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Consiglio comunale. Odg sicurezza della maggioranza: allarme sicurezza, solo invenzione di opposizione e stampa
02 maggio 2012

MOLFETTA - «Negli ultimi anni si è andata affermando la tendenza a rappresentare, agli occhi dell’opinione pubblica, episodi di microcriminalità e di vandalismo comune riportati come parte di un grande progetto criminale che aleggerebbe sulla nostra città». Una «rappresentazione catastrofica» dettata dai «media locali» e «spalleggiata anche dalle parti politiche avverse all’amministrazione civica in carica».
Dunque, è solo colpa dell’opposizione e della stampa se i cittadini di Molfetta avvertono con preoccupazione l’allarme sicurezza e il diffondersi della criminalità. È una posizione «figlia di un’opposizione preconcetta». Questa la prefazione all’ordine del giorno sulla questione sicurezza presentato della maggioranza nell’ultimoConsiglio comunale.
«Si vuol far credere ai cittadini di vivere all’interno di una città lasciata allo sbando, creando artificiosamente un’immagine che poco ha a che fare con la Molfetta nella quale ognuno vive», la netta posizione presa dalla maggioranza (e, in modo implicito e fittizio, anche dall’amministrazione). «La città gode di una situazione migliore rispetto alle altre città vicine», il commento del consigliere di maggioranza, Angelo Marzano (Pdl).
Dove la maggioranza ha attinto i dati per affermare con certezza che a Molfetta non esiste un “fenomeno criminalità”? Le 30 auto incendiate sono solo «isolati episodi»? Come giustificare l’imperante vandalismo? A Molfetta «non esiste un problema criminalità e men che meno un problema di “ordine pubblico”»?
I fatti reali, invece, raccontano altro: rapine, furti e, soprattutto, 30 auto incendiate da gennaio 2012, oltre all’occupazione abusiva di suolo pubblico (in primis, l’annosa e imbarazzante vicenda di alcuni fruttivendoli che invadono indebitamente marciapiedi e strade). Un’escalation da non sottovalutare, errore già commesso dalla politica locale nella anni ’90, con dolorose conseguenze per tutta la comunità locale.
Non c’è il sospetto che Molfetta possa essere diventata un centro di controllo della criminalità organizzata, con la partecipazione di malavitosi di altri Comuni, o un quartier generale per le loro azioni criminali, compresi gli incendi nelle altre città vicine? Cosa ne pensano le autorità inquirenti?
Come interpretare l’attacco all’opposizione e, soprattutto, alla stampa? Un invito al silenzio e a non creare panico, ma a chi? Quindici, che da quattro anni lancia l’allarme sicurezza, deve preoccuparsi? Perché portare in consiglio un «atto di malafede», come lo ha definito Giovanni Abbattista (Pd), consigliere di opposizione, da lasciare poi agli atti amministrativi e non solo? Quale il reale messaggio che si è voluto lanciare al Comune, alle Forze dell’Ordine e alla stampa?
L’immagine artificiosa contestata dalla maggioranza non rispecchia forse il clima che si respira a Molfetta? È solo una visione artefatta e abusata dei soliti «pessimisti»?
 
ODG, SOLO PROPAGANDA?
L’odg ricalca il comunicato del Pdl dello scorso 8 marzo, a firma del coordinatore Pasquale Mancini. Infatti, come nel comunicato si accenna a «quel subdolo clima d’insicurezza» (senza, però, attaccare opposizione e stampa) creato dal continuo ripetersi degli incendi di autovetture con una comica finale («La Molfetta di oggi è una città sicura»), così nell’odg della maggioranza di Azzollini si chiede all’amministrazione Azzollini un distaccamento della Polizia di Stato, un aumento del contingente dei Carabinieri e dei Finanzieri, il potenziamento del Corpo di Polizia Municipale e dell’impianto di videosorveglianza.
Iniziative che potevano essere varate e applicate dall’amministrazione in modo autonomo, di fronte all’escalation degli ultimi 4 mesi, la replica di Abbattista Proposte solo «politiche» e «fantascientifiche», per i consiglieri di opposizione Gianni Porta (Prc) e Nicola Piergiovanni (Sel).
I cittadini chiedono più sicurezza, ma quali e quante iniziative dell’odg potranno essere concretamente applicate? Quali sono le azioni fino ad ora applicate dall’amministrazione Azzollini per arginare il “fenomeno criminalità”? L’amministrazione, la maggioranza e/o il Comune di Molfetta hanno iniziato l’iter di discussione sulla proposta del Prc per la modifica del regolamento del «Comitato comunale di monitoraggio dei fenomeni delinquenziali», varato nel 1997?
Secondo Piergiovanni, occorrono risposte concrete: ad esempio, si può puntare su un maggiore coordinamento delle Forze dell’Ordine e sul corretto funzionamento dell’impianto di videosorveglianza (non tutte le telecamere funzionano, nessuno, però, visiona i video, come Quindici ha segnalato nel numero aprile 2012), o anche sull’assunzione a tempo determinato di unità operative per il Comando di Polizia Municipale, durante il periodo estivo, perché non ricadente nelle spese comunali.
Insomma, l’odg dimostra tutta l’impotenza dell’amministrazione Azzollini nel saper e voler affrontare il problema.
 
MALAFEDE, OPPOSIZIONE CONTRARIA.
«Delle risposte vanno date», secondo Pino Amato (Udc), consigliere di opposizione, che non solo ha attaccato i “Robin Hood” di Molfetta, rei di gettare fango sulla città, ma ha proposto durante la discussione la modifica della prefazione (rimozione delle accuse contro l’opposizione e la stampa) all’odg per raggiungere una unità nel voto finale.
Nonostante l’apertura dell’opposizione (Porta ha, però, palesato la sua contrarietà perché «prima di assumere qualsiasi posizione è necessario possedere e commentare solo dati ufficiali, per evitare provvedimenti aleatori»), l’odg è rimasto invariato. Persino il rinvio della discussione a un consiglio da tenersi in questa settimana, proposto da Abbattista, è stato ricusato dalla maggioranza. Ancora una volta, muro contro muro (contrari Pd, Sel e Prc, astenuto l’Udc).
Non sarebbe opportuno commissariare Molfetta, di fronte alla manifesta incapacità tecnico-amministrativa dell’amministrazione Azzollini? Il Prefetto di Bari, esercitando un'attività sostitutiva, potrebbe convocare un vertice sull’ordine pubblico, prima che la situazione diventi incontrollabile? Non occorrono comunicati, aperture politiche o manifesti pubblicitari: è necessario agire subito con la collaborazione di tutti, amministratori, Forze dell'Ordine, cittadini e media. Nessuno ha più alibi.
 
© Riproduzione riservata
 
Autore: Marcello la Forgia
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