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Consigliando, consigliando CORSIVI
15 giugno 2002

Stasera pesce. Si parla di mercato ittico e Zaza attacca il partito di Forza Italia. Ha fatto, visto il tema, come il gambero: dopo il manifesto polemico nessuno di loro apre bocca in Consiglio. Si prova a rinviare la querelle. Sasso e Fiorentini danno il benvenuto alla stagione estiva sfoggiando due t-shirt; il freddoloso Piergiovanni invece è in camicia, cravatta e maglione. Duro Panunzio nei confronti di Centrone: “Pierì, non devi fare l'artista quando parlo io”. Tammacco, convinto anch'egli della vena nobile di quello, precisa: “Il mercato ittico non è in coma, ha solo il raffreddore”. E mentre Giacomo Spadavecchia continua a chiacchierare sull'uscio (ma perché poi al microfono non dice mai nulla?) entra in scena De Virgilio, il direttore del mercato ittico, il quale tira le orecchie al “massimo consesso democratico cittadino”: “Non siete seri - liquida laconico - nel trattare l'argomento”. Magarelli guarda le facce dei consiglieri e se la ride. De Bari, che sta sostituendo il presidente Amato, fa di tutto per non coinvolgere il direttore e Centrone, più ironico del solito, accoglie con un sospiro di sollievo il ritorno del “titolare”: “Presidè, mi è mancato. Lei garantisce in Consiglio quel rispetto della democrazia che De Bari non è stato in grado di assicurare”. E pensare che un anno fa (seduta di insediamento) dalla bocca di quello (Pino Amato) uscivano frasi del tipo: “E' già tanto se le do la parola”. Ancora Centrone per chiudere il discorso: “Condividiamo la posizione di Forza Italia”. Precisa Fiorentini: “Ai Mondiali”. Corrado Minervini: “Cosa ci stanno a fare i consiglieri di maggioranza se non fanno neanche una dichiarazione di voto? Delle due l'una: o sono incapaci di tenere testa ad un discorso serio o…”. Manco termina il pensiero che parte l'orgogliosa rivolta: “Ma che c… stai a dire?”. Corre ai ripari il giovane DS: “Forse è la seconda”. E se Petruzzella si scusa di urtare la suscettibilità dei consiglieri di minoranza De Palma dà atto all'assessore di aver trovato il “bando” della matassa. Novità nella riunione successiva: non più il consueto ritardo di due ore ma una angosciosa attesa di tre ore e venti minuti: in tanti vanno via prima che si incominci. E' in atto, dicono, il toto vice-Presidente: oltre a De Bari c'è posto per un emozionato Piergiovanni. Il quale debutta subito nel ruolo mentre Corrado Minervini ricorda alla decina di consiglieri rimasti e distratti in aula che in Uganda un pollo costa più di un fucile: si disquisisce di armi e di aggressioni ai Paesi deboli e a Di Molfetta viene l'idea di tentarne una nei confronti del pacifico Zaza: lo perdoni, Fra' Antonello. Eugenio Tatulli
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