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Consigliando, consigliando CORSIVI
15 maggio 2002

La domanda, legittima, è di Angione: “Può chiamarsi edilizia popolare una casa con due parcheggi?”. Immediata la replica dell'ingegner Parisi (Ufficio Tecnico): “Penso che Angione non ha capito niente”. Individuo originale, questo Parisi: il viso baffuto che lo fa sembrare un sardo, leggermente trasandato nell'aspetto; perentorio in ogni chiarimento ai limiti dell'arroganza. Gesticola: una smorfia continua quando l'altro parla. Pare soffrire il fatto di essere chiamato in causa. Fiorentini abbandona la consueta poltrona al fianco di Piergiovanni e si sistema tra Cimillo e Centrone: sarà una strategia della minoranza per vanificare le lusinghe del transfuga? L'ostacolo Fiorentini non è facile da scavalcare e lui stesso lo sa: “Carmela, che stai incinta?”- chiede alla Minuto. Risposta: “Sì”. Battuta, indicando il proprio pancione: “Anch'io”. Gran parte dei consiglieri si estrania dal dibattito e le delucidazioni diventano delle questioni personali: ennesimo richiamo all'ordine da parte del Presidente. Drin, drin. Corrado Minervini parla di siccità e desertificazione ma le menti dei colleghi, inaridite forse dall'argomento (forse), non seguono l'intervento: “Vedo che non c'è molto interesse”. Conforto del Presidente, anima ambientalista: “Io la sto ascoltando”. Un momento toccante. Qualcuno si è rifatto il look: capelli sfoltiti per Corrado Minervini, via la ciste dalla fronte di Cimillo. La gravida Minuto lascia comprensibilmente l'aula dopo un'ora. La pausa immancabile interrompe un dialogo privato in stretto vernacolo tra Di Giovanni e Spadavecchia Vincenzo: sembra si stesse parlando di braciole domenicali. La sospensione avviene alle 19.45. Alle 21.30, quando a chi scrive son finite anche le unghie da rosicchiare, i nostri si riaffacciano. Indecisa a votare a favore, la maggioranza sbadata guarda il Sindaco in attesa di un gesto illuminante. Fendente del solito Fiorentini: “Uè, non vi distraete”. Chiusura per l'assessore Uva: la pacatezza sonnolente fatta uomo si incavola, si inalbera, perde le staffe; ce l'ha con Corrado Minervini reo di avercela con lui. E quello (Minervini): “Excusatio non petita, accusatio manifesta”. Cimillo: “Come?”. Fiorentini: “Dopo te lo spiego”. Eugenio Tatulli
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