MOLFETTA - Primo Consiglio comunale del 2012, si riparte con una problematica politica non di poco conto: il bando per la cessione al privato della quota del 49% della Multiservizi. La discussione era stata già rinviata nel consiglio del 13 giugno, perché la maggioranza avrebbe preferito discuterne dopo l’aggiudicazione definitiva della gara. Ma a quel punto, quale valore avrebbe avuto la discussione in consiglio, visto che non sarebbe stato possibile revocare l’aggiudicazione, se non con ulteriori aggravi economici per la città con la richiesta di risarcimento danni da parte del privato?

Il 6 maggio 2011 l’opposizione segnalò la mancanza di due requisiti essenziali nel bando: esplicita e puntigliosa definizione dei servizi da esternalizzare e previsione del rinnovo della procedura di selezione alla data di scadenza del periodo di affidamento per evitare che il partner privato divenga socio stabile della società mista.
Altra deficienza, l’obbligo per i concorrenti di presentare un piano industriale di crescita e sviluppo della Multiservizi. Il bando, inoltre, prevedeva che la scelta del socio fosse legata solo al prezzo di acquisto della partecipazione, trascurando del tutto l’aspetto tecnico e il piano industriale che il socio privato avesse inteso realizzare anche al fine di garantire gli attuali livelli di occupazione all’interno della Multiservizi.

Nel mese di luglio il 49 % dell'azienda è passato alla ditta Sceap srl di Andria. In consiglio l’opposizione ha riproposto le mancanze dei requisiti essenziali nel bando e i dubbi emersi già a maggio e mai discussi.

«Abbiamo fondate riserve sulla legittimità del bando, sulla mancata presentazione di un piano di crescita e sulla possibilità che il nuovo socio possa diventare definitivo, elementi contrari alla normativa nazionale e comunitaria, che favoriscono il privato - ha spiegato il consigliere di opposizione Giovanni Abbattista (Pd) -. Ci terremo questo socio al di là di quello che sarà lo svolgimento della sua attività e la qualità dei servizi». 

«La giunta Azzollini ha redatto il bando senza consultare il consiglio - ha continuato - mentre per l’art.42 del Tuell il consiglio ha, tra le sue competenze, quella relativa agli statuti dell’ente e delle aziende speciali e ai criteri generali in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi». Inoltre, il comma III dell’art. 48 stabilisce per la giunta la competenza nell’adozione dei regolamenti sull'ordinamento degli uffici e dei servizi, ma sempre nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal consiglio.

Inoltre per rendere più proficuo il bando, sono stati assegnati alla ditta vincitrice i lavori di rifacimento delle strade, quantificati in 3milioni di euro. «Si stima che i lavori richiederanno 15 milioni, per caso un domani dovremmo assegnarne altri 12?», domanda ancora Abbattista. Ma la verità è un'altra visto che i giochi sono fatti da parecchio tempo, e questo l’opposizione lo sa e non nasconde la sua delusione.

«Voi scappate dal confronto», afferma senza mezzi termini Nicola Piergiovanni (Sel), consigliere di opposizione. Nonostante la richiesta di convocazione urgente del consiglio, protocollata la mattina del 6 maggio 2011, il punto è stato discusso solo dopo 8 mesi.

Per l’assessore alle Municipalizzate, Mauro Magarelli, e il consigliere di maggioranza Angelo Marzano (Pdl) il bando della Multiservizi e legittimo. Anzi, riproporre l’ordine del giorno in consiglio è parso a Marzano inutile. Ancora bagarre in aula. «Con uno sforzo straordinario stiamo riportando a livelli competitivi la Multiservizi - la chiosa del sindaco Antonio  Azzollini - volevate liquidare la società e mettere 90 lavoratori per strada?».

All’apertura del Consiglio comunale non è mancato il ricordo per Sandro Fiore, deceduto lo scorso dicembre, testimone di una politica vissuta al servizio della dignità umana e del decoro delle istituzioni. È stato bandiera del Pci, consigliere comunale, assessore comunale, consigliere provinciale e regionale, una vita in politica al servizio dei lavoratori. Lo stesso Consiglio ricorda ancora oggi le sue battaglie politiche, le diatribe politiche con Finocchiaro e De Cosmo sempre nel rispetto delle rispettive posizioni e soprattutto degli avversari, mai considerati nemici. Altro encomio al Comandante della stazione dei Carabinieri di Molfetta, Nicola Patruno, deceduto anch’egli all’inizio di dicembre 2011, che ha ricoperto il suo incarico con dignità e correttezza al servizio del paese. Infine, Michele Facilone, ex consigliere comunale della Dc, deceduto recentemente.

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