MOLFETTA – Le maggiori fibrillazioni durante l'ultimo Consiglio comunale, per la verità, si sono registrate nella discussione dei debiti fuori bilancio e le variazioni di bilancio 2017-2019. In particolare a proposito del mutuo per 1,8 milioni di euro acceso dal Comune per progettazioni relative all'edilizia scolastica.
Il sindaco Tommaso Minervini illustra i provvedimenti: i debiti sarebbero stati accumulati dal 2012 al 2016 a seguito di sentenze e decreti ingiuntivi. Le variazioni di bilancio, invece, sarebbero state rese necessarie da entrate non previste e da nuove spese come quelle richieste dalle piste ciclabili (da finanziare con mutuo del CONI) oltre all'istituzione del «fondo di rotazione di progettualità per quanto riguarda l'area metropolitana per alcune progettualità» e il «mutuo importante e strategico presso la Cassa Depositi e Prestiti per la prima volta andiamo ad affrontare la progettazione a tutto tondo delle scuole di competenza comunale presenti in città».
Il fondo progettualità dovrebbe, dunque, servire a «avere un portafoglio progetti in occasione di PON nazionali ed europei».
«Ogni tipo di intervento strutturale credo non possa vedere la contrarietà di nessuno» afferma Paola Natalicchio che prosegue evidenziando come i fondi di rotazione vengono restituiti solo per i progetti finanziati: «Il resto va a costituire un aggravio del bilancio».
I consiglieri di opposizione (Isa De Bari, Antonello Pisani, Antonello Zaza) chiedono a quanto ammonti l'importo del mutuo e se ci sono altre partite.
Alle richieste di chiarimenti rispondono la dottoressa Antonucci, per quanto attiene alle questioni contabili, e l'assessore ai Lavori Pubblici Mariano Caputo.
L'assessore Caputo afferma: «il fondo di progettazione è un mutuo da restituire nell’ambito dei cinque anni ma è una scelta strategica. Ci vogliamo assumere questa responsabilità perché abbiamo piena coscienza che c’è un situazione importante da salvaguardare, che è il patrimonio comunale delle scuole ma è soprattutto la salvaguardia dei bambini, stiamo “scommettendo”. In realtà c’è una finalità ben precisa. Noi abbiamo un finanziamento già ottenuto nell’ambito dei fondi POR 15-17 della Regione Puglia per 700 mila euro per la San Domenico Savio, a cui si aggiungono i tre progetti di efficientamento energetico che avevamo in cantiere per la Carnicella, la Pascoli e la De Amicis. La novità del PON nazionale, in scadenza il 30 novembre, è che tutti i progetti saranno assorbiti anche in quelli regionali. Quindi cerchiamo di avere progetti anche esecutivi. Oggi stiamo solo facendo una variazione degli stanziamenti poiché abbiamo già previsto l'accensione del mutuo.
L'atto di oggi non individua le scuole... Saranno tutte individuate nella programmazione 18-20 e nel piano di opere pubbliche da portare in consiglio entro il 30 novembre».
Il consigliere Gianni Porta prende atto della «volontà politica di contrarre nuovi mutui per costituire un fondo di rotazione riservato alle progettazioni relative agli istituti scolastici» e definisce «una cifra molto cospicua» quella stanziata.
Più esplicito il consigliere Antonello Zaza che paventa la possibilità di utilizzare quei fondi per altri generi di progettazioni.
«È folle pagare la progettazione con la spesa corrente» è la replica del Sindaco «Dobbiamo trovarci pronti all'appuntamento in cui il MIUR e la Regione stanno approntando dei pacchetti di finanziamento per le scuole. E noi non abbiamo progetti, che non sono gli studi di fattibilità».
Le opposizioni chiedono di rinviare la votazione per dare il tempo di presentare quello che viene definito “un provvedimento chiaro” ma con 7 voti a favore e 14 contrari la mozione viene respinta.
La “politica di indebitamento”, la necessità di valorizzare le professionalità presenti negli organici comunali, il rischio che tale somma sia utilizzata solo per assegnare incarichi di progettazione e non necessariamente riferiti all'edilizia scolastica o che non garantiscono la realizzazione delle ristrutturazioni (tali progetti, ricorda il consigliere Zaza, dovrebbero servire a candidare tali ristrutturazioni a bandi di finanziamento, il cui esito – per forza di cose – non è garantito), la carenza o l'esiguità dei documenti allegati, l'auspicio che le scelte siano maggiormente condivise nell’ambito del Consiglio comunale sono in estrema sintesi le motivazioni espresse dai consiglieri delle opposizioni (De Bari, Natalicchio, Porta, Zaza, Pisani) per motivare il voto negativo.
Il consigliere Ancona contesta l'affermazione che i documenti allegati al provvedimento in esame non fossero sufficienti precisando che sono stati esaminati nella Commissione bilancio e punta l'attenzione, invece, sui consistenti debiti fuori bilancio frutto di contenziosi e fatture non pagate da diversi anni.
Il consigliere Zaza propone un emendamento per inserire nelle premesse del provvedimento un riferimento alla Delibera di Giunta che destina l'anticipazione da parte della Cassa Depositi e Prestiti al fondo di rotazione per la progettazione della ristrutturazione di edifici scolastici comunali (emendamento respinto con i 14 voti contrari e 7 a favore).
Si passa alla votazione dei provvedimenti relativi al riconoscimento dei debiti fuori bilancio che vengono approvati con 14 voti favorevoli, 4 contrari, 3 astenuti. La votazione del provvedimento di variazione del bilancio vede il voto favorevole di 15 consiglieri (nel Consiglio, durante la discussione, rientra un consigliere di maggioranza) mentre le opposizioni esprimono 7 voti contrari.
Il confronto è stato aspro e ha segnato un solco con le opposizioni che, rispetto alle sedute precedenti, sono apparse più compatte.
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