Confronti, spettacolo, divertimento e donazioni per celebrare il 50esimo anno di vita dell'AVIS Molfetta
MOLFETTA – Torniamo a parlare dell’AVIS di Molfetta. Il 2017 è un anno particolarmente importante per l’associazione che celebra un doppio anniversario: il cinquantesimo della fondazione della sezione locale e il novantesimo dalla nascita dell’AVIS nazionale.
Numerose le iniziative poste in essere dai soci, coordinati dal presidente Cosmo Damiano Gadaleta, avviate con la conferenza tenutasi lo scorso 30 giugno, nella sala stampa di Palazzo Giovene, sul tema “Il Dono del sangue: passato, presente e futuro”.
All’incontro sono intervenuti il dottor Luciano Lorusso e la dottoressa Angela Iannone, dei centri trasfusionali di Andria e Molfetta.
Nel suo intervento il dottor Lorusso ha ripercorso la “storia del sangue”; attraverso un virtuale viaggio nel tempo ha evidenziato il senso e il significato dato al sangue e il suo uso nelle cure nel corso dei secoli, dagli antichi Egizi al XVIII secolo, quando si comprese che i tentativi di trasfusione, sino a quel momento eseguiti con sangue animale, dovevano essere effettuati con sangue umano.
Nei primi decenni del Novecento appaiono appelli per le donazioni volontarie e nel 1927, anno in cui viene fondata l’AVIS nazionale, i donatori, da poche decine diventano milioni.
«Oggi raccogliamo in Italia 2 milioni e mezzo di sacche all’anno» ha dichiarato il dottor Lorusso «il sangue è una medicina, un farmaco che non è riproducibile».
Non sono mancati momenti bui, raccontati dallo stesso dott. Lorusso, quando passando dinanzi alle banche del sangue era facile incontrare soggetti che vendevano il proprio sangue «una offesa allo spirito di solidarietà, gratuità, impegno dei veri donatori. Per fortuna oggi questi individui non ci sono più».
«Don Tonino (Mons. Bello – n.d.r.) paragonava il gesto della donazione al sacrificio che si celebra sull’altare» ha aggiunto la dottoressa Iannone, che ha proseguito ricordato il suo arrivo a Molfetta e la positiva “sorpresa” percepita nel trovare «una situazione di organizzazione, tracciabilità, qualità della donazioni» in un “ospedale periferico” per lei che proveniva da esperienze lavorative a Milano.
Eleogiata, dunque, l’organizzazione ma anche l’equipe di operatori e colleghi oltre che la generosità dei donatori.
Il pensiero è corso al 12 luglio dello scorso anno, quando, appresa la notizia del tragico incidente ferroviario tra Andria e Corato, tutto il personale è corso in ospedale («tutto il personale in ferie, alle 14 era in turno») per accogliere le donazioni dei tantissimi cittadini che, spontaneamente, affollarono il centro trasfusionale molfettese per donare sangue e derivati.
«Quando Molfetta si ferma, la Puglia resta senza sangue. Almeno la nostra ASL» ha sottolineato la dottoressa Iannone.
Nel corso del dibattito non sono mancate le note dolenti, legate dal depotenziamento del nosocomio molfettese e al calo delle donazioni. Si è passati dalle 15 mila donazioni del 2011 alle 10 mila del 2016. Calo legato, tra l’altro, al cambio generazionale.
La serata successiva è stata dedicata interamente ai donatori, premiati con distintivi in bronzo (per 6 donazioni), argento (almeno 16 donazioni), oro ecc, sino a giungere alla premiazione del vicepresidente dell’Avis Molfetta De Lillo che ha al suo attivo ben 265 donazioni.
Una festosa serata alla quale è intervenuto il sindaco Tommaso Minervini che ha chiesto i dati dell’attività trasfusionale per integrare il dossier sull’ospedale, necessario per un confronto in Regione sul futuro del nostro nosocomio.
La serata è proseguita con momenti di autentico divertimento grazie a Giancarlo Barbara, con la spassosa “rivisitazione” di alcuni notissimi brani di musica pop e rock, e Francesco Rizzuto, con il vigile urbano siciliano “più famoso (e divertente) d’Italia”. Entrambi hanno coinvolto il pubblico in esilaranti dialoghi, strappando risate e applausi.
In settimana altri due appuntamenti promossi dall’Avis: venerdì 28 luglio, presso il Bloom Beach Bar di Molfetta, si terrà la “Festa dei giovani donatori” mentre domenica 30 luglio sarà possibile effettuare donazioni, dalle ore 8 alle ore 12, presso il Centro Trasfusionale (rimane invariata la possibilità di donare sangue nelle giornate infrasettimanali).
Un’ulteriore donazione festiva potrà essere effettuata domenica 27 agosto.
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Autore: Isabella de Pinto