MOLFETTA - Approvato a maggioranza in Consiglio comunale l’ultimo bilancio di previsione 2011 dell’Asm, ormai avviata alla trasformazione in società a responsabilità limitata (la srl dovrà presentare solo il bilancio di esercizio). Pratiche completate a fine agosto, secondo l’assessore alle Municipalizzate, Mauro Magarelli. Intanto, l’assemblea dell’Ato ha riconosciuto a maggio non solo l’Aro di Molfetta-Terlizzi-Ruvo-Corato, ma anche quello di Canosa-Barletta-Andria. Ma non è stata ancora valutata l’influenza che il referendum del 12-13 giugno potrebbe avere sul l’iter di trasformazione dell’azienda.
Tra le novità evidenziate da Magarelli, l’avvio della ristrutturazione/riqualificazione dell’impianto di compostaggio (altri 700mila euro ottenuti grazie all'interessamento del consigliere provinciale Saverio Tammacco), come previsto del Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2011-13, e l’aumento della raccolta differenziata (previsione del 34% alla fine del 2011). In particolare, l’adozione di due ordinanze sindacali: spostamento dei porta volantini dall’esterno all’interno dei portoni, come già Quindici aveva proposto nei mesi scorsi, e l’applicazione ferrea del divieto di sosta a giorni alterni per la pulizia delle strade. Divieto mai rispettato per colpa dell’amministrazione, come ha ammesso lo stesso Magarelli.
Perché non si provvede ancora a una seria regolamentazione dei portapubblicità a Molfetta? Sporcare la città di volantini è uno spreco di denaro pubblico, di tempo, risorse e l’elemento raccolto non è nemmeno differenziato.
Asm, non tutto è “rosa e fiori”. Per le già note difficoltà finanziarie dell’azienda, il presidente Giovanni Mezzina ha chiesto all’amministrazione Azzollini maggiore collaborazione finanziaria. Uno «scollamento» per Nicola Piergiovanni (Sel), che riconosce l’importanza di alcune iniziative dell’Asm, come i portasigarette e l’attività di formazione e educazione civica verso gli adolescenti per la raccolta differenziata.
L’Asm punta tutto sulla raccolta differenziata, ma rischia di ridurre al minimo il servizio di pulizia della città di Molfetta, già troppo sporca, come ha sottolineato Salvemini: «gli introiti economici servirebbero a ripianare automaticamente il buco di bilancio dell’azienda» che l’amministrazione Azzollini non ha mai voluto sanare per «affannare l’azienda e presentare ogni anno un avanzo di amministrazione». Posizione rigettata dall’assessore Magarelli, secondo cui una parte dell’entrata corrente dell’azienda finanzierà i servizi.
Perché non aumentare il corrispettivo contrattuale, invece della Tarsu? «L’amministrazione aumenta la Tarsu del 10%, quasi un milione di euro (solo 600mila euro per Magarelli, ma poi quasi 800mila euro per il bilancio comunale di previsione 2011-12, ndr) e spreme i cittadini per finanziare la spesa corrente che non si riesce a comprimere - ha spiegato Salvemini - mentre il corrispettivo contrattuale con l’Asm aumento di soli 100mila euro, invece di essere almeno di 500mila euro di fronte all’inflazione crescente». Senza dimenticare un altro buco da 450mila euro per lo smaltimento dei rifiuti. Se cresce la raccolta differenziata grazie all’impegno dei cittadini, perché non ci sono premialità fiscali? Perché creare pressioni fiscali sulle famiglie in difficoltà economiche? Ma l’aumento della Tarsu, secondo Salvemini, era l’unica opzione per l’amministrazione Azzollini di fronte allo squilibrio strutturale e al bilancio di gestione negativo per il consuntivo 2010.
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