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Consiglio Comunale, prelievo dal Fondo Riserva per la cultura e ratifica per l'imboschimento di Lama Cupa Saranno 20 gli ettari che saranno rimboscati, dal ponte Schifazappa alla 16bis, per una spesa complessiva di 160mila euro ma la domanda del progetto potrebbe non essere accolta per un ritardo della richiesta alla Regione; 50mila euro invece ai Contributi per attività culturali
09 novembre 2010

MOLFETTA - Ratificata la delibera di Giunta Comunale n.241 (13/09/2010), con cui il Comune di Molfetta candidava il progetto «Lavori di imboschimento in Lama Cupa» al finanziamento regionale nell’ambito del «Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - primo imboschimento di superfici non agricole». Solo 20 ettari per il rimboschimento di Lama Cupa, dal ponte Schifazappa alla 16bis, come aveva spiegato la dott.ssa Marianna Analcerio a QuindiciImboschimento di Lama Cupa, recuperare la macchia mediterranea», ottobre, pag. 33).
160mila euro l’importo complessivo, di cui 108mila euro da possibili finanziamenti PSR Puglia e quasi 12mila euro con fondi comunali. Il consiglio ha apportato le necessarie variazioni al Bilancio di Previsione 2010 e al Bilancio Pluriennale 2010-2012, successivo assestamento solo dopo l’approvazione della Regione Puglia.
«Progetto non ammissibile provvisoriamente», ha sottolineato Saverio Patimo (Pd), consigliere di opposizione, citando una determinazione regionale. «Problema tecnico relativo alla compilazione della domanda», la risposta dell’assessore al Turismo, Leo Petruzzella: il Comune di Molfetta è pronto al ricorso, ma il sindaco Antonio Azzollini spera in un «ravvedimento operoso» delle scrivanie regionali.
Il consigliere Patimo, però, va fino in fondo. L’ufficio tecnico del Comune sembra non abbia creato il fascicolo del progetto sul portale SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale), secondo i termini previsti dal bando regionale (Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n.77 del 29 aprile 2010) e dalla dirigenziale del Servizio Foreste n.205 del 15 luglio (proroga del bando al 15 settembre). Non una semplice disfunzione degli uffici regionali, nemmeno intasamento o ‘follia telematica’ del sistema: «solo il 14 settembre scorso, un giorno prima della scadenza, il sindaco ha dato mandato al dottore agronomo di procedere con l’inserimento del fascicolo sul portale SIAN - ha spiegato il consigliere - nessuna scusante per questo ritardo inconcepibile, sapendo che per inserire quasi 120 tavole ci vogliono almeno due giorni, senza alcun intoppo telematico». Per questo motivo, «la domanda del progetto non è provvisoriamente accoglibile».

50mila euro dal Fondo di Riserva per la cultura.
Insufficienti i fondi stanziati (185mila euro) dal Piano Esecutivo di Gestione, approvato con delibera di Giunta Comunale n.236 del 30/08/2010, per la copertura economica fino dicembre del capitolo del bilancio «Contributi per attività culturali». L’Amministrazione Azzollini comunica al consiglio comunale il prelievo di 50mila euro dal Fondo di Riserva Ordinario del Bilancio 2010.
«Una risorsa indispensabile per l’amministrazione comunale - ha commentato Giulio la Grasta, assessore al Bilancio - che vuole valorizzare e sostenere iniziative di rilancio culturale e territoriale a favore dell'aggregazione sociale e del turismo». La disponibilità residua del Fondo di Riserva è ora di poco meno di 91mila euro (disponibilità iniziale poco meno di 140mila euro).

 Chirurgia dell’ospedale di Molfetta allo sfascio.
La consigliera comunale Angela Latino (Pdl) ha denunciato il degrado del reparto di chirurgia del Presidio Ospedelario «Don Tonino Bello di Molfetta», sia per la mobilità passiva (molta utenza preferisce ‘emigrare’ in altre strutture ospedaliere) che per la progressiva carenza di personale.
Un degrado iniziato nel 2006, dopo una prima progressiva ripresa della struttura. Il rischio, la chiusura del reparto di chirurgia, come già accaduto per la ginecologia.
Questa situazione «è stata provocata dall’inerzia della Regione Puglia in ambito sanitario - la chiosa del consigliere Latino - in tanti anni di governo regionale la giunta Vendola non è riuscita a realizzare un adeguato piano sanitario e presto ci sarà il commissariamento».
 
Confronto Uva - de Robertis su Erp.
Discussa anche la risposta dell’assessore all’Urbanistica, Pietro Uva, all’interrogazione del consigliere di opposizione Mauro de Robertis (Idv), posta l’8 giugno 2010.
Argomento, l’assegnazione degli alloggi Erp (edilizia residenziale pubblica) e l’assenza di un bando per l’aggiornamento della graduatoria realizzata nel 2001.
«Nessun buon senso da parte del consigliere de Robertis che conosce molto bene la situazione», il commento dell’assessore Uva, che ha ricordato l’integrazione della graduatoria 2001 con 2 bandi aggiuntivi e «l’assenza di alloggi Erp da assegnare». «Eppure, ci sono alloggi Erp che si liberano nelle more o per altre situazioni», la risposta del consigliere de Robertis: «la graduatoria definitiva del 2009, che completa quella del 2001 - spiega il consigliere - non fotografa la situazione attuale». 
 
 
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Autore: Marcello la Forgia
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