Con i Terraross musica e allegria per concludere i concerti d’estate della Fondazione Valente a Molfetta
MOLFETTA - Eravamo preparati, sapevamo quello a cui andavamo incontro, ma la realtà ha superato le aspettative. Che i Terraross creino dipendenza è cosa risaputa e confermata dal sold out registrato durante l’ultimo evento a loro dedicato nell’ambito della Rassegna “Concerti d’estate” della Fondazione “V. M. Valente” presieduta dal dott. Marcello Carabellese, con la direzione artistica della prof.ssa Sara Allegretta, cui si deve l’originale scelta che ha permesso di godere di momenti artistici irripetibili.
Abbigliamento comodo e scarpe basse perché quando ci sono loro, è impossibile rimanere seduti perché i Terraross mettono in pratica il loro motto: “Ballate e non vi stancate mai”.
La musica, quella bella, quella della tradizione, una musica che abbraccia la storia dei posti, dei luoghi del cuore. Ed allora si parte per un viaggio che conduce nelle tradizioni musicali della nostra Regione, dal Gargano al Salento, per tornare nella Murgia e per raggiungere i luoghi della tammurriata e del folk.
Dominique Antonacci voce e tamburello, regala pillole di storie della musica con sapiente ironia, facendo sorridere e riflettere sulla enormità del patrimonio musicale del nostro amato Sud.
Pizzica, tammurriata, tarantella, gli spettatori vengono coinvolti dai virtuosi danzatori che trascinano in balli “liberatori” cui è piacevolmente impossibile sottrarsi.
“Nel blu dipinto di blu”, “Saracino” ed altri classici sono cantati dagli artisti e dagli spettatori in una serata che chiede di non concludere una domenica d’estate da ricordare.
E i riconoscimenti di scelte artistiche ampiamente condivise, sono stati espressi dal Vice Sindaco Nicola Piergiovanni che, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, ha confermato la bontà dell’opera della Fondazione Vincenzo Maria Valente sotto la presidenza del Dott. Marcello Carabellese e la direzione artistica della prof.ssa Sara Allegretta, coinvolti anch’essi in pizziche e tarante.
Non è la prima volta che i Terraross portano allegria, scompiglio e tanta voglia di godere di attimi di spensieratezza; non è la prima volta che portano storia, cultura e ricordo delle tradizioni più semplici e vere.
Non è la prima e non sarà l’ultima. Lo chiediamo a gran voce.
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Autore: Beatrice Trogu