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Coni e Città Attive in vetrina alla Triennale di Milano Per la prima volta lo sport e la programmazione sportiva protagonisti in un consesso specialistico di urbanistica. Le ultime, innovative politiche del Comitato olimpico presentate dal presidente del Coni Puglia Sannicandro a Urbanpromo
21 novembre 2015

BARI – La nuova programmazione sportiva promossa dal Coni, a partire dalla Puglia, collegata a una visione innovativa di Città Attive, è stata presentata come esempio di eccellenza alla Triennale di Milano durante il convegno nazionale Urbanpromo, organizzato dall’Istituto nazionale di Urbanistica (Inu). Per la prima volta, dunque, lo sport e la programmazione sportiva integrata diventano protagonisti in un consesso specialistico di urbanistica.

E' accaduto ieri, quando il presidente del Coni Puglia Elio Sannicandro – autore del Piano dello Sport a Bari, promotore della nuova programmazione urbanistica a Bari basata su rigenerazione urbana, tutela paesaggistica e sostenibilità ambientale, e fautore in Italia della rete Città Attive come assessore a Sport e Urbanistica nella scorsa amministrazione comunale di Bari - ha relazionato nell’incontro “Reti Di Città. Riuso. Agende Urbane”, organizzato dall’Inu con il Ministero delle Infrastrutture.

Nel suo intervento Sannicandro ha fatto un excursus sulla visione legata alle Città Attive: “Con l’ex Sindaco Emiliano - spiega Sannicandro (foto) - la città di Bari, con una ventina di città italiane fra cui Ferrara, Udine e Reggio Emilia, ha costituito la rete delle Città Attive secondo un moderno approccio alla programmazione: e oggi la Regione Puglia, col supporto del Coni, punta a riprendere e implementare su scala regionale la sperimentazione barese. Il concetto di fondo vede le politiche sportive e l’attività motoria diffusa come integrate con le politiche della salute, dell’ambiente e della mobilità sostenibile ed imprescindibili nella pianificazione urbanistica e nella progettazione di infrastrutture, mobilità, servizi sociali ed educativi”. Un approccio non solo culturale, ma strutturale: “Si pensi - prosegue - alla possibilità di spostamenti ‘non motorizzati’, di svolgere attività ricreativa, motoria e sportiva in aree verdi e lungo la costa, ponendo in atto stili di vita sani. Ridefinendo il futuro urbanistico in una prospettiva di sostenibilità ambientale e qualità della vita”.

In particolare, partendo dal preoccupante dato del 35% dei bambini pugliesi sedentari a rischio ponderale, nel suo intervento il presidente del Coni pugliese ha citato una serie di interventi realizzati o progettati sul territorio barese, in una panoramica che ha toccato anche i Parchi costieri urbani – ricordando la nascita nel capoluogo, nel corso degli ultimi due decenni, di Pane e Pomodoro, Torre Quetta, Parco Perotti, sino all’ultimo tassello: il waterfront di San Girolamo - e alcuni progetti di riqualificazione urbana su Giovinazzo.

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