Concluso "Out of bounds film festival" a Molfetta
MOLFETTA - Si è conclusa la IX edizione dell’ “Out of Bounds Film Festival”, festival del cinema breve d’autore presso la “Cittadella degli Artisti”, giovedì 29 settembre a Molfetta, quest’anno in forma totalmente indipendente. Numerosissimi i cortometraggi provenienti da ogni parte del mondo, sono stati premiati artisti nazionali e internazionali.
La rassegna cinematografica dell’ Associazione “Gruppo Farfa Cinema Sociale Pugliese” con la direzione artistica del regista Domenico de Ceglia, tra gli ideatori dell’evento e dell’attrice Maria Filograsso, con la collaborazione di Alessandro Torzulli e Antonella Galasso, si è avvalsa della collaborazione di alcuni studenti dell’Istituto IISS “Monsignor Antonio Bello” di Molfetta che, con il Gruppo Farfa, hanno svolto un percorso di formazione su alcuni momenti dell’organizzazione di un evento culturale.
La manifestazione ha ospitato alcuni dei registi selezionati e premiati, in sala a discutere dei loro lavori selezionati il regista livornese Paolo Maggi per il suo “The Zone” e il regista Sergio Di Censo per “Leo”.
Sono stati assegnati ben 9 premi e una menzione speciale. Grande entusiasmo nel pubblico hanno destato il film “La Principessa di Gerusalemme” nel cui cast ricordiamo esserci Danis Lavant, icona del cinema francese, e “Il mostro invisibile”: le due pellicole hanno ricevuto il premio ‘ex aequo’ per il miglior film, poiché hanno raccontato in modo poetico e al contempo feroce, drammi e solitudini del presente da due mondi distanti ma equamente assetati di amore.
Migliore Student film è “The writing box” a cui va anche il premio per la migliore attrice alla sua piccola protagonista Margot Orr. La Migliore animazione è What is the design? di Mark Franz. Guinea Pig di Giulia Grandinetti e Andrea Benjamin Manenti, vince il premio Carlo Cafiero, conferito dalla direzione artistica del Festival in memoria dell’intellettuale anarchico barlettano. Il film per i suoi toni distopici ricorda il futuro narrato in Alphaville del compianto Godard.
Il premio per la migliore interpretazione maschile va a Thomas Garbo, in La Principessa di Gerusalemme; allo spagnolo Il mostro invisibile il premio per la migliore fotografia. Cracolice, per non averci svelato ancora una volta la verità e aver trasformato con il cinema un fatto di cronaca in un fatto poetico, si aggiudica il premio per il miglior soggetto.
Premio per i Migliori Costumi a Michele De Bari, costumista del film If I were a man di Rocco Anelli, per il suo talento e le sue ispirazioni poetiche nei costumi che dialogano con il tempo della storia nonostante la sospensione del tempo stesso e ci riportano ad un gusto per la trasgressione tipico di una certa “Trilogia della vita” pasoliniana. A Rocco Anelli, presente in sala a dialogare con i direttori artistici, anche una menzione speciale per If I were a man.
L’associazione “Gruppo Farfa Cinema sociale pugliese” lavora da quasi quindici anni sul territorio pugliese con entusiasmo, leale tenacia e professionalità nel campo dell’alfabetizzazione al cinema, impegnata in progetti e produzioni cinematografiche che riscontrano numerosi riconoscimenti nazionali. Aspettiamo la decennale edizione considerando il film festival Out of bounds un prezioso evento culturale che andrebbe tutelato e riproposto nelle varie città che lo hanno ospitato.