Consiglio comunale a Molfetta: occasione per fare il punto dei movimenti politici
Pino Amato e L'Italia di Mezzo, i consiglieri ex Molfetta prima di tutto ed il ritorno ufficiale di Carmela Minuto
MOLFETTA - Le sedute di Consiglio Comunale servono, oltre che a portare avanti i vari atti amministrativi, anche per fare il punto sulla situazione politica locale.
In quella di ieri sera, ad es., Pino Amato ha comunicato in sede ufficiale ai suoi colleghi consiglieri, dopo averlo reso noto con una conferenza stampa, di rimanere sempre capogruppo dei Popolari per Molfetta, lista nella quale è stato eletto, ma di aver aderito al movimento politico fondato da Marco Follini L'Italia di Mezzo; questo senza cambiare di una virgola la sua posizione politica di chi sta non sta né con la maggioranza né con la minoranza e si riserva di decidere come agire e votare provvedimento per provvedimento.
“Tuttavia – ha dichiarato Amato in apertura della seduta di Consiglio di ieri – al ballottaggio ho sostenuto Azzollini e su alcuni punti del programma del sindaco c'era stata un'intesa”, a ribadire una certa propensione per il centro destra, pur concludendo subito dopo, a mò di boutade: “Stiamo sempre in mezzo, perciò ho aderito all'L'Italia di Mezzo”.
Una collocazione che non è priva di scomodità, come lo stesso Pino Amato non ha mancato di dolersi, visto che nella composizione di alcune commissioni, per democraticità, si sono indicati nomi della maggioranza e dell'opposizione, ma nessuno ha risposto alla sua richiesta di chiarimento su cosa prevedano le regole della massima rappresentatività per chi non sta né con l'una né con l'altra parte.
Altra ratifica di un fatto ormai acclarato, quella del sindaco Azzollini sul reintegro alla carica di assessore e vicesindaco di Carmela Minuto, del resto dall'inizio della seduta consigliare presente al banco centrale degli amministratori, in spolverino chiaro, ma viso assai scuro. Comunicazione stringata quella del sindaco, che ha fatto riferimento all'essere venute meno le “ragioni di carattere personale che avevano portato alla revoca della delega”, cosa che ha reso possibile il reintegro, ma sulla natura di queste ragioni permane il mistero.
Cogliendo un riferimento alla loro vicenda nel commento del consigliere Di Gioia sui “movimenti politici” che hanno caratterizzato i primi mesi di vita di questa maggioranza, è intervenuto, si presume anche a nome del suo collega Luigi Roselli, il consigliere Giovanni Mezzina, eletto nelle liste di Molfetta prima di tutto, per chiarire che “il nostro non è stato cambiamento rispetto alla base, quanto un avvicinamento ai valori di Forza Italia, forza politica cui il movimento di Molfetta prima di tutto nascendo faceva già riferimento, ma questo non determina un cambiamento, continuiamo a fare quello che ci eravamo prefissati”.
Insomma, spostamenti apparenti, a sentire i protagonisti di forma più che di sostanza e nulla di nuovo sul fronte consiliare.