette continuamente a favore dell'armamento peschereccio molfettese, pur districandosi in una miriadi di leggi a volte in contrasto tra loro.
Tra gli intervenuti si notavano il sig. Ignazio Salvemini, alias la ross e, Giuseppe Amato decani degli armatori molfettesi e Saverio Pansini decano della cantieristica navale molfettese. Molto applauditi sono stati i due intermezzi musicali comprendenti canzoni napoletane aventi per oggetto il mare a cura de “I figli Euterpe”: Federico Ragusa (tenore), Gianni Ragusa (chitarra) e Sergio Vacca (mandolino).
Al termine il preside prof. Vacca, ha concluso ritenendosi soddisfatto dei fini del convegno, teso a favorire la futura marineria locale con l'apporto di nuove e innovative figure professionali.
Autore: Corrado Pappagallo
